E da quando a noi piacciono per forza le cose "vincenti"? Se volevamo vincere a tutti i costi non saremmo stati di certo qui. Noi perdiamo da 50 anni e più... Il Fascismo sociale e rivoluzionario è l'anima originaria del Fascismo, vi piaccia o no. Indubbiamente, nel passaggio dal Fascismo Movimento al Fascismo Regime si è dovuti scendere a patti, con conseguente perdita di una parte di quell'essenza rivoluzionaria. Essenza che è stata ripresa durante la RSI. Fascismo vincente? Dipende dai punti di vista. Il regime è stato vincente perchè è andato al potere, ma è crollato per una serie di motivazioni (che non starò qui ad elencare) contingenti a quel periodo storico. Non si può parlare della RSI come di un "Fascismo Perdente". E' stato perdente dal punto di vista militare. Questo è un dato di fatto. Ma dire che il Fascismo Sociale è stato "perdente", si sostiene la stessa tesi degli antifascisti, che vorrebbero ridurre la RSI a mero epilogo del Fascismo.Originally posted by Paul Atreides
Un problema, netdepa88, è che io trovo già sospetto che piaccia tanto non il fascismo vincente ma quello perdente
Un altro problema è che al di là delle belle parole sarei davvero curioso di conoscere l'applicabilità di tali idee
Esempio: come realizzare OGGI il corporativismo? E la socializzazione?
Comunque, su questi temi c'è già una discussione in atto, nel thread sul poster di Che Guevara
PS. scusami ma la ''crisi del liberalcapitalismo'' lo trovo un concetto esilarante
Certo, oggi la crisi del liberalcapitalismo c'è eccome. Altrimenti non ci sarebbe bisogno delle delocalizzazioni, della immigrazione, della guerra, ecc... Quando le risorse da sfruttare saranno esaurite, ci sarà la fine del liberalcapitalismo. Oggi più che mai le "nostre" tesi sono attuabili. Indubbiamente ciò è difficile... ma altrimenti noi che esistiamo a fare?
P.S. Una discussione di questo tipo esiste già dai tempi del Ventennio e forse anche prima, senza mettere in ballo il post del Che-Guevara