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Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Qoelèt
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    Predefinito Appunti di Viaggio in Romania : terra di Martiri e Confessori

    Ho ritrovato tra le mie mille scartoffie informatiche presenti sul PC, che ogni tanto ho l'accortezza di mettere in ordine, una datata testimonianza salvata del padre Silvano su un suo viaggio nelle terre di Romania. Penso che l'autore non abbia nulla in contrario se la pubblico, visto che la rilettura del suo scritto mi ha oggi tanto commosso e vorrei che anche gli amici del forum condividessero queste emozioni .

    ******************************

    Vorrei cominciare il mio ricordo da una nota dolente che è proprio legata alla "resistenza" della Chiesa Tradizionale Rumena alla Chiesa ufficiale, ma che non va taciuta se vogliamo pienamente comprendere il significato della resistenza ortodossa. Sono stato alloggiato nella casa-cella di una monaca nel mondo, casa cella nella quale il suo fratello Archimandrita Teofilacto (è bene fare nomi e referenze) ora igumeno (starez, come dicono i romeni) di un Monastero a Galati viveva e celebrava nascostamente all'epoca della persecuzione. Infatti per i vecchio-calendaristi romeni il periodo di Ceausescu fu particolarmente duro perchè trovarono ad avere contro, in una perversa alleanza - la Chiesa ufficiale (ancora "di stato" in pieno regime comunista, col clero pagato dallo stato) e le autorità comuniste. I preti "canonici" come qualcuno ama definirli erano bravissimi ad avvertire tempestivamente le autorità e la Securitate (tragicamente famosa) di ogni passo dei vecchiocalendaristi. In questa cella , curiosando tra i libri, ho trovato alcune riviste del "Patrircato Ufficiale" dove ho trovato veri e propri "inni" al dittatore del Patriarca e del Sinodo, a partire da quando ancora Teoctist era Metropolita. Discorsi dove il dittatore è chiamato "uomo mandato da Dio per ricostruire il paese" ed in cui è professata la più fedele della collaborazione al regime. Questi uomini sono ancora a capo della chiesa ufficiale e si riproducono. Cosa sperare da loro? Ora hanno incensato il papa come hanno incensato Ceausescu, perchè comanda il potere di turno che vuole "avvicinarsi all'Europa" ed entrare nell'Unione Europea. Ho visitato tante parrocchie di vecchio-calendaristi ed una ove è divenuto parroco un giovane (p.Nicola-Adriano) che ragazzo lavoratore in Italia frequentava la mia chiesa e che ci teneva che andassi a celebrare da lui. Ebbene da lui ho avuto il privilegio di celebrare in una Chiesa costruita in una notte (600 uomini al lavoro) per impedire la distruzione delle ruspe del regime. In altri paesi ci sono stati morti quando le ruspe abbattevano le Chiese vecchiocalendariste perchè la gente faceva muro di protezione alle mura della "Biserica" con i loro corpi. Ma "sanguis martirum semen christianorum" e la Chiesa Rumena di vecchio stile è florida con parrocchie che crescono, chiese che si edificano, monasteri splendidi dove si segue l'austero Tipikon di Santo Paisij Velitckovski (il grande riformatore esicasta del monachesimo e traduttore in slavo della Filocalia) e dove il lavoro manuale, spesso molto duro, affianca i lunghissimi offici (quel tipico non consente di abbreviare nulla). Nelle stesse parrocchie i fedeli non si stancano dei lunghi Offici monastici anche nelle Chiese secolari, anzi sono i primi a richiamare il loro clero ove si tentasse per una malintesa oiconomia pastorale una abbreviazione. Ho visto un monastero di 100 monache (Bradacel) ove il vecchio "starez" e fondatore, il vescovo Demostene, vive in una piccola cella come le sue figlie che lo amano come un vero padre. Lì ho trovato le monache che sotto la neve spaccavano la legna (il monastero non ha riscaldamento centralizzato ma solo stufe). Ovunque semplicità evangelica, calore dell'ospitalità, austerità gioiosa. Sorrisi, tanti sorrisi tra questa gente che ha tanto sofferto per la testimonianza della fede, ove si può parlare ancora di martirio come di una cosa di oggi, ove i confessori sono i padri ed i nonni. E tutto confluisce là al monastero di Statiloara, ove è la residenza del Metropolita Vlasie, ma dove soprattutto sono deposte le preziose reliquie di san Glicherio il nuovo-confessore, secondo metropolita della Chiesa Tradizionale di Romania, vero martire: incarcerato più volte, torturato ed il tutto con il sostegno della chiesa ufficiale, ricordato da tutti quelli che lo hanno conosciuto come un monaco autentico, un pastore "regola di fede ed icona di mansuetudine" come canta il tropario dei santi ierarchi. Di fronte alle reliquie mi sono prostrato con le lacrime supplicando per la povertà della nostra testimonianza. E mi sono interrogato: se venissimo chiamati a quelle prove che faremmo? E' facile mantenere le nostre piccole posizioni, difficile è dilatarci all'amore ed alla testimonianza, resistere ai cattivi gerarchi che sono divenuti "lupi rapaci", preti di mestiere, spesso senza fede se non quella nel loro posticino sicuro, come un lavoro statale. Invito chi non ci crede ad andare in Romania, a interrogare i testimoni, finchè sono ancora in vita, come a suo tempo invitai ad adare in Odessa a incontrare l'ultimo vescovo della Chiesa russa delle Catacombe. E vorrei che ci andassero quelli che ci denigrano, quelli che non capiscono che essere "canonici" non vuol dire avere il "timbro dell'ufficialità" ma vuol dire avere il sigillo di Cristo, portare le "stigmate" della sua croce nella carne, come si esprime l'apostolo Paolo.
    Questa dolorosissima polemica di questi giorni per il "potere" nella santa Russia non ci fa capire che la logica dell'Ortodossia ufficiale è la stessa logica del Vaticano.... Cosa dire ancora: guardate il volto mite di san Glicherio nelle foto che ci sono rimaste, questo monaco che ha tanto sofferto e tanto testimoniato, che ha sempre perdonato e mai odiato, e sempre lavorato perchè l'ortodossia più autentica si conservasse nella sua terra.
    Questa gente va amata, anche se c'è qualcosa da rivedere anche là, come il problema della comunione frequente (amare una realtà non vuol dire privarsi dello spirito critico), ma tutte le osservazioni, ci si accorge andando là, vanno fatte con infinito rispetto perchè si sente di essere piccoli di fronte alla santità della testimonianza e della sofferenza.

  2. #2
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    In Romania ci sono due Chiese ortodosse...Quanti fedeli sono del "vecchio calendario"?
    Credete che l'ortodossia romena abbia veramne collaborato con i comunisti contro i "vecchi calendaristi" e contro i cattolici?

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Cipriano Visualizza Messaggio
    Credete che l'ortodossia romena abbia veramne collaborato con i comunisti contro i "vecchi calendaristi" e contro i cattolici?
    sì, e non è un opinione ma un dato fatto... chiedilo a tutti i cattolici rumeni

  4. #4
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    Vorrei rispondere a Cipriano,
    poichè mia moglie è Rumena, almeno una volta all'anno andiamo a trascorrere un periodo di un paio di settimane a casa in Romania.
    Gli Ortodossi che seguono lo Stil Vecchio attualmente sono in aumento (si sta progettando di costruire nuove chiese e si iniziano a raccolgiere i fondi per farlo) e di recente sono stati ordinati nuovi Vescovi e si pensa di ordinarne degli altri a breve.
    Pare che ormai si parli di almeno un milione di fedeli e devo aggiungere che ho sentito dire che anche alcuni preti a seguito dell'avvicinamento della Chiesa Ortodossa alla Chiesa Cattolica (leggi incontro tra il Patriarca Bartolomeo e il Papa), pensano di tornare allo Stil Vecchio.
    Per quanto riguarda poi la seguente domanda:
    "Credete che l'ortodossia romena abbia veramne collaborato con i comunisti contro i "vecchi calendaristi" e contro i cattolici?"
    Dato che il prozio di mia moglie è un prete Ortodosso Vecchio Calendarista ed è colui che mi ha battezzato e ha celebrato le nostre nozze ho avuto modo di parlare con Lui di questi avvenimenti (il prozio di mia moglie è quasi ottantenne) e mi ha confermato che effettivamente sono successi (vedi ad esempio la storia del Monastero Sf.Treime di Cucova) ed egli stesso è stato in carcere per parecchio tempo.

    Triste che ancora adesso non si creda alle persecuzioni che queste persone, in virtù della Fede hanno dovuto patire.
    Ma c'è ancora qualche possibilità di vedere e parlare con chi ha vissuto tali esperienze per sapere e per credere.

    A tutti una buona serata.

    Doamne miluieşte-ne!
    Mărire în cer lui Dumnezeu şi pace pe pământ oamenilor bunăvoinţă. ...

 

 

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