St. Patrick’s Day: tre appuntamenti culturali con l’Irlanda a Cagliari


Koltus, il principale movimento culturale irlandese, apartitico e apolitico, approda ancora una volta in Sardegna con una serie di incontri e manifestazioni a Cagliari, tra domani e domenica. Musica tradizionale all’Old Square Pub, una mattinata culturale al Lazzaretto e ancora un concerto al Piccolo Auditorium.
Koltus è un’associazione musicale irlandese, Comhaltas Ceoltoiri Eireann, fondata mezzo secolo fa e divulgatasi presto attraverso le 32 contee dell’Eire. Dovunque nel mondo esistano comunità di irlandesi, o semplicemente simpatizzanti dell’Irlanda, c’è una sezione Koltus: in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, in Corea, in Giappone e in molti paesi europei. Ce ne sono anche in Italia, dove la prima è sorta nel 1986 a Cagliari per iniziativa di due musicisti: Giovanna Liccardi e Italo Siddu. Il fine delle 400 e passa sezioni di cui è costellato il mondo è di promuovere la musica, le canzoni, le danze, la lingua e la cultura irlandesi (Eire e Ulster). L’associazione pubblica una rivista trimestrale in lingua inglese e irlandese chiamata Treoir, con articoli sulla cultura e la musica irlandesi (compresi gli spartiti). Anche la sezione sarda e la Sardegna sono comparse più volte nel periodico, che vanta una tiratura di decine di migliaia di copie diffuse in tutto il mondo.
La sezione sarda comprende un gruppo musicale, i Belgrave Square, che dalla sua nascita (1991) ha divulgato la musica irlandese in più di un centinaio di spettacoli in Sardegna, in Italia e nella stessa madre patria irlandese. Nella sua opera di divulgazione musicale ha fatto conoscere gruppi “mitici” quali i Bru Boru di Cashel, i Dervish, i Lia Luachra, Faolan, Craobh Rua, Na Dorsa, Cian, Rosena Horan, gli scozzesi Dibidil, Leo McCann Trio, Kevin Dempsey e Joe Broughton, il gruppo bretone Rivoalen-Berthou, gli artisti Beppe Gambetta e Robert Griffin, il cantautore Hugh Doolan e gruppi italiani di valore internazionale quali The Birkin Tree e The Banshee. Non solo sotto il profilo della musica, ma anche per quanto riguarda la storia, la letteratura e i costumi, la sezione sarda ha organizzato a Cagliari una serie di memorabili convegni in coincidenza dell’annuale festa di San Patrizio, patrono d’Irlanda, che si celebra il 17 marzo.
Per questo 17 marzo, dunque, si sono mobilitati - con la Comhaltas Ceoltoiri Eireann - l’Ambasciata d’Irlanda in Italia, la Regionale sarda, il Sindaco e l’Assessorato comunale alla Cultura, l’Assessorato alla Cultura della Provincia. Le manifestazioni “Irlanda in festa” per il St. Patrick’s Day si aprono appunto domani con i canti e le danze dei Belgrave Square, gruppo animato da Italo Siddu e Giovanna Liccardi che si esibirà dalle ore 22 nell’Old Square Pub (corso Vittorio Emanuele 44).
L’incontro culturale di sabato sarà incentrato sul tema “Sardegna e Irlanda nel XVI secolo fra inquisizione e colonialismo” e si svolgerà dalle 9,30 nella sala-convegni del Lazzaretto. Vi parteciperanno Giuseppe Serpillo dell’Università di Sassari e Robert Welch (di Cork), preside delle facoltà umanistiche dell’Università dell’Ulster, noto esperto della letteratura irlandese, narratore, romanziere e poeta (è, fra l’altro, curatore dell’Oxford Companion to Irish Literature e di un recente volume sulla storia dell’Abbey Theatre, il teatro di W.B. Yeats). Il confronto con la Sardegna fra il Cinquecento e Seicento sarà a cura di Bruno Anatra, storico all’Università di Cagliari.
Domenica, infine, un concerto al Piccolo Auditorium, in piazzetta Dettori, con inizio alle 20,30: sarà il gruppo irlandese Shantalla a chiudere la festa di San Patrizio a Cagliari, cui parteciperà Dermot O’Mahony, addetto culturale dell’Ambasciata d’Irlanda a Roma.


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