Buongiorno a tutti,
io avrei un’obiezione alla cosiddetta tesi di Cassiciacum, cui proprio non riesco, per quanto ci pensi, a trovare risposta, e che mi sembra sia un argomento di importanza capitale per chiunque si dichiari cattolico.
L’obiezione è facilmente riassumibile.
Se siamo cattolici è per “conoscere e servire Dio e per goderlo nell’altra in Paradiso”, come dice – cito a braccio – il catechismo di San Pio X.
Ebbene, l’obiezione è: l’accettazione della tesi di Cassiciacum e necessaria alla mia salvezza eterna?
O in altre parole: se non accetto la tesi di Cassiciacum mi danno?
Non parlo del quidam de populo che non ha mai minimamente sentito nominare la tesi, ma io, che posso dire di conoscere la tesi, e che a ragion veduta non la accetto.
Non la accetto, perché non trovo ragioni per farlo.
Su cosa mi dovrei basare per accettare la tesi: sull’autorità di don Ricossa o su quella di don Nitoglia?
E allora, se la risposta è che sono libero di non accettarla, non è necessaria alla mia salvezza eterna, dunque la lotta per la tesi di Cassisiacum sarebbe una lotta condotta per difendere un’opinione personale non necessaria alla salvezza eterna.
Con questo non intendo entrare nel merito della tesi, ma solamente dire che non vedo sufficienti motivi per aderirvi.
La lotta contro il neomodernismo vaticanosecondista è altra cosa dalla tesi: infatti aderire coscientemente alle tesi neomoderniste può portare con buona probabilità alla perdita della fede e alla conseguente dannazione eterna.
Ma la lotta alla setta neomodernista può essere compiuta da altra posizioni, quelle della Fraternità San Pio X, che non vedo perché dovrebbero cadere davanti agli argomenti dei sacerdoti dell’IMBC.
La Fraternità, infatti, non impone, come invece fa l’IMBC nessuna tesi da ricevere come verità rivelata, a differenza di come fa l’IMBC.
La Fraternità, davanti alla constatazione dell’allontanamento della gerarchia dalla Tradizione Cattolica continua semplicemente a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto.
Se qualcuno può cercare di controbattere a questa obiezione gliene sarei grato, non avendo mai trovato qualcuno di rispondere seriamente a queste mie riflessioni.
Viva Cristo Re!
Quidam de populo