10/11/2002 - di g ; Fonte: www.ultrasportal.com

5/11/02

Oggetto: aggressione ingiustificata della celere nel settore ospiti al Tenni di Treviso.


Ieri sera durante lo svolgimento della partita Treviso-Padova, presso
lo stadio Tenni, i circa 700 tifosi biancoscudati presenti sono stati
vittima di ripetute ed ingiustificate cariche della Celere del Reparto
Mobile di Padova. Già prima dell'inizio partita l'atteggiamento
manifestamente provocatorio da parte di alcuni agenti particolarmente
nervosi aveva provocato attimi di tensione alle biglietterie e
nell'ingresso della curva.
L'enorme schieramento di forze di polizia si era poi spostato
all'interno del settore ospiti, sebbene gli animi non fossero per
nulla inquieti: la celere è entrata in curva armata di tutto punto
senza che ci fosse stato un motivo giustificabile. Solo oggi
apprendiamo dai giornali la presunta motivazione ovvero la fantomatica
devastazione di un bar attiguo allo stadio. Trattasi di
giustificazione postuma, pretestuosa e faziosa: nessun bar è stato
assaltato, né ci sono stati danni alle cose creati da atti di
vandalismo gratuito. Semplicemente la grande massa di persone
accalcate come bestie per procurarsi una bevanda o qualcosa
da "sgranocchiare" ha accidentalmente, come poi confermato
dall'esercente testimone, urtato uno degli infissi facendolo cadere.
D'altronde quando la polizia obbliga con le maniere forti centinaia di
persone a concentrasi in uno spazio (circa 3 metri per tre metri) la
situazione e la pressione sono fuori da ogni limite di sopportazione
umana. Anche perché lì in mezzo c'erano famiglie, donne, anziani e
bambini. Gli stessi che poi hanno dovuto sopportare le cariche
efferate di agenti giovanissimi ed inesperti dal manganello facile. Il
risultato è stato evidenziato anche dalle ferite lacero-contuse
riportate da numerosi tifosi "scelti" a caso, rei solamente di seguire
ed incitare i colori del Calcio Padova. I 3 ragazzi fermati e poi
liberati sono stati selvaggiamente picchiati, tanto che alcuni agenti
della celere troppo zelanti e maneschi, sono stati bloccati e
allontanati dall'impianto sportivo dai dirigenti d'Ordine Pubblico e
dai funzionari della Digos trevigiana: risulta da testimonianze
oculari addirittura che un dirigente della Digos sia stato a sua volta
malmenato dagli stessi celerini per bloccare un ignobile pestaggio che
si stava consumando di fronte a centinaia di testimoni. Si è trattato
di un pestaggio talmente immediato che non ha nemmeno permesso ai
referenti della curva padovana di spiegare e giustificare la rottura
del vetro. Se solo si fosse chiesto cos'è accaduto e si fossero
ascoltati i baristi presenti.
E' ora di finirla con una polizia violenta che utilizza sovente mezzi
e strumenti fuorilegge (manganelli capovolti, mazze fuori d'ordinanza
etc.) e spesso e volentieri non guarda in faccia a nessuno nel momento
della carica. C'è molto da discutere anche sulla convenienza di
caricare un'intera tifoseria all'interno di uno spazio chiuso come la
gradinata. Il settore ospiti dello stadio Tenni è dotato di divisori
con spazi adiacenti, gli spettatori ivi stipati, erano solo di fede
biancoscudata, gli ultras trevigiani erano distanti più di 100 metri:
le possibilità di disordini erano nulle. Se solo gli agenti si fossero
lasciati guidare dalla ragione e non dall'istinto.
Si sono viste le solite scene: gente schiacciata tra la folla in fuga.
Anni fa durante il derby notturno di Coppa Italia tra Vicenza e Padova
i soliti celerini di Padova avevano agito allo stesso modo: si erano
anche allora contati i numerosi feriti e il fuoco delle polemiche
sembrava ormai sopito.Ma pare che il lupo perda il pelo ma non il
vizio, e così anche Treviso diventa cronaca e storia.
Come Ultras metteremo in moto tutti i mezzi leciti a nostra
disposizione e stiamo già preparando tramite i nostri legali di
fiducia un corposo esposto alla magistratura; collaboreremo con le
istituzioni competenti per inchiodare alle proprie responsabilità
quegli agenti che al posto di tutelare gli interessi dell'Ordine
Pubblico, sfruttano le manifestazioni sportive per sfogare ansie
represse e mettere in mostra i muscoli.

DIRETTIVO ULTRAS PADOVA


Padova, 5 novembre 2002