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Discussione: Meraviglie del Cosmo

  1. #251
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Uno sguardo ai confini dell'Universo. Gli scienziati "fotografano" la galassia più lontana mai osservata

    Si tratta di EGS-zs8-1. La sua luce ha viaggiato per 13 miliardi di anni


    Roma - Ancora una volta dobbiamo ringraziare gli occhi di Hubble e dei suoi fratelli, i telescopi spaziali Spitzer e Keck. E' solo grazie a loro che è stato possibile osservare EGS-zs8-1, uno degli oggetti più brillanti dell'universo primordiale. Un gruppo internazionale di astronomi, guidati dai ricercatori dell’Università di Yale e dell’Università della California, è riuscito a ottenere l’immagine di una galassia estremamente distante, situata ad un’epoca in cui l’Universo aveva un’età di appena 670 milioni di anni, determinandone in maniera accurata la sua distanza.


    Gli scienziati hanno potuto osservare questo oggetto particolarmente luminoso la cui luce ha viaggiato per oltre 13 miliardi di anni prima di raggiungere lo spettrometro MOSFIRE (Multi-Object Spectrometer for Infra-Red Exploration) installato presso il telescopio Keck-I di 10 metri dell’osservatorio W.M. Keck situato nelle Hawaii. Queste osservazioni indicano che si tratta al momento della galassia più distante mai rivelata, il che rappresenta un record. I risultati della ricerca sono pubblicati su Astrophysical Journal Letters.

    Uno sguardo ai confini dell'Universo. Gli scienziati "fotografano" la galassia più lontana mai osservata - Repubblica.it
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 10-05-15 alle 04:42
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  2. #252
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Su Nettuno? Piovono diamanti. Quindici cose che non sappiamo sul sistema solare

    Dalle montagne più alte agli asteroidi più grandi. Tutti i misteri dei tredici pianeti che orbitano intorno al sole. Tra curiosità e una certezza: i Pink Floyd avevano torto...


    Roma - Quello più caldo non è il più vicino al sole e quello più pesante è il più veloce. Cose che non ti aspetti da corpi che si muovono sulla Terra, ma che possono succedere ai pianeti del sistema solare. I corpi celesti si comportano così dalla notte dei tempi, o almeno da quando sono comparsi, 4,6 miliardi di anni fa. Sono tredici pianeti - otto normali e cinque nani - decine di satelliti, miliardi di asteroidi e meteoriti e a una stella incandescente. Non ospitano marziani o venusiani, ma riservano altre sorprese extraterrestri.

    1 - La vetta più alta del sistema solare è il monte Olimpo, ma non quello in Grecia. Si trova su Marte ed è alto 21 chilometri, quasi tre volte il Monte Everest. Il Monte Olimpo è un vulcano con un diametro di 600 chilometri e giovane età: 200 milioni di anni.

    2 - Plutone, che dal 2008 è stato declassato da pianeta "normale" a pianeta nano, ci mette 248 anni a girare intorno al sole. Questo significa che da quando la sua esistenza è stata scoperta, lui non ha ancora compiuto un'orbita completa.

    3 - Mercurio è il pianeta più vicino al Sole eppure non è il più caldo. La sua atmosfera non riesce a trattenere il calore, quindi è freddissimo di notte (fino a -173) e caldissimo a metà giornata (427 gradi), ma mai quanto Venere, dove si raggiunge la temperatura di 461 gradi.

    4 - Giove è il pianeta più grande del sistema solare ma gira molto velocemente e quindi ha la giornata più breve: 9 ore e 55 minuti. Vista anche la lontananza dal sole, un anno da queste parti è composto da 10.437 giorni.

    5 - La maggiore quantità di Lune appartiene a Saturno, che ne ha 150, tutte ghiacciate. La più grande è Titano.

    6 - La luce del Sole ci mette otto minuti per raggiungere la terra. Quindi quando esploderà i terrestri avranno 8 minuti di luce in più rispetto alla propria stella.

    7 - I Pink Floyd avevano torto: non c'è un "lato oscuro della Luna" (The dark side of the moon). Il gruppo inglese si riferiva a quella faccia del nostro satellite che non vediamo mai, perché la Luna ruota in sincrono con la Terra facendoci vedere sempre lo stesso lato. Ma anche la metà della luna che non vediamo - che conosciamo attraverso le foto dei satelliti - è per metà giornata illuminata dal Sole, quindi non è "oscura".

    8 - La luna più grande di Giove, Ganimede, pur essendo solo un satellite è più grande dei pianeti nani e anche si un pianeta "normale" come Mercurio.

    9 - Nonostante la miriade di corpi celesti, lune, meteoriti e asteroidi che affollano il cielo, il Sole è così grande da rappresentare il 99,8 per cento di tutta la massa presente nel sistema solare. Il suo peso equivarrebbe a 2 "quintilioni" di chilogrammi.

    10 - Oltre ai pianeti battezzati con i nomi degli dei romani più celebri, nel sistema solare ci sono quattro pianeti nani di cui nessuno conosce il nome. Oltre a Plutone, infatti, gravitano intorno al Sole anche Cerere, Haumea, Eris e Makemake (che prende il nome dalla divinità creatrice dell'uomo secondo gli abitanti dell'Isola di Pasqua). Vengono denominati "nani" ma non sono necessariamente più piccoli degli altri pianeti, soltanto non sono stati capaci di "ripulire" la traiettoria in cui orbitano da altri oggetti di dimensioni simili.

    11 - Venere è l'unico pianeta "controcorrente" del sistema solare. Mentre tutti gli altri girano in senso orario, lui gira in senso antiorario. Inoltre il suo giorno dura più del suo anno: per fare un giro intorno a se stesso ci mette 243 giorni terrestri, mentre per girare intorno al sole impiega solo 225 giorni.

    12 - Saturno, quello con gli anelli, è il pianeta con la densità più bassa di tutti, più bassa anche dell'acqua. Questo significa che se ci fosse un oceano dove gettarlo, Saturno galleggerebbe.

    13 - I romanzi parlano di marziani, ma Marte non è l'unico luogo con condizioni atmosferiche simili a quelle della Terra - tali da permettere la comparsa della vita. Europa, una luna di Giove, è coperta da uno spesso strato di ghiaccio sotto il quale è probabilmente nascosto un oceano dove potrebbero essere presenti microorganismi viventi.

    14 - Su Urano e Nettuno non c'è acqua ma piove. E data l'altissima concentrazione di carbonio è probabile che le gocce abbiano la stessa composizione dei diamanti.

    15 - Gli asteroidi non sono solo sassi insignificanti che lasciano strane impronte sul terreno terrestre. Alcuni, come 243 Ida, sono talmente grandi che hanno la propria luna personale.

    Su Nettuno? Piovono diamanti. Quindici cose che non sappiamo sul sistema solare - repubblica.it - Galleria fotografica
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 17-09-16 alle 12:57
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  3. #253
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Spazio, il mistero dei bagliori su Cerere. Cosa c'è sul pianeta nano?

    Gli scienziati stanno analizzando le foto inviate dalla sonda Dawn in orbita, da marzo, a 374 milioni di km dalla Terra. E la Nasa lancia un sondaggio.

    Bagliori su Cerere, le immagini della sonda Dawn - Repubblica.it

    Matteo Marini

    Forse è ghiaccio quello che brilla sulla superficie di Cerere. Sono sempre più nitide le foto che arrivano dalla sonda Dawn, in orbita dall'inizio di marzo attorno al pianeta nano, ora a 374 milioni di chilometri dalla Terra. L'attenzione degli scienziati è concentrata in particolare su quei punti luminosi, visibili già dalle prime, sgranate, immagini che Dawn aveva scattato quando era ancora a milioni di chilometri dal suo obiettivo. Aumentano i pixel, dunque, ma aumentano anche i misteri.

    Osservando attentamente le immagini, infatti, appassionati e cercatori di Ufo hanno scorto, proprio sopra il cratere che 'ospità i punti luminosi, un oggetto non identificato . Si tratta di una macchia scura che compare in un paio di foto, proprio sopra ai bagliori che spiccano sul suolo opaco e butterato dai crateri. "Gli scienziati che seguono Dawn possono concludere che l'intensa luminosità di questi punti è dovuta al riflesso della luce solare da parte di un materiale altamente riflettente sulla superficie, forse ghiaccio" ha detto Christopher Russell, dell'Università della California, principal investigatore della missione.

    Questo è un interrogativo che va avanti ormai da mesi, da quando cioè Dawn ha inviato le prime immagini abbastanza nitide di Cerere. E ha catturato l'attenzione del pubblico anche non addetto ai lavori, tanto che la Nasa stessa ha proposto un sondaggio per sapere l'opinione degli utenti sulla natura di queste macchie.

    Per l'anomalia scoperta con le ultime foto e che sembra si muova, invece, la Nasa non ha ancora fornito una spiegazione. Come sempre, le ipotesi possono andare dal passaggio di un piccolo asteroide di fronte all'obiettivo o della sua ombra sulla superficie del pianeta, alla presenza degli alieni in manovra con una navetta spaziale proprio attorno a quelle ancora misteriose macchie luminose. Passando per un 'banalè disturbo della camera di Dawn.

    Dawn ha scattato queste ultime, più dettagliate immagini, il 3 e il 4 maggio da una distanza di oltre 13mila chilometri, con una risoluzione al suolo di 1,3 chilometri per pixel, completando in 15 giorni la prima mappatura. Nelle prossime settimane eseguirà una manovra di avvicinamento che la porterà, il 6 giugno, a una quota molto più bassa, a circa 4.400 chilometri sulla superficie. Presto invierà nuove immagini ancora più dettagliate che forse toglieranno definitivamente il velo a questi piccoli 'misterì e inizierà a inviare dati sulla composizione, geologia e l'eventuale attività grazie agli strumenti di cui è dotata: una camera per la navigazione e la mappatura, uno spettrometro a raggi gamma e neutroni e lo strumento italiano sviluppato dall'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), uno spettrometro a luce visibile e infrarosso, versione modificata del Virtis già montato sulle sonda Rosetta e Venus Express.

    Il lungo viaggio di Dawn è iniziato il 27 settembre 2007 e l'ha portata a esplorare i due corpi più grandi della fascia di asteroidi posta tra le orbite di Marte e Giove. Nel luglio 2011 è entrata nell'orbita dell'asteroide più grande, Vesta, che ha salutato nel settembre dell'anno successivo. Il 6 marzo 2015 è diventata la prima sonda a entrare nell'orbita di un pianeta nano, secondo e ultimo obiettivo della sua missione.

    Il lungo viaggio di Dawn è iniziato il 27 settembre 2007 e l'ha portata a esplorare i due corpi più grandi della fascia di asteroidi posta tra le orbite di Marte e Giove. Nel luglio 2011 è entrata nell'orbita dell'asteroide più grande, Vesta, che ha salutato nel settembre dell'anno successivo. Il 6 marzo 2015 è diventata la prima sonda a entrare nell'orbita di un pianeta nano, secondo e ultimo obiettivo della sua missione.

    Spazio, il mistero dei bagliori su Cerere. Cosa c'è sul pianeta nano? - Repubblica.it
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 26-05-15 alle 12:02
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  4. #254
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Nel cielo di Marte spettacolari aurore azzurre e molto luminose


    Simulazione delle aurore azzurre di Marte

    Peppe Caridi

    Il cielo di Marte e’ colorato da aurore spettacolari, azzurre e molto luminose. A prevedere il fenomeno, visibile a occhio nudo nell’emisfero Sud marziano e per la prima volta su un pianeta diverso dalla Terra, sono i dati della sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Mars Express, confermati dalla missione Maven della Nasa. Percio’ se in futuro un astronauta camminasse sul suolo rosso in prossimita’ del Polo Sud di Marte, alzando gli occhi al cielo vedrebbe il cielo colorarsi di luci azzurre, rosse e verdi.


    Rappresentazione artistica di aurora marziana

    Pubblicato sulla rivista Planetary and Space Science, il risultato si deve alla collaborazione fraNasa, Istituto di Planetologia e astrofisica di Grenoble (Ipac), Esa e universita’ finlandese di Aalto. Azzurro e blu sono i colori prevalenti nelle aurore marziani ma, come accade anche sulla Terra, ci sono anche sfumature verdi e rosse. E proprio come sulla Terra, a provocare le aurore e’ l’impatto delle particelle cariche provenienti dal Sole con quello che resta del campo magnetico di Marte. Rispetto a 3,5 milioni di anni fa, di esso non restano che dei frammenti, chiamati ‘anomalie magnetiche crostali’ e concentrati nell’emisfero meridionale. I ricercatori hanno utilizzato uno dei 17 ‘simulatori di aurore’ esistenti al mondo, chiamati ‘Planeterelle’. Sono sfere nelle quali e’ possibile riprodurre tutte le caratteristiche dell’atmosfera, dalla densita’ alla composizione, cosi’ come l’intensita’ di un campo magnetico e l’impatto di uno sciame di particelle cariche.

    Nel cielo di Marte spettacolari aurore azzurre e molto luminose: FOTO della sonda Mars Express sono mozzafiato - meteoweb.eu
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 01-12-16 alle 01:01
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  5. #255
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Plutone ha un grande cuore bianco


    Un viaggio durato nove anni e mezzo. Tanto ha dovuto aspettare la sonda della Nasa, New Horizons, per passare a "soli" 12.500 chilometri da Plutone. Durante i trenta minuti di volo radente, la sonda ha scattato numerose fotografie del pianeta più misterioso del sistema solare, che potremo vedere - se tutto è andato bene - soltanto domani quando arriveranno sulla Terra. E che promettono di essere straordinarie.



    (Nasa/Jpl)

    Questa è la migliore immagine di Plutone prima del sorvolo, scattata il 13 luglio da New Horizons da una distanza di 766 mila chilometri.

  6. #256
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Ecco le prime foto ravvicinate di Plutone scattate dalla sonda New Horizons durante il volo radente che ieri l'ha vista sfrecciare sul pianeta nano a 14 chilometri al secondo. Vicino alll'equatore di Plutone, sono presenti delle montagne di recente formazione alte fino a 3.500 metri (Nasa/Afp)




  7. #257
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo


    Plutone e la luce della sua "luna"

    Rappresentazione grafica della Nasa raffigurante la superficie di Plutone illuminata dalla luce riflessa di Caronte

  8. #258
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Riuscite a immaginare la Terra vista dallo spazio? Certamente sì, di immagini ne vengono in mente molte, ma nessuna di queste è recente. Ieri, 20 luglio 2015, la Nasa ha pubblicato la prima foto della Terra vista dallo spazio da 43 anni a questa parte. È stata scattata dal Deep Space Climate Observatory (Dscovr), un satellite meteorologico in orbita dall'11 febbraio. Lo scatto ritrae il Nord e il Sud America.



    .(Nasa/Noaa/Usaf)

    Ingrandimento

  9. #259
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    Non siamo soli?


    LA NASA: SCOPERTO IL PIANETA GEMELLO DELLA TERRA

    Si chiama Kepler 452b e orbita intorno a un proprio Sole. Potrebbe ospitare la vita.



    Un'immagine simulata dell'"altra Terra" (a destra) paragonata al nostro pianeta




    Nell’universo esiste un’altra Terra che orbita intorno a un proprio Sole e non è escluso che lì potrebbe esserci altra vita. La Nasa ha svelato la scoperta spiegando che «gli astronomi sono sul punto di trovare qualcosa che le persone hanno sognato per migliaia di anni». L’agenzia spaziale statunitense ha svelato i dettagli in una conferenza stampa.

    Il nome
    Si chiama Kepler 452b.

    Età
    È più vecchio del nostro globo: ha 6 miliardi di anni.

    Dimensioni
    È grande una volta e mezza la nostra Terra.

    Dove si trova
    È stato localizzato nella zona Goldilocks, un’area “abitabile” di un sistema stellare a 1400 anni luce da noi. Anche per questo potrebbe offrire uno squarcio di conoscenza sul futuro della Terra.

    Il tempo
    Un anno dura 385 giorni, con un’analoga alternanza tra giorno e notte.

    Ha un suo Sole
    La stella attorno alla quale orbita somiglia al nostro Sole, ma è più anziano.

    Temperatura
    Riceve il 10% in più di energia dal suo Sole rispetto alla Terra, ma la vita è possibile perché le temperature non escludono la presenza di acqua.

    «Gli anni su Kepler 452b sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra - ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa - e ha trascorso miliardi di anni intorno la zona “abitabile” della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie a un certo punto, o potrebbe ospitarla ora». A fare lo storico annuncio è stato John Grunsfeld (Nasa) durante un briefing con altri esperti: «Si tratta - ha spiegato - del pianeta “gemello” più vicino alla Terra, una sorta di cugino più anziano, osservato dal telescopio Keplero».



  10. #260
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    Predefinito Re: Meraviglie del Cosmo

    @Silvia

    Senza dubbio è una scoperta straordinaria.
    Anche se è al di fuori della nostra portata.

    In realtà non sappiamo nemmeno se è roccioso o gassoso.
    In ongi caso, cosa c'è su quel pianeta, non lo sapremo mai.
    1400 anni luce di distanza sono oggettivamente troppi per fare qualunque tipo di previsione.

 

 
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