cari amici,
ho notato che nelle vostre feroci diatribe con gli italianisti vi sarebbe stato di grande aiuto il pensiero scritto da incontrovertibili autori morti e sepolti e che anzi , come ho suggerito speso a qualche fervente onetiano sarebbe stato di grande aiuto la raccolta di questi brani in una ' summa padana' ..
Ora poiche' mi sono finalmente dotato di una scanner voglio darvi anchio qualche modesto contributo a questo digest.. ominciamo quindi .
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da Procopio di Cesarea : La guerra gotica pag 34-35
paperbeck storici 17 newton-compton italiana roma 1974
'Avvenne allora lo scontro con le truppe d'Odoacre che, sconfitte in varie battaglie, si chiusero col loro capo in Ravenna e altrove, nelle piazzeforti più solide. I Goti si disposero all'assedio e conquistarono in un modo o in un altro tutte le posizioni, ma la fortezza di Cesena, che dista da Ravenna 300 stadi, e la stessa Ravenna, dove c'era anche Odoacre, non riuscivano a prenderle né con le buone né con le cattive. Ravenna sta in una landa pianeggiante agli estremi del Golfo Ionio, e non è proprio sul mare, da cui dista due stadi, sicché risulta inaccessibile tanto alle navi quanto alle forze di terra. Le navi non hanno dove approdare a quel litorale, perché il mare stesso è d'impaccio: forma infatti acquitrini per non meno di 30 stadi, e cosi la riva, pur apparendo vicinissima a chi naviga, finisce per essere lontanissima, dato il vasto àmbito del padule. Ma l'accesso è impossibile anche per le forze di terra, perché il fiume Po, detto anche Eridano, che sfocia qui venendo dalle terre dei Celti, e altri fiumi navigabili circondano la città di lagune da tutte le parti, rendendola come un 'isola in mezzo all'acqua.' [/green
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dal che si evince che per procopio greco di palestina nel 580 DC l' italia del nord e la valle padana si qualificavano ancora come TERRE DEI CELTI'....
PS: notare che il libro e' stato pubblicato a roma nel '74 ... oggi non lo pubblicherebbero nemeno a MELANO .... a questo ha portato il sonno dei padioti ..