ROMA Il Consiglio dei ministri, dopo una relazione del presidente del Consiglio dei ministri e ministro ad interim degli Affari esteri Silvio Berlusconi ha deciso di avviare le procedure per la restituzione all'Etiopia dell'obelisco di Axum. [...]
«Voglio vederli tecnicamente all'opera quando lo smonteranno: saranno contenti quando si sbriciola. Così avremo un altro esempio di inadeguatezza rispetto agli obiettivi». Vittorio Sgarbi sceglie i toni dell'ironia per commentare la decisione del consiglio dei ministri di avviare le procedure per restituire all'Etiopia l'obelisco di Axum. «Serenamente aspettiamo che lo mandino in briciole ad Axum», sottolinea l'ex sottosegretario ai Beni culturali, da sempre contrario alla restituzione dell'obelisco per motivi «sanitari», «per preservarne cioè l'integrità, che sarebbe messa in serio rischio se venisse smontato». «L'operazione - conclude Sgarbi - dà il senso di una grande nazione, che rispetta gli impegni e fa cose importanti come questa».
(da LA STAMPA –19 luglio 2002)
Fulmine a parte, quali sarebbero oggi le condizioni del monumento se, invece di essere a Roma, fosse rimasto in Africa?