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Discussione: Viaggiare nel Tempo?

  1. #1
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    Question Viaggiare nel Tempo?

    Sono reduce dalla visione di "Frequency" un film che,al di là delle inevitabili banalità da film di medio livello,offre spunti di riflessione. Sinceramente sono molto affascinato dall'idea,ma non riesco ad immaginare concretamente come sia possibile la coesistenza di infinite dimensioni spazio-temporali.
    Voi cosa ne pensate?







    E' possibile viaggiare attraverso il tempo ?
    di Giancarlo Barbadoro

    L'unidirezionalita' della freccia del tempo
    La macchina del tempo di Wells
    La scienza moderna e le prospettive della fattibilità di una vera macchina del tempo
    Le dichiarazioni di Hawking
    Costruire una macchina del tempo: solo un problema di fondi?
    La NASA si prepara a fare viaggi nel tempo-spazio?
    La nostra vita sembra essere inderogabilmente impostata sul procedere della freccia del tempo. Siamo nati, viviamo e moriremo. Prima di noi altre generazioni hanno vissuto la stessa esperienza.
    Ciò che è avvenuto rappresenta il Passato, oramai non esiste più nulla, tutto si è trasformato negli eventi del Presente che rapidamente fugge per divenire anch'esso parte del passato. E noi ci protendiamo verso il Futuro, un ente non ben definibile che però scopriamo essere concreto e reale nel momento in cui lo viviamo con l'atto fuggente del nostro Presente.
    Da quando il lettore ha iniziato a leggere queste righe, adesso quello che era il suo Presente è divenuto il suo Passato, le righe ancora da leggere sono il Futuro incalzante e inevitabile a cui va incontro.
    Un futuro che però non è determinante poiché il lettore giunto a questo punto potrebbe decidere di lasciar perdere e di dedicarsi a qualche altra occupazione, magari più interessante.

    Questa esperienza è stata rappresentata in maniera più che mai esauriente dallo schema del cono luce, un modello di esistenza costruito sul diagramma cartesiano che mostra come la velocità della luce ci chiude in un ambito ben preciso in cui i fenomeni che conosciamo si possono manifestare e noi stessi possiamo esistere. Un ambito determinato dalla costante della velocità con cui si propaga la luce. Due coni rovesciati che si congiungono attraverso le rispettive punte. In quel punto di incontro c'è il nostro Presente, il qui e adesso, nel cono in basso c'è il nostro Passato, nel cono in alto c'èil nostro Futuro.
    Al di fuori di questo sistema c'è quello che i fisici hanno chiamato con il nome suggestivo di "altrove". Un universo che, se mai esiste, noi non potremo mai visitare poiché siamo fatti di materia e siamo riferiti a fenomeni che sono specifici di quell'universo creato dentro ai limiti della costante di propagazione della luce.

    Un universo tracciato dallo sviluppo degli eventi, mai fissi e determinati, che se nel passato sono evidenti poiché hanno tracciato i termini dell'esperienza personale dell'uomo e degli eventi della natura, nel Futuro sono aperti ad ogni soluzione probabilistica. Più è specifica la scelta e più sembra esserci autodeterminismo, più si accede ai grandi numeri e più ci si rende conto di appartenere ad un disegno globale che non riguarda i destini dei singoli individui, ma una azione fenomenica globale sull'intero universo. I limiti della velocità della luce sembrano determinare la natura dell'universo in cui viviamo. Nulla di quanto possiamo conoscere può superarla. L'universo stesso sembra essere imprigionato in questa logica che la teoria relativistica ha tracciato impietosamente distruggendo ogni possibile suggestione di poter esplorare altre dimensioni e soprattutto di poter tornare indietro o di andare avanti nel tempo.

    Il Passato è il Passato, un guscio vuoto dell'esistenza vissuta dall'umanità, vivo solo più oramai nei ricordi o nella conservazione delle immagini della cultura mediatica.
    Il Passato sembra non esistere più, integrato nel Presente che interpreta gli eventi nell'unica dimensione reale che possa esistere. La freccia del tempo, questo simbolo della unidirezionalità coniato dall'astrofisico Arthur Eddington nel 1927, sembra essere inderogabile. Va solo in una direzione e non si può tornare indietro nè si può accelerare la sua velocità e procedere verso il Futuro prima del suo manifestarsi concreto. Eppure il viaggio nel tempo è un sogno che accompagna l'uomo da millenni. Il desiderio di ritornare nel Passato per recuperare la perduta giovinezza, per rivedere persone care che sono venute a mancare, per correggere errori della propria vita che hanno segnato il presente. Oppure più semplicemente per curiosità, per poter vedere com'era il mondo dei dinosauri, per assistere ai grandi eventi che sono ricordati dalla storia, per studiare le grandi civiltà antiche...

    Molti scrittori di fantascienza hanno trattato con maestria questo argomento e hanno sviluppato scenari temporali di ogni genere. E' un classico il romanzo di George Wells, "La macchina del tempo", in cui uno scienziato dell'epoca vittoriana si spinge alla scoperta del futuro, partendo dal suo '800 romantico e foriero di scoperte tecnologiche, per trovarsi a incontrare una umanità decaduta, in ostaggio alla violenza di semiuomini imbarbariti e antropofagi.
    Non sono mancate naturalmente altre opere, romanzi e film, che sono usciti dall'apparente immutabilità dello scorrere della freccia del tempo per offrire una esperienza immaginativa dell'impossibile come può sembrare di essere il viaggio nel tempo.
    Possiamo ricordare due noti romanzi di science fiction quali "La fine dell'eternità" di Isaac Asimov e "Oltre l'invisibile" di Clifford Simak che affrontano il tema dei viaggi nel tempo e i suoi numerosi e affascinanti paradossi.
    Tra i film più noti sul tema dei viaggi nel tempo possiamo citare il film degli anni '60 "L'uomo che visse nel futuro" con Rod Taylor che interpretava il romanzo di Wells, o quello del '76 con il divo del rock David Bowie, "L'uomo che cadde sulla Terra", nel quale un ambiguo scienziato arriva dal futuro di una terra assetata per agire sul presente e modificare il suo tempo nel futuro.

    Fu un successo di pubblico anche la trilogia degli anni '80 di Robert Zemeckis, "Ritorno al futuro", che aveva per interprete un ragazzotto americano alle prese con uno scienziato bizzarro che inventa una macchina del tempo camuffata da automobile.
    Tuttavia oggi alcuni ricercatori non si arrendono di fronte all'ipoteca della costante ineluttabile della freccia del tempo e cercano di tradurre il sogno del viaggio del tempo in una realtà concreta e tecnologicamente possibile.
    La scienza sta rivedendo poco alla volta le sue posizioni ostraciste in merito e le prospettive della fisica quantistica consentono di avanzare ipotesi che la fisica newtoniana impediva di immaginare.
    Sino ad oggi la teoria della relatività di Einstein negava la possibilità di muoversi nel tempo. Ma le nuove scoperte scientifiche stanno mettendo in crisi i paradigmi fisici su cui la stessa si sosteneva. Lo stesso limite invalicabile della velocità della luce sembra essere messo in discussione da nuovi esperimenti sul comportamento delle particelle subatomiche mostrando l'aspetto di un universo ancora più complesso di quanto rivelava la fisica relativistica.

    Si può ritenere che proprio questa stessa apertura da parte della scienza potrebbe rappresentare la piattaforma di quelle basi teoriche che qualcuno nel futuro potrà utilizzare per costruire finalmente la macchina del tempo sognata da Wells.
    Addirittura si potrebbe avanzare l'ipotesi che, se il futuro esiste di per sè, come fenomeno temporale già posto davanti a noi, allora probabilmente questo qualcuno ha già potuto farlo. Forse, in questo stesso momento, sta viaggiando nel tempo proprio grazie all'apertura scientifica e le basi teoriche impostate in questo presente...
    In ogni caso, al di là di ogni possibile ipotesi, oggi il viaggio attraverso il tempo non sembra più essere una semplice speculazione filosofica senza fondamento scientifico. Oggi c'è una certa parte della scienza che si dichiara apertamente a favore della fattibilità del viaggio nel tempo e propone addirittura modelli teorici con cui costruire vere e proprie macchine del tempo.

    Hanno iniziato a parlarne tre scienziati americani, Kip Thorne insieme a Yurtsever e Wald. Il primo è noto negli ambienti scientifici per aver scritto un poderoso trattato sulla relatività e insieme lavorano a problemi di astrofisica relativistica.
    In un loro lavoro comune, pubblicato dalla rivista specializzata "Physical Review Letteres", i tre ricercatori hanno dichiarato che è possibile, in linea di principio, costruire una macchina del tempo.
    Il loro lavoro si incentrava sulle possibilità offerte dai cosiddetti "wormholes", tunnel quantistici che si snodano attraverso l'universo, che permetterebbero ad una astronave di spostarsi istantaneamente tra più dimensioni temporali andando oltre il limite imposto dalla teoria della relatività di Einstein che nega per l'appunto la possibilità di viaggiare nel tempo.
    Hanno fatto eco al loro lavoro alcuni ricercatori del Centro nazionale di ricerca di Meudon presso Parigi, in Francia, che hanno ribadito la possibilità teorica dei viaggi nel tempo.

    Poi sono intervenuti due scienziati israeliani, Amos Ori e Yakir Aharonov dell'università di Tel Aviv, che hanno proposto la possibilità di costruire concretamente una macchina del tempo utilizzando le proprietà di un buco nero, costruendone appositamente uno, di dimensioni idonee, appena in grado di sovvertire il flusso unidirezionale della freccia del tempo e quindi consentire ad una capsula temporale e ai suoi "crononauti" di potersi spostare, a piacere, avanti e indietro nel tempo.
    E' ben vero che c'è stata anche una parte della scienza che si è opposta a questa prospettiva, come l'astronoma Margherita Hack o il fisico Tullio Regge, i quali hanno dichiarato che la possibilità di costruire una macchina del tempo risulta in definitiva strampalata e senza fondamento poiché si tratta di andare contro il principio dell'entropia, quello che sostiene e evidenzia appunto unidirezionalità della freccia del tempo. Di diverso parere sembra essere invece uno scienziato della portata di Stephen Hawking che insegna fisica matematica a Cambridge, nella cattedra che fu di Isaac Newton.

    La sua posizione è emblematica e manifesta il cammino e i metodi della scienza moderna. Il noto ricercatore era partito da una posizione personale molto contraria alla fattibilità dei viaggi nel tempo, sempre a causa del limite imposto dalle costanti stabilite dalla teoria relativistica. Poi però, quale esponente della ricerca sullo sviluppo moderno delle prospettive impostate dalla stessa teoria relativistica si è ricreduto per via delle nuove scoperte ed è oggi uno dei più autorevoli assertori della possibilità di viaggiare nel tempo. Secondo Hawking, viaggiare nel tempo non è più un'utopia, nè una semplice speculazione teoretica. Per Hawking i viaggi nel tempo sono possibili, "e potrebbero essere una delle conseguenze dei rapidi viaggi interstellari".

    Questa affermazione si riferisce probabilmente al fatto che una astronave che combinasse contemporaneamente un salto nello spazio e uno nel tempo consentirebbe di poter viaggiare sulle lunghe distanze galattiche, in modo tale da assicurare una sincronicità socialmente utile di eventi tra gli opposti interlocutori. Del resto, viaggiando in maniera convenzionale, secondo quanto prevede la teoria relativistica, i due interlocutori si troverebbero sfasati di millenni e ciò renderebbe nullo ogni tentativo di colonizzazione di altri mondi disabitati nello spazio o il contatto con eventuali altre civiltà aliene. Approfondendo gli studi in materia, lo scienziato inglese ha concluso che enormi campi gravitazionali come quelli rilevati intorno a stelle collassate "possono invertire il flusso del tempo". Il problema sarebbe rappresentato dalla fattibilità di costruire un buco nero in laboratorio e soprattutto trovare l'energia necessaria per poter attivare il sistema e inviare un uomo attraverso il tempo.
    Tuttavia per Hawking questi non sarebbero problemi insormontabili. Addirittura, secondo il ricercatore, una certa branca della scienza moderna "sarebbe già oltre gli esperimenti concettuali".

    Una affermazione del genere non può far altro che portarci a credere che qualcuno, già nella nostra epoca, stia sviluppando esperimenti pratici sui viaggi nel tempo. Forse militari o qualche ente specializzato come la NASA?
    Non rimane che chiederci quanto questi esperimenti siano andati "oltre" la fase concettuale. Al momento, per quanto si sa, ricerche sul viaggio nel tempo sono già in corso nei laboratori di Cambridge, in Inghilterra, e al California Institute of Tecnology in USA. In ogni caso, costruire una macchina del tempo, secondo quanto ribadisce lo scienziato Micho Kaku della City University di New York, comporterebbe una enorme fornitura di energia.

    A questo problema risponde ancora Hawking sostenendo che la macchina del tempo non è affatto una utopia, relegabile al teorico, e che si può costruire benissimo anche in questo secolo a patto che i governi garantiscano i fondi necessari per portare avanti questa ricerca e dichiara che "quello che serve è soprattutto una apertura mentale tale da esaminare anche le possibilità che potrebbero sembrare troppo fantasiose".
    E in effetti questo sembra essere il solo vero problema attuale, determinato dai preconcetti di molti ricercatori che incapaci di rinnovarsi tendono a un conservatorismo delle idee e invecchiano di conseguenze la scienza impedendole di portare umanità verso nuovi confini di conoscenza.

    Oggi, ad esempio, nella comunità scientifica si è giunti finalmente a discutere sulla nuova possibilità teoretica di superare la velocità della luce, altro grande limite imposto dalle implicazioni della teoria relativistica di Einstein.
    E a questo proposito si stanno conducendo positivi esperimenti di verifica. Ma è certo che sull'argomento sono stati persi almeno una cinquantina di anni di ricerche a causa dell'opposizione di una certa parte dei fisici di allora che, basandosi sui loro preconcetti in materia, hanno di fatto impedito di condurre gli esperimenti necessari per la verifica delle nuove teorie.
    Gli stessi esperimenti che invece oggi cominciano a lasciare intravedere nuovi e promettenti comportamenti delle particelle dette "superluminali".
    Una scoperta che può aprire anche nuove prospettive di applicazione nel campo dei viaggi del tempo.

    NEC news febbraio 98

  2. #2
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    Beh... Io, a priori, non escludo nulla...

    Posterò qualche altro intervento sul tema...

    Saluti.

  3. #3
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    Dal sito http://www.marsfriends.com/

    Viaggiare nel tempo? Per gli scienziati è possibile...
    Secondo gli scienziati "nessuna legge della fisica impedisce che ciò possa accadere". Incredibili prospettive per l'esplorazione spaziale.

    26 maggio 2002 - Viaggiare nel tempo? Secondo gli scienziati la cosa è teoricamente possibile perché nessuna legge della fisica - dicono - esclude che ciò possa davvero accadere. Resta il problema del come. Ora però, a quanto riferisce l'autorevole New Scientist, un altro piccolo passo in avanti sarebbe stato fatto grazie a due ricercatori, un coreano e un giapponese, che hanno annunciato di aver scoperto come entrare e come percorrere le speciali gallerie che, sempre in teoria, potrebbero portarci nel passato o nel futuro ad una velocità maggiore di quella della luce. Al centro degli studi di Sean Hayward, della Ewha Womans University (Corea), e di Hisa-aki Shinkai, dell'Istituto di ricerca Fisica e Chimica Riken, in Giappone, ci sono infatti i wormholes, tunnel spazio-temporali che si immagina possano collegare ipotetici universi paralleli o anche una regione dello spazio-tempo con un'altra (ad esempio far comunicare l'Italia di oggi con l'Impero romano). L'esistenza dei wormholes, che tanti film di fantascienza hanno ispirato, Star Trek compreso, è stata ipotizzata per la prima volta (ma mai dimostrata) da Albert Einstein nel 1915 quando elaborò la teoria generale della relatività. Tuttavia, pur ammettendo che questi misteriosi tunnel ci siano davvero, sostengono molti scienziati, sarebbero talmente minuscoli da impedire il passaggio di qualsiasi particella, anche infinitesimale.
    Ma ora, a quanto pare, il professor Hayward e il professor Shinkai avrebbero trovato il modo per allargare queste micro porte e permettere così a qualcosa di viaggiarci in mezzo. Come? I due fisici hanno scoperto che qualsiasi tipo di materia, viaggiando attraverso queste scorciatoie per i mondi più ignoti, aumenta la sua energia positiva, rendendo instabile il tunnel quel tanto che basta per farlo richiudere su stesso e trascinare il tutto dentro a un buco nero, zona del cosmo con una forza d'attrazione gravitazionale così forte che neanche la luce riesce ad uscire, e che si crede sia collocato ad una delle due estremità della galleria. I due ricercatori dicono però anche di aver capito come mantenere questi passaggi aperti e come allargarli: lo 'strumento' consiste in un finora sconosciuto campo di energia negativa, ribattezzato 'radiazione fantasma', capace di annullare la normale energia positiva che provoca il collasso del wormhole. Secondo i due fisici, cioè, basta aggiungere un giusto quantitativo di 'radiazione fantasma' per evitare che il tunnel possa crollare e per allargarlo quel tanto che basta perché qualcosa lo possa attraversare. Un'operazione, quest'ultima, comunque molto delicata.
    Se si sbagliano le 'dosi' e si aggiunge troppa energia negativa, hanno appurato gli scienziati, la galleria potrebbe in breve esplodere dentro a un nuovo universo che si espanderebbe alla velocità della luce, così come è successo dopo il Big Bang. Sulla base di questa nuova scoperta, i fisici del Cern, l'organizzazione europea per la ricerca nucleare che ha sede in Svizzera, vogliono ora creare in laboratorio mini buchi neri, che si suppone possano generare a loro volta dei wormholes, per poi farli attraversare da particelle della dimensione di un quanto, grazie all'aggiunta dell'energia negativa necessaria. Ma far viaggiare una persona è cosa ben diversa. Per permettere il passaggio di qualcuno, il campo di energia negativa necessaria dovrebbe essere equivalente all'energia liberata trasformando la massa del pianeta Giove. Per allacciare le cinture, insomma, c'è ancora tempo e i viaggi nel passato o nel futuro sono destinati a restare nel regno della fantasia. Ancora per un bel po'.

  4. #4
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    Dal sito http://www.tgcom.it/

    Dagli Usa la 'macchina del tempo'
    Sfrutta la teoria della relatività

    http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/ar...olo53413.shtml

  5. #5
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    Dal sito http://www.tgcom.it/

    L'INVENZIONE DI VADIM CHERNOBROV, INGEGNERE ASTRONAUTICO
    Realizzata la Macchina del Tempo
    Ma il marchingegno non permetterà di cambiare la realtà storica. Chi volesse provarci rischierebbe un viaggio senza ritorno

    http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/ar...olo38387.shtml

  6. #6
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    La possibilita' di "viaggiare" nel tempo va collocata in piano logico.

    Si immagini di osservare il tempo come se fosse spazio.

    Cioe' un percorso temporale da ora x a ora y si osservera' come

    una curva da punto a a punto b.

    Una singola vita cosi' come esperita dall'Io percipiente, analogamente, avra' rappresentazione di una curva la cui lunghezza esprime la durata in anni.

    Un viaggio nel tempo avrebbe l'aspetto di un ulteriore segmento che si distacca dalla curva e va a terminare altrove, oppure di un "loop" che passa altrove per poi ricongiungersi alla curva di partenza.

    Cio' e' alquanto concepibile, A CONDIZIONE DI NON IDENTIFICARE LA SUCCESSIONE TEMPORALE CON IL RAPPORTO DI CAUSA-EFFETTO relativo all IO COSCIENTE.

    In altre parole, se il "prima" sta al "poi" come la causa sta all'effetto, il viaggio nel tempo e' contraddittorio, Sarebbe come a dire che un effetto puo' essere causa della propria causa.

    Ad esempio, supponiamo che "X" abbia una macchina del tempo e che tale individuo viaggi indietro ai tempi in cui il proprio padre e la propria madre erano in procinto di sposarsi.

    Supponiamo che lo stesso "X", individuo noto per la sua grossolana irascibilita' e per la sua brutalita' da primate, una sera discuta con il proprio futuro padre di politica o di religione e adiratosi, uccida il proprio futuro padre a morsi.

    Si osserva a questo punto la contraddizione: cioe' o il rapporto prima-poi si identifica col rapporto causa-effetto, e allora "X" non puo' uccidere il proprio futuro padre, o il rapporto prima-poi non e' un nesso causale.

    Si potrebbe altresi' evadere tale contraddizione ipotizzando che il soggetto del viaggio nel tempo non e' il dato individuo determinato, ma l'Io sovraindividuale, reso indipendente dal tessuto delle vicende degli esseri determinati. Allora chi viaggia nel tempo non e' affatto "X", ne' colui che esperisce l'esistenza di "X" e' lo stesso che "X".

    Le conseguenze del "viaggio nel tempo" quindi andrebbero molto lontano, mettendo in discussione molti dei postulati su cui si basa il senso comune della realta'.

    Una conseguenza sarebbe la demolizione dell'identita' io determinato=soggetto cosciente.

    E' da notare che in ambienti ufficiosi si dice che gia' nel 1943 la Marina Militare americana avrebbe tentato un esperimento con conseguenze di sconfinamento nel tessuto spazio-temporale.

    La Marina Militare USA stessa si e' affannata a smentire tale voce:
    (avvertenza: sito ufficiale della Marina Militare USA - e' certo che il vostro indirizzo IP e la provenienza da questa pagina verranno registrati se visitate il sito seguente)

    http://www.history.navy.mil/faqs/faq21-1.htm

  7. #7
    lobosinistro
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    Certo, non c'è da escludere niente... Per adesso immaginiamo.

    Saluti

  8. #8
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    Predefinito L'esperimento di Philadelphia


  9. #9
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    Siamo sicuri che per viaggiare nel tempo occorre una MACCHINA?
    Se Dio è Onnipotente Cristo era Onnipotente.Essendo Cristo Dio.Quindi Cristo avrebbe potuto annullare la sfera temporale.

  10. #10
    Claude
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    Ogni giorno, i nostri pensieri, le nostre emozioni trovano un riferimento, nel loro essere, nel nostro passato. Certo, non è un passato di cose, di meri eventi. Il tempo in cui fummo si concretizza in quello che siamo, e, a sua volta, quello che siamo contribuisce a farci cambiare l'interpretazione di ciò che siamo stati, attraverso le riflessioni attuali, attraverso i fatti che ci accade di vivere, i libri che leggiamo, le relazioni che intratteniamo. Ma, se ci pensate bene, anche se noi potessimo tornare indietro in un tempo che non ci appartiene, il tempo che altre vite che la nostra hanno vissuto, cosa potremmo sperare di capire veramente? Sarebbe sempre la nostra coscienza attuale ad avere a che fare con un mondo nel quale la nostra coscienza sarebbe straniera, e noi saremmo, in questo modo, costretti ad avvicinarci a quel mondo da stranieri.
    Viaggiamo ogni giorno indietro nel "nostro", di tempo, e, anche se fosse possibile tornare ad un passato "altro", sarebbe sempre col "nostro" passato che dovremmo fare i conti.

 

 
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