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Discussione: Il Voodoo

  1. #1
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    Predefinito Il Voodoo

    LA FORZA OCCULTA E MISTERIOSA DEL VOODOO
    a cura di Maurizio Maggioni e Dargys Ciberio

    http://www.clubghost.it/misteri/f/forzavoodoo-.htm

    Dal sito http://www.clubghost.it/principale.asp

  2. #2
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    Predefinito

    Il Vodun, conosciuto anche come Voodoo oppure Hoodoo, ebbe origine e venne inizialmente praticato negli ambienti caraibici dell'isola di Haiti. I fondamenti del Vodun sono le religioni Yoruba dell'Africa Occidentale, portate ad Haiti da schiavi Africani deportati dalla medesima zona. Il termine Vodun deriva da Vodu, che significa "spirito" o "divinità" nell'antico linguaggio dei Dahomey.

    Ad Haiti, le credenze africane Yoruba si mescolarono alle credenze cattoliche degli abitanti Francesi per formare la religione sincretica, il Voodoo. In verità, il Voodoo è un risultato della tradizione degli schiavi. I bianchi proibirono agli schiavi di praticare le loro religioni native sulle sofferenze della tortura e della morte, e battezzarono gli schiavi come cattolici. Il Cattolicesimo venne imposto con la forza sopra i riti e le credenze native, che vennero tuttavvia praticate in segreto. Divinità tribali, o Loa, presero le forme di santi cattolici. I fedeli videro l'aggiungimento di santi come un progresso della loro fede, così inclusero statue cattoliche, candele e reliquie sacre nei loro rituali.

    Religioni imparentate con il Voodoo sono praticate in tutta la regione caraibica, incluse la Giamaica e Trinidad. A Cuba, una religione sincretica chiamata Santerìa si evolse dalla mescolanza tra credenze Yoruba e credenze cattoliche spagnole. Tutte queste religioni caraibiche sono simili per credenze e rituali, ma il Voodoo ha molte caratteristiche che lo rendono unico tra tutte le strutture fideistiche caraibiche. Essendo una religione molto malleabile, le credenze e le pratiche Voodoo possono variare enormemente da communità a communità della stessa Haiti. Ancora largamente praticata ad Haiti, il Voodoo è migrato con gli haitiani in molte altre parti del mondo, fondando communità particolamente forti a New Orleand, a Miami ed a New York. Ciascuna di queste communità hanno generato nuove evoluzioni di Voodoo. In tutto il mondo, il Voodoo ha circa cinquanta milioni di seguaci.


    Rito Voodoo ad Haiti - Immagine tratta dal sito http://www.culture.gov.sk

    Il Voodoo è caratterizzato prima di tutto da una fede nei Loa, le divinità che caratterizzano la fede Vodun. I devoti del Voodoo credono che tutte le cose servono i Loa e così, per definizione, sono espressioni ed estensioni della divinità. I Loa sono molto attivi nel mondo e spesso "possiedono" letteralmente i devoti durante i rituali. I riti sono principalmente praticati per fare delle offerte (o per nutrire) i Loa, ma anche per evocare i Loa per aiuti o fortune.

    I praticanti del Voodoo si riuniscono in una comunità, chiamata société. La société si riunisce attorno ad un Hounfort, dove vengono eseguiti i rituali da un sacerdote o una scerdotessa, chiamati rispettivamente Houngan e Mambo. Le Sociétés Voodoo sono molto compatte e garantiscono una struttura organizzativa centrale alle piccole communità ad Haiti.

    Diversamente a molte altre religioni Caraibiche, quelle basate sulle credenze Yoruba, il Voodoo ha un sistema di credenze molto ampie e altamente sviluppate, legate alla parte "oscura" degli Loa e degli esseri umani. La magia nera è praticata da sacerdoti chiamati Bokor e da società segrete che si sono allontanate dalle principali comunità Voodoo. Le credenze esistenti nella magia nera (ritenuta non praticata) sono le origini di molte idee sbagliate a proposito del Voodoo. Opere popolari di letteratura e molti lungometraggi cinematografici hanno rafforzato queste errate interpretazioni, che si basano principalmente su false nozioni di cannibalismo e zombificaione. É mia intenzione chiarire qualcuna di queste incomprensioni e spiegare la complessa struttura di credenze che appartiene alla religione Voodoo.

    Dal sito http://www.nkweb.net/eso/voodoo/

  3. #3
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    L'ANIMA VOODOO

    Secondo la credenza Voodoo, un essere umano è composto da cinque componenti basilari:

    * corps cadavre , o la carne mortale;
    * n'âme, o spirito della carne;
    * z'étoile, o stella del destino;
    * gros-bon-ange
    * ti-bon-ange, le due parti dell'anima

    Le parti fisiche e mortali di un essere umano sono il corps cadavre, il corpo che scompare dopo la morte ed il n'âme, lo spirito che consente al corpo di funzionare quando è in vita e passa sotto forma di energia al suolo dopo la morte. Il z'étoile decide il destino di una persona e risiede nel paradiso, fuori dal corpo. Non ha una grande importanda nelle credenze Voodoo.
    Le componenti più importanti dell'uomo sono le due parti dell'anima, il ti-bon-ange ed il gros-bon-ange. gros-bon-ange significa letteralmente "grande angelo buono". Per concezione, una parte della forza vitale cosmica passa all'interno dell'essere umano. Questa è la forza che tutte le cose viventi condividono, collegandoci a chiunque altro in una grande ragnatela di energia. Il gros-bon-ang e conserva il corpo vivo e consapevole e, dopo la morte, ritorna alla riserva energetica del cosmo. Senza il gros-bon-ange, una persona perde la sua forza vitale; è tuttavia possibile, secondo le credenze Voodoo, separare il gros-bon-ange di una persona dalla stessa e conservarlo in una bottiglia o in una brocca, da dove l'energia può essere incanalata per altri scopi.

    Il ti-bon-ange costituisce l'altra metà dell'anima di una persona. Significa "piccolo angelo buono" ed è la sorgente della personalità. Il ti-bon-ange rappresenta l'accumulo delle sapienze e delle esperienze di un individuo durante la vita ed è responsabile della personalità e della volontà. Può lasciare il corpo durante i sogni oppure quando è posseduto da un Loa ed è la parte dell'essere umano che è più vulnerabile alla stregoneria.

    Anche dopo la morte, il ti-bon-ange può essere utilizzato per compiere atti malvagi. Un modo per evocare un ti-bon-ange (in questo caso un duppy) è di gettare del rum e tre pennies su una tomba e battere su di essa con un bastone di zucca. Dopo si può comandare al duppy di perseguitare qualcuno. Il ti-bon-ange può anche essere usato per possedere un nemico in un rituale malvagio, chiamato "l'invio della morte". Il Loa del cimitero, Baron Cimetière, deve essere invocato per prendere l'anima del morto dalla tomba. L'ottenere lo spirito del morto dal cimitero è chiamato "prise du mort".
    Mentre il ti-bon-ange sta nelle vicinanze del corpo dopo la morte, un bokor (stregone) può catturarlo e trasformarlo in uno zombi astral. In contrapposizione allo zombi corps cadavre, che è un'anima morta senza un corpo, va in giro ed esegue azioni sotto il controllo del bokor ed è destinato a non raggiungere mai il riposo finale.
    Esistono un paio di modi per evitare che un deceduto cada nel controllo di un bokor. Uno è di uccidere ancora una volta il corpo perforandogli il cuore oppure decapitandolo. Anche l'uso di Hoholi, che sono dei particolari semi di sesamo che vanno posti all'interno della bara, prevengono la manipolazione da parte di un bokor. Ciocche di capelli o unghie tagliate sono segni inconfondibili del trattamento di un corpo morto da parte di un bokor.

    Dal sito www.nkweb.net/


  4. #4
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    propongo di munirci di una bambola voodoo con le fattezze del grande presidente americano e di pungerla con degli spilloni mormorando arcani incantesimi: chissà , magari se lo facessimo in tanti ...ci facciamo insegnare come si fà da qualche bokor.

  5. #5
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    Stupefacente!!! Lo scetticone shambler che invoca il ricorso ad arcani rituali! Potenza di Bush…

    In realtà, ho letto che nel Voodoo il ruolo della magia nera (praticata da membri di società segrete dediti, tra l'altro, al cannibalismo) è marginale e fortemente ostracizzato dagli aderenti a questa religione, che un certo tipo di letteratura ha travisato profondamente, riducendola ad un orrendo insieme di macabri rituali.

  6. #6
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    e poi ,visto che cane non morde cane, sarebbe difficile che le forze del male possano attaccare i loro rappresentanti sulla terra.

  7. #7
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    serve una bambola vudu?


  8. #8
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    La figura dello zombi rappresenta forse l'elemento della tradizione haitiana più noto e peggio conosciuto. La cultura contemporanea ha inglobato tale realtà accentuandone i caratteri esotici e macabri, senza alcun riguardo per il complesso tessuto metafisico e culturale da cui tale elemento attinge la sua legittimità.

    *^*^*^*^*^*^*^*


    IL MISTERO DEGLI ZOMBI

    di Monica Valcarenghi


    Il Vodu è una delle così dette religioni sincretiche afro-americane, che la letteratura non ha mancato di travisare e di trasmettere al resto del mondo come orrenda superstizione, come ripugnante insieme di rituali di magia nera praticati da una massa di negri esaltati e posseduti dal demonio.
    Tra le immagini più care alla letteratura e a noi più note, si trova senza dubbio quella degli zombi, esseri mostruosi, cadaveri risuscitati, corpi in putrefazione usciti dalle proprie bare e dai cimiteri per terrorizzare la gente.
    Gli zombi ad Haiti sono in effetti una realtà, non sono una semplice fantasia di qualche contadino sprovveduto o di qualche cronista spaventato. E' quindi necessario incominciare ad affrontare il fenomeno zombi inquadrandolo nella propria cultura e liberandolo da ogni alone di superstizione.

    Per i voduisti l'uomo ha due anime, il ti bon ange, il piccolo angelo buono, e il gros bon ange, il grande angelo buono. Quest'ultimo rappresenta la forza vitale, entra nel corpo di un individuo al momento del concepimento e lo abbandona al sopraggiungere della morte. Il piccolo angelo buono invece è il responsabile della personalità, del carattere e della volontà. Gli zombi, ad Haiti, possono dunque essere di due tipi, uno è lo zombi astral o zombi ti bon ange, cioè uno spirito, una parte appunto dell'anima vodu (il ti bon ange) che è stata venduta o catturata dal bokor, lo stregone. L'altro è lo zombi Jardin o zombi corps cadavre, il famoso morto-vivente, l'immancabile protagonista dei film dell'horror, ciò che rimane di un individuo a cui è stato tolto il ti bon ange.
    Lo zombi spirito, una volta catturato, è conservato in un vaso e, al momento opportuno, trasformato dallo stregone, in un insetto, animale o uomo per fargli compiere la sua malvagia volontà.

    Una schiavitù di questo tipo, permanente, senza dubbio fa orrore a un popolo che ha per secoli conosciuto il significato della perdita della libertà. Gli Haitiani perciò non temono tanto gli zombi di per sé, quanto la zombificazione, ovvero l'essere ridotti in uno stato di schiavitù dal quale non si può essere liberati e dal quale non si può fuggire. Il terrore della zombificazione è tale che quando un individuo muore i familiari, per assicurarsi che sia veramente morto e quindi di poco valore per lo stregone, mettono in atto alcuni espedienti. Al cadavere può essere tagliata la testa o gli arti, una spada può essere infilata nel cuore o una pallottola sparata in una tempia.

    Oppure, poiché un corpo può essere resuscitato solo se risponde alle domande del bokor, le sue labbra possono essere cucite e dei semi di sesamo o un ago senza cruna possono essere messi nella bara per distrarre il morto, per tenerlo occupato e impedirgli quindi di rispondere.
    Un morto può essere resuscitato o per vendetta, o come sacrificio per ricompensare uno spirito dei beni ricevuti o, infine, perché qualcuno ha bisogno di un corpo da impiegare come bestia da soma. In realtà non si resuscita nessun morto e i potenziali zombi non sono veri cadaveri, bensì morti apparenti.
    Alle vittime è somministrato in vari modi, più spesso topicamente, un "veleno", una polvere "magica" dalla complessa preparazione e dagli svariati e disgustosi ingredienti, che induce uno stato di morte apparente.
    Responsabile di questo stato, oltre l'importantissimo lavoro dello stregone, senza dubbio efficace da un punto di vista magico-culturale, è una potentissima sostanza, la tetrodotoxina, contenuta in un ingrediente base di questa polvere, il puffer- fish, il pesce palla. Questa sostanza rallenta a tal punto le funzioni vitali, da ingannare e far dichiarare morto un individuo anche da parte di efficenti e preparate équipes mediche.

    Ma la vera domanda, a prescindere dall'efficacia magico- culturale o chimica di questo veleno, è un'altra: in base a quale criterio è scelta la vittima da zombificare? La vittima è scelta a caso, è un innocente?
    La zombificazione, in realtà, è un processo sociale, non è una attività criminale e casuale. La vittima non è un indifeso innocente e il bokor agisce con il consenso della intera comunità. La zombificazione è una sanzione sociale, una pratica per rinforzare l'ordine, non per distruggerlo.

    E' a questo punto necessario introdurre il discorso sulle Società Segrete e sulla loro funzione di controllo sociale. Gli Haitiani hanno paura di uscire di notte, il loro timore è quello di imbattersi in particolari individui, i membri delle Sette Rosse detti anche Zobop, Bizango, Senza Pelo, Vlanbindingue. Gli appartenenti a queste società, solitamente persone insospettabili, spesso docili e pacifiche, si crede si riuniscano in segreto per dedicarsi alla stregoneria, per fare il male per il gusto di farlo, per cibarsi di carne umana e per seminare il terrore. Le loro azioni malvage, i loro crimini sono compiuti durante riunioni notturne durante le quali i membri indossano lunghe vesti bianche e rosse e portano sul capo corone di ceri accesi. L'adesione a questi sodalizi è selettiva, per unirsi a loro bisogna conoscere la parola d'ordine e una serie di gestualità esclusive. In genere si incontrano nei cimiteri, quindi si mettono in agguato per le strade aspettando la vittima che viene catturata con corde fatte di budella secche.

    In effetti, ad Haiti, queste Società Segrete, liberate dalle fantasie, non sono nulla di orrendo e di gratuitamente crudele. Hanno scopi religiosi-cerimoniali e un ruolo politico e sociale, la loro funzione è benevola, aiutano i bisognosi e le loro famiglie e, quando puniscono, puniscono chi è colpevole di aver trasgredito il codice comportamentale della Società. Tra i comportamenti punibili ci sono l'eccessivo arricchimento alle spese della famiglia o di dipendenti, il diffamare la Società Bizango, il danneggiare materialmente o moralmente qualcuno, il rubare la donna di un altro.
    Dunque le Società Segrete sono la sicurezza, ma anche la paura: chi trasgredisce le regole è prima giudicato e poi punito tramite, appunto, la zombificazione.
    Lo zombi, in definitiva, non è una vittima indifesa , ma un individuo colpevole di non aver rispettato le norme che garantiscono ordine e giustizia e che perciò è stato punito.

    Il fenomeno zombi è dunque da liberare da ogni interpretazione eurocentrica e folkloristica e da inquadrare invece nel paradigma culturale-religioso haitiano. Gli zombi sono individui che non hanno rispettato il codice comportamentale delle Società Segrete. Le quali, esplicitamente o implicitamente riconosciute dalla collettività, sono organismi di matrice religiosa ma di decisiva importanza per la vita politica e sociale del paese.

    Dal sito www.airesis.net

    L'articolo completo




    La zombie Felicia Felix Mentor

  9. #9
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    Predefinito Zombie fai da te

    Papyri Graecae Magicae 161-5



    Risveglio di un cadavere: "Ti scongiuro, o spirito vitale che ti muovi nell'aria, entra in questo corpo, riempilo del tuo alito, restituiscigli la forza, risveglialo al potere del dio eterno, fallo camminare in questo luogo! Perché io sono lo strumento del potere di Thayth, il santo dio. Pronuncia il nome.

  10. #10
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    L’oscuro e segretissimo rito per resuscitare uno zombi è praticato solo da quei bokor che conoscono le giuste preghiere rituali e hanno l’animo saldo quanto basta. E' infatti indispensabile recarsi di notte in un cimitero ed evocare, davanti alla lapide, un demonio. Proprio quest’ultimo fornisce l’energia che permette al corpo morto di tornare in vita. Ma per poter comandare lo zombi, lo stregone deve possederne l’anima, che viene evocata, catturata e imprigionata dentro un vaso.
    Si invoca quindi Baron Samedi, il signore dei cimiteri custode delle anime, e lo si addormenta con la formula creola "Do' mi pa fumé, Baron Samedi" ("Dormite bene Baron Samedi"). Non appena il signore dei cimiteri abbassa la guardia, il bokor può sottrargli l’anima dello zombi, chiamandola a sé con la frase "Mortoo tomboo miyi" ("Morto, dalla tomba, a me!").
    A questo punto il cadavere viene disseppellito e resuscitato. Privo della propria anima, e quindi di volontà, lo zombi è ora pronto ad eseguire, su ordinazione, qualsiasi azione, anche la più efferata.

 

 
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