Bravo Brunik, paragona le mattane di uno Sgarbi ( peso elettorale = 0,00000 periodico) ai dissidi interni ai Ds...Originally posted by brunik
A sinistra sono sempre stati un po' litigarelli, perchè lì non c'hanno mica uno con le tv che spende 200 miliardi per la campagna elettorale che mette tutti d'accordo allungando qualche euro.
Comunque, se vuoi farti passare il divertimento, riguardati i risultati della Lombardia di un mese fa.
E se vuoi divertirti con i vostri, di litigi, leggi pure qua, per esempio. Questi divertono anche me.
Sabato 13 Luglio 2002, 21:47
Sgarbi, Cacciato Perche' Competente Dell'Incarico; Il Critico, 'Ero In Un Governo Di Incompetenti'
MARINA DI PIETRASANTA (LUCCA) - 'Sono stato cacciato perche' ero un competente in un governo di incompetenti'. Cosi' l'ex sottosegretario Sgarbi. 'Ci hanno lasciato un incompetente dichiarato come Urbani - continua il critico d'arte - che anche nell' ultima intervista aveva dichiarato di non voler andare a fare il ministro dei Beni Culturali. Il problema e' mettere chi ci capisce di meno. La volonta' alla fine e' stata di Berlusconi, ma l' atto e' stato un atto unanime dei ministri' ha concluso Sgarbi.
Questo articolo è dall'Unita di Furietta Colombo..
Uniti vincerete..
Berlinguer : "Un aiuto al premier l'ha dato D'Alema". La segreteria: "Intollerabile"
di Aldo Varano
La polemica cresce di tono. Giovanni Berlinguer, leader della minoranza dei diesse, ha parlato esplicitamente di D'Alema, al convegno organizzato da "Socialismo 200". E ha risposto alla lettera che il presidente della Quercia aveva scritto a l'Unità , tre giorni fa. Lì, nella lettera, D'Alema aveva sostenuto che, criticando le sue posizioni, di fatto si aiutava Berlusconi. La replica: "Non si può parlare della Cgil ignorando ciò che aveva detto Berlusconi e poi gettare un'esca con un improbabile indagine sul terrorismo...".
Il riferimento è all'intervento di D'Alema nel duro dibattito che seguì alle comunicazioni del Presidente del Consiglio sulla vicenda Biagi. Quando molti osservatori sottolinearono che l'ex premier non aveva citato Cofferati quasi a marcare una certa distanza. E stamane Berlinguer ha sottolineato polemicamente: "Il piccolo aiuto dato da D'Alema a Berlusconi con quel discorso è stato pienamente consapevole".
E ancora. Berlinguer, sempre a proposito di D'Alema, ha ricordato che quest'ultimo ha smentito di aver parlato di "rotture non drammatiche", riferendosi alla firma di Cisl e Uil del "patto" voluto da Berlusconi. Il leader della minoranza ha confermato, invece, che il presidente diessino "nella riunione con la Cgil ha usato frasi simili".
La controreplica è affidata ad una nota della segreteria. “Sorprendono e amareggiano molto le parole pronunciate stamattina da Giovanni Berlinguer, nel corso dell’Assemblea dell’Associazione “Socialismo 2000”, nei confronti del Presidente dei Ds Massimo D’Alema - è scritto nel comunicato - Sono affermazioni totalmente prive di fondamento e perciò gravi e offensive, non solo sul piano politico tanto più in quanto avvengono nel contesto di una campagna - da più parti promossa – volta a colpire il prestigio e l’autorevolezza del Presidente dei Ds e con lui dell’intero gruppo dirigente". Di più: "Per noi tutto ciò è intollerabile ed esprimiamo pertanto a Massimo D’Alema la nostra solidarietà”.
Bastano queste battute, insomma, per capire che il tema - quale battaglia contro l'articolo 18? e con chi? - continui a lacerare i diesse. Anche il convegno di "Socialismo 2000" è stato quasi interamente occupato dalla discussione sulle ultime vicende sindacali. E questa componente della Quercia ha chiesto che il partito, con più nettezza, si schieri. Lo ha chiesto Cesare Salvi, nel suo intervento: "Mi auguro - ha detto - che emerga una linea chiara e netta a sostegno della Cgil, ma prima ancora delle ragioni, dei diritti, della protesta del mondo del lavoro".
Salvi, insomma, vuole un partito, i diesse, dalla parte di chi si batte in queste ore contro la soppressione dell'articolo 18. "La questione - dice - ora è da che parte stare". Perchè questo tema non è "materia sulla quale siano possibili compromessi, equivoci, ambiguità. Non è un referendum pro o contro Cofferati. È qualcosa di più profondo: vengono ora al pettine questioni centrali che non esiterei a definire strategiche e che riguardano le prospettive della sinistra nei prossimi anni".
Perché "l'attacco alla Cgil, l'offensiva per isolare il maggior sindacato in Italia è un attacco alla democrazia, esattamente come lo sono l'attacco all'autonomia della magistratura e al pluralismo dell'informazione. Per questo occorre dire con chiarezza che è a questo attacco che reagiamo. Il problema non è criminalizzare le organizzazioni che hanno firmato l'accordo separato. Il problema è se riteniamo o no che il cosiddetto Patto per l'Italia è un pezzo del disegno della destra per smantellare lo stato sociale, sostituendolo con uno stato assistenziale minimo, per i poveri. Se questa è la valutazione di tutto il partito dobbiamo dirlo, non cercare a
tutti i costi mediazioni con l'ala moderata della coalizione. Se non lo è, discutiamone apertamente".
Quando? L'appuntamento è già fissato per martedì, quando si riunirà la direzione della Quercia. E in questo clima, che dire delle tante voci sulle scissioni, nascita di nuovi partiti, ecc? La risposta, tranchant, è venuta dallo stesso Berlinguer: "Noi siamo per tre unità: l'unità tra i Ds, l'unità tra la sinistra, l'unità tra il centrosinistra". Sembra chiaro.