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Risultati da 1 a 3 di 3

Discussione: Risposte a....

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    Predefinito Risposte a....

    ….domande.

    In Italia paghiamo molte tasse?
    -Secondo uno studio della Kpmg che riguarda i 68 paesi più industrializzati, nel 2002 l’Italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo per il peso delle aliquote fiscali sui redditi d’impresa, pari al 40,25% contro il 32,5% della Ue. A livello mondiale solo Giappone e Sri Lanca fanno pagare di più.
    Enrico Cisnetto Panorama

    La riforma fiscale è una delle priorità del governo Berlusconi. Cos’ha in mente il ministro Tremonti?
    -Dal primo gennaio 2003 potrebbe esserci un nuovo sistema fiscale che, gradualmente, si baserà su due sole aliquote invece delle attuali cinque. Chi guadagna fino a centomila €uro pagherà in base all’aliquota del 23%, chi guadagna di più avrà un’aliquota del 33%.
    Marco Cobianchi Panorama

    Pagheremo meno tasse?
    -In base alla cosiddetta “clausola di salvaguardia” nessun contribuente pagherà più di quanto paga oggi.
    Cobianchi

    Cos’è il concordato fiscale?
    -Concede ai lavoratori autonomi e alle imprese la possibilità di poter pianificare le tasse da pagare nei tre anni successivi. Il contribuente, in pratica, si mette d’accordo con gli uffici delle tasse sull’importo che verserà e, al termine dei tre anni, si fa il conguaglio in base ai reali introiti del soggetto e si stabilisce se deve versare di più o se ha un credito d’imposta.
    Cobianchi
    seguono altre

    saluti

  2. #2
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    Predefinito Re: Risposte a....

    ….domande.

    In Italia paghiamo molte tasse?
    -Secondo uno studio della Kpmg che riguarda i 68 paesi più industrializzati, nel 2002 l’Italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo per il peso delle aliquote fiscali sui redditi d’impresa, pari al 40,25% contro il 32,5% della Ue. A livello mondiale solo Giappone e Sri Lanca fanno pagare di più.
    Enrico Cisnetto Panorama

    La riforma fiscale è una delle priorità del governo Berlusconi. Cos’ha in mente il ministro Tremonti?
    -Dal primo gennaio 2003 potrebbe esserci un nuovo sistema fiscale che, gradualmente, si baserà su due sole aliquote invece delle attuali cinque. Chi guadagna fino a centomila €uro pagherà in base all’aliquota del 23%, chi guadagna di più avrà un’aliquota del 33%.
    Marco Cobianchi Panorama

    Pagheremo meno tasse?
    -In base alla cosiddetta “clausola di salvaguardia” nessun contribuente pagherà più di quanto paga oggi.
    Cobianchi

    Cos’è il concordato fiscale?
    -Concede ai lavoratori autonomi e alle imprese la possibilità di poter pianificare le tasse da pagare nei tre anni successivi. Il contribuente, in pratica, si mette d’accordo con gli uffici delle tasse sull’importo che verserà e, al termine dei tre anni, si fa il conguaglio in base ai reali introiti del soggetto e si stabilisce se deve versare di più o se ha un credito d’imposta.
    Cobianchi

    Secondo l’opposizione, la riforma Tremonti premierà i ricchi.
    -Augusto Fantozzi, ministro delle Finanze del governo Dini, dice che “pagare le tasse è un obbligo, non un atto volontario.Con questo sistema è come se si trasformasse il modello unico in un canone d’affitto, contrattabile, cioè, periodicamente. Per questo si può parlare di una sorta di privatizzazione delle tasse: ma se si privatizza, finisce che chi ci guadagna è sempre il più forte, il meglio rappresentato e, in definitiva, il più ricco”.
    Cobianchi

    Cos’è la “No tax area”?
    -Si tratta di una franchigia di reddito sulla quale non si pagano tasse: dovrebbe essere compresa tra i 6000 e i 9000 €uro. La detrazione diminuirebbe con l’aumentare del reddito fino a scomparire al raggiungimento dei 57000 €uro annuali.
    Cobianchi

    Chi avrebbe più vantaggi?
    -Il centro di analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Modena ha calcolato che chi guadagna tra i 6 e i 15 mila € all’anno risparmierebbe in media 241 € d’imposte, circa il 2,4%, ma chi ne guadagna oltre 100.000 sarebbe sgravato di 27.137 €, cioè il 14,1%. Si tratta di dati medi che non rendono conto di tutte le situazioni individuali.
    Luca Piana Espresso

    E le tasse locali?
    -Sono l’altro punto su cui si basa la critica del centrosinistra: la scorsa estate il governo ha deciso che d’ora in poi le Regioni dovranno colmare da sole il proprio disavanzo nel campo della Sanità, attraverso tasse locali, ticket e così via. Per coprire il deficit sanitario, stimato inizialmente in quattro miliardi di €uro, alcune Regioni hanno deciso di introdurre una addizionale Irpef. E poi ci sono anche i Comuni, che per far fronte alla riduzione dei trasferimenti dello Stato stanno aumentando le tasse. Secondo l’Anci, per il 2002 l’aumento dell’Irpef sarà applicato da circa 5000 municipalità contro le 4644 del 2001.
    Luca Piana

    Altri punti della riforma?
    -Si parla di supersconti di chi ha persone a carico, per le spese destinate all’istruzione dei figli e per l’acquisto della prima casa. Se a Bruxelles sapessero….
    Cobianchi
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  3. #3
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    Predefinito Re: Re: Risposte a....

    [QUOTE]Originally posted by mustang
    [B]….domande.

    In Italia paghiamo molte tasse?
    -Secondo uno studio della Kpmg che riguarda i 68 paesi più industrializzati, nel 2002 l’Italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo per il peso delle aliquote fiscali sui redditi d’impresa, pari al 40,25% contro il 32,5% della Ue. A livello mondiale solo Giappone e Sri Lanca fanno pagare di più.
    Enrico Cisnetto Panorama

    La riforma fiscale è una delle priorità del governo Berlusconi. Cos’ha in mente il ministro Tremonti?
    -Dal primo gennaio 2003 potrebbe esserci un nuovo sistema fiscale che, gradualmente, si baserà su due sole aliquote invece delle attuali cinque. Chi guadagna fino a centomila €uro pagherà in base all’aliquota del 23%, chi guadagna di più avrà un’aliquota del 33%.
    Marco Cobianchi Panorama

    Pagheremo meno tasse?
    -In base alla cosiddetta “clausola di salvaguardia” nessun contribuente pagherà più di quanto paga oggi.
    Cobianchi

    Cos’è il concordato fiscale?
    -Concede ai lavoratori autonomi e alle imprese la possibilità di poter pianificare le tasse da pagare nei tre anni successivi. Il contribuente, in pratica, si mette d’accordo con gli uffici delle tasse sull’importo che verserà e, al termine dei tre anni, si fa il conguaglio in base ai reali introiti del soggetto e si stabilisce se deve versare di più o se ha un credito d’imposta.
    Cobianchi

    Secondo l’opposizione, la riforma Tremonti premierà i ricchi.
    -Augusto Fantozzi, ministro delle Finanze del governo Dini, dice che “pagare le tasse è un obbligo, non un atto volontario.Con questo sistema è come se si trasformasse il modello unico in un canone d’affitto, contrattabile, cioè, periodicamente. Per questo si può parlare di una sorta di privatizzazione delle tasse: ma se si privatizza, finisce che chi ci guadagna è sempre il più forte, il meglio rappresentato e, in definitiva, il più ricco”.
    Cobianchi

    Cos’è la “No tax area”?
    -Si tratta di una franchigia di reddito sulla quale non si pagano tasse: dovrebbe essere compresa tra i 6000 e i 9000 €uro. La detrazione diminuirebbe con l’aumentare del reddito fino a scomparire al raggiungimento dei 57000 €uro annuali.
    Cobianchi

    Chi avrebbe più vantaggi?
    -Il centro di analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Modena ha calcolato che chi guadagna tra i 6 e i 15 mila € all’anno risparmierebbe in media 241 € d’imposte, circa il 2,4%, ma chi ne guadagna oltre 100.000 sarebbe sgravato di 27.137 €, cioè il 14,1%. Si tratta di dati medi che non rendono conto di tutte le situazioni individuali.
    Luca Piana Espresso

    E le tasse locali?
    -Sono l’altro punto su cui si basa la critica del centrosinistra: la scorsa estate il governo ha deciso che d’ora in poi le Regioni dovranno colmare da sole il proprio disavanzo nel campo della Sanità, attraverso tasse locali, ticket e così via. Per coprire il deficit sanitario, stimato inizialmente in quattro miliardi di €uro, alcune Regioni hanno deciso di introdurre una addizionale Irpef. E poi ci sono anche i Comuni, che per far fronte alla riduzione dei trasferimenti dello Stato stanno aumentando le tasse. Secondo l’Anci, per il 2002 l’aumento dell’Irpef sarà applicato da circa 5000 municipalità contro le 4644 del 2001.
    Luca Piana

    Altri punti della riforma?
    -Si parla di supersconti di chi ha persone a carico, per le spese destinate all’istruzione dei figli e per l’acquisto della prima casa. Se a Bruxelles sapessero….
    Cobianchi

    Che c’entra Bruxelles?
    -All’Ue interessa soprattutto l’equilibrio dei conti pubblici. A regime i tagli previsti da Tremonti costeranno all’erario una bella cifra: il Tesoro dice 20-25 miliardi di €, ma V. Uckmar li calcola in 49 miliardi e l’università di Bologna addirittura in 70. Cifre assolutamente incompatibili con i vincoli di Eurolandia. Tremonti dice: intanto scatta il primo modulo della riforma, gli altri seguiranno. In cosa consista questo passaggio ancora non lo sappiamo, ma i casi sono due: o è una tranche significativa, e allora rischiamo di non poterla applicare a parità di spesa, o è cosa simbolica, e allora l’intensità degli effetti sul livello dei consumi, nel caso che riguardi l’Irpef, e/o degli investimenti, se tocca Irpeg o Irap, risulterà marginale o addirittura nulla, con tanti saluti alla crescita economica. Perché tanto i consumi quanto il capitale di rischio rispondono a criteri psicologici e risentono molto del clima di fiducia generale. Dunque bisognerebbe optare per una coraggiosa terapia d’urto. Ma per fare questo c’è una sola via: varare la riforma, strutturale e definitiva, delle pensioni.
    Enrico Cisnetto.

    In settimana Moody ha detto che in Italia le pensioni sono sotto controllo.
    -Ha detto che i conti del sistema pensionistico non vengono considerati preoccupanti. Sarebbero altri paesi europei, non l’Italia, a dover “fronteggiare pagamenti di pensioni in forte aumento nei prossimi anni”. Però F.Modigliani, premio Nobel per l’economia, ha detto che la formulazione di Moody è inesatta o quanto meno confusa perché l’andamento demografico in Italia è più preoccupante che altrove, nel senso che si prospetta una sensibile diminuzione della popolazione. E’ anche vero, sempre secondo Modiglioni, che grazie alla riforma pensionistica “innovativa e coraggiosa” che fu introdotta da L.Dini il deficit delle pensioni non è più legato all’andamento demografico ma a quello del Pil.
    Arturo Zampagliene La Repubblica

    Cos’è Moody?
    -E’ una agenzia internazionale di rating, come Standard & Poors o Fitch. Ha come compito quello di valutare i titoli a reddito fisso, quindi i titoli di debito emessi da aziende, per esempio Fiat o Ibm, istituzioni finanziarie internazionali come la Banca mondiale o la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, oppure Stati sovrani, come l’Italia. Ogni agenzia di rating ha un proprio sistema di votazione, stabilito in base a parametri che vanno dall’affidabilità finanziaria di chi ha emesso i titoli alla qualità dei suoi bilanci, alle previsioni di spese e di incassi futuri.
    Raffaella Polato Corriere della Sera

 

 

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