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  1. #1
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    Predefinito "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi

    Roma, 15 nov – Bisognava avere alle spalle una formazione di equilibrismo politico davvero raffinata per parlare bene dei Patti Lateranensi senza concedersi il seppur minimo elogio al fascismo ma Papa Francesco e Giorgio Napolitano – forti delle loro radici gesuitiche e marxiste – sono riusciti nell’impresa.

    Ieri il Pontefice ha infatti compiuto la sua prima visita al Quirinale. Inevitabile parlare degli ottimi rapporti fra Stato italiano e Chiesa. Rapporti che però hanno una data di nascita ben precisa: 11 febbraio 1929. Fu quello il giorno in cui nel palazzo di San Giovanni in Laterano il cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini, capo del fascismo e primo ministro italiano, siglarono lo storico accordo. Con quella mossa, il Duce non solo sanava un problema storico apparentemente insolubile, ma si presentava agli italiani e al mondo come uno statista di prima grandezza. Eppure, negli interventi ascoltati ieri in Quirinale, il Papa e il Capo dello Stato hanno usato uno strano metodo per raccontare questa storia.

    Parlando dei rapporti fra Stato e Chiesa, Napolitano ha detto: “Illuminata fu la scelta dell’Assemblea Costituente, nel marzo del 1947, di iscriverli nella nostra Carta fondamentale ancorandoli ai Patti Lateranensi. Il fatto che quei Patti fossero stati sottoscritti – a conclusione di un lungo processo di avvicinamento – nel 1929, quando in Italia dominava il regime fascista, non fece velo alla comprensione, nei giorni della Costituente, del valore non contingente della ‘Conciliazione’ così conseguita : e non impedì di lavorare successivamente alla revisione del Concordato, collocandolo pienamente nel nuovo contesto democratico-costituzionale dell’Italia repubblicana”.

    Ancor più sfuggente il riferimento nelle parole del Pontefice: “Ripensando ai momenti salienti nelle relazioni tra lo Stato italiano e la Santa Sede, vorrei ricordare l’inserimento nella Costituzione repubblicana dei Patti Lateranensi e l’Accordo di revisione del Concordato. Di tale Accordo ricorrerà tra poche settimane il trentesimo anniversario. Abbiamo qui il solido quadro di riferimento normativo per uno sviluppo sereno dei rapporti tra Stato e Chiesa in Italia, quadro che riflette e sostiene la quotidiana collaborazione al servizio della persona umana in vista del bene comune, nella distinzione dei rispettivi ruoli e ambiti d’azione”.

    Insomma, per entrambi la tappa più importante nella storia dei rapporti fra Stato e Chiesa sembra essere stato l’inserimento nella Costituzione dei Patti Laternensi molto più che i Patti stessi! Sarebbe come se una coppia festeggiasse i 24 anni dal primo anniversario di matrimonio anziché i 25 dalle nozze vere e proprie. Per evitare di riconoscere una verità storica – e cioè che fu il fascismo a sciogliere il nodo dei rapporti tra Italia e Vaticano – si preferisce glissare e celebrare chi, con 20 anni di ritardo, si è limitato a ribadire una conquista fatta da altri. Evidentemente il comandamento che impone di non mentire non contempla anche la verità storica.

    Adriano Scianca

    Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi | IL PRIMATO NAZIONALE
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    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  2. #2
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Sui Patti Lateranensi ci sarebbe forse da aprire una discussione dedicata.
    a prescindere dal fatto che I due figuri sopracitati abbiano glissato sul fatto che ne sia stato Mussolini l'artefice, non vedo proprio cosa ci sia da rivendicare.

    Il Duce di fatto ha riconosciuto lo stato Vaticano, regalando ai preti una porzione (particolarmente Sacra, per quanto mi riguarda, visto che stiamo parlando di Roma...) della nostra terra, ha concesso non solo esenzioni e condizioni favorevolissime in fatto di dazi e importazioni ma ha addirittura elargito 750 milioni di lire (in obbligazioni) a titolo di "risarcimento" per I Danni causati dal Risorgimento (che poi era un cavallo di battaglia della propaganda del regime...). Se non bastasse, ha uniformato le leggi italiane in materia di matrimonio e divorzio ai dictact ecclesiastici ed ha pure svincolato I preti dal giurare fedelta' allo stato italiano (nonostante li sovvenzionasse). Per non parlare dell'insegnamento della religione cattolica obbligatoria a scuola e sopratutto la proclamazione del cattolicesimo come "Religione di Stato".

    Non male per uno che sino a pochi anni prima proclamava la Rivoluzione e lanciava slogan truculenti su che fine far fare ai preti, Papa in testa. Infatti la rivoluzione non si compi' e il Regime fu... E si e' visto come e' finito.

    Quanto al Duce, ci ha pensato il Cardinale Schuster personalmente il pomeriggio del 25/04/45 all'Arcivescovado di Milano a dargli il ringraziamento finale a nome di "Santa Madre Chiesa".
    Ultima modifica di FTW; 25-11-13 alle 19:11

  3. #3
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da FTW Visualizza Messaggio
    Sui Patti Lateranensi ci sarebbe forse da aprire una discussione dedicata.
    a prescindere dal fatto che I due figuri sopracitati abbiano glissato sul fatto che ne sia stato Mussolini l'artefice, non vedo proprio cosa ci sia da rivendicare.

    Il Duce di fatto ha riconosciuto lo stato Vaticano, regalando ai preti una porzione (particolarmente Sacra, per quanto mi riguarda, visto che stiamo parlando di Roma...) della nostra terra, ha concesso non solo esenzioni e condizioni favorevolissime in fatto di dazi e importazioni ma ha addirittura elargito 750 milioni di lire (in obbligazioni) a titolo di "risarcimento" per I Danni causati dal Risorgimento (che poi era un cavallo di battaglia della propaganda del regime...). Se non bastasse, ha uniformato le leggi italiane in materia di matrimonio e divorzio ai dictact ecclesiastici ed ha pure svincolato I preti dal giurare fedelta' allo stato italiano (nonostante li sovvenzionasse). Per non parlare dell'insegnamento della religione cattolica obbligatoria a scuola e sopratutto la proclamazione del cattolicesimo come "Religione di Stato".

    Non male per uno che sino a pochi anni prima proclamava la Rivoluzione e lanciava slogan truculenti su che fine far fare ai preti, Papa in testa. Infatti la rivoluzione non si compi' e il Regime fu... E si e' visto come e' finito.

    Quanto al Duce, ci ha pensato il Cardinale Schuster personalmente il pomeriggio del 25/04/45 all'Arcivescovado di Milano a dargli il ringraziamento finale a nome di "Santa Madre Chiesa".
    Sei un provocatore.
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  4. #4
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da FTW Visualizza Messaggio
    Sui Patti Lateranensi ci sarebbe forse da aprire una discussione dedicata.
    a prescindere dal fatto che I due figuri sopracitati abbiano glissato sul fatto che ne sia stato Mussolini l'artefice, non vedo proprio cosa ci sia da rivendicare.

    Il Duce di fatto ha riconosciuto lo stato Vaticano, regalando ai preti una porzione (particolarmente Sacra, per quanto mi riguarda, visto che stiamo parlando di Roma...) della nostra terra, ha concesso non solo esenzioni e condizioni favorevolissime in fatto di dazi e importazioni ma ha addirittura elargito 750 milioni di lire (in obbligazioni) a titolo di "risarcimento" per I Danni causati dal Risorgimento (che poi era un cavallo di battaglia della propaganda del regime...). Se non bastasse, ha uniformato le leggi italiane in materia di matrimonio e divorzio ai dictact ecclesiastici ed ha pure svincolato I preti dal giurare fedelta' allo stato italiano (nonostante li sovvenzionasse). Per non parlare dell'insegnamento della religione cattolica obbligatoria a scuola e sopratutto la proclamazione del cattolicesimo come "Religione di Stato".

    Non male per uno che sino a pochi anni prima proclamava la Rivoluzione e lanciava slogan truculenti su che fine far fare ai preti, Papa in testa. Infatti la rivoluzione non si compi' e il Regime fu... E si e' visto come e' finito.

    Quanto al Duce, ci ha pensato il Cardinale Schuster personalmente il pomeriggio del 25/04/45 all'Arcivescovado di Milano a dargli il ringraziamento finale a nome di "Santa Madre Chiesa".
    Eccezion fatta per il giuramento (i Vescovi fino al concordato dell'84 giuravano direttamente davanti al Re prima ed al PdR dopo) ciò che dici è più o meno corretto.
    Il discorso è che il DVCE nel 29 ha scelto se essere partigiano (ovvero rappresentare una parte politica) od essere Italiano e rappresentare una nazione.
    Se non avesse scelto la seconda opzione, non lo ricorderemmo come viceversa lo ricordiamo oggi come l'archetipo delle più grandi virtù Italiane.
    Mi pare abbastanza chiaro.
    Se poi viceversa , e non mi è molto chiaro, il tuo vuole essere un prologo a "ennò ma l'ottoXmille l'ici della Kiesa, Kloro al Klero infausta,secta,galilea" mi sa che hai sbagliato forum.
    Preferisco di no.

  5. #5
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Va detto che il Duce non ha mai concepito la Chiesa Cattolica come una Chiesa Nazionale Autocefala.
    Troppo intelligente per farsi idee strane e stravaganti.
    Mollato è stato mollato ma nemmeno la Chiesa Cattolica poteva pensare di salvare Lui sopra ogni altra cosa in un paese in cui a tradire spietatamente il Capo del Fascismo non fu certo la Chiesa.
    Quello dovevano farlo i Fascisti a suo tempo (alcuni ci hanno provato con ogni sacrficio altri no).
    La Santa Sede ha aiutato nazisti e fascisti a salvare la ghirba quando ha potuto.

  6. #6
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    La Santa Sede ha aiutato nazisti e fascisti a salvare la ghirba quando ha potuto.
    Ché poi essenzialmente era quello che voleva fare Schuster con il Duce nel rocambolesco incontro in Arcivescovado del 25 aprile, stando alla documentazione storica a disposizione.
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  7. #7
    Cacciaguida
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Ché poi essenzialmente era quello che voleva fare Schuster con il Duce nel rocambolesco incontro in Arcivescovado del 25 aprile, stando alla documentazione storica a disposizione.
    quella storia non la conosco se non nella versione meno simpatica e più rigidamente ufficiale.
    potresti darmi un qualche cenno?

  8. #8
    SMF
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    quella storia non la conosco se non nella versione meno simpatica e più rigidamente ufficiale.
    potresti darmi un qualche cenno?
    Il cardinale fece da mediatore tra Mussolini e Graziani, da un lato, e il CLN (esclusi ovviamente i comunisti e i socialisti) e, stando al resoconto che ne diede Schuster, offrì al Duce una sistemazione in Arcivescovado, garantendogli protezione per sé e i suoi famigliari da parte della Chiesa, in attesa dell'arrivo degli anglo-americani.
    Ultima modifica di Giò; 25-11-13 alle 20:51
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  9. #9
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Il cardinale fece da mediatore tra Mussolini e Graziani, da un lato, e il CLN (esclusi ovviamente i comunisti e i socialisti) e, stando al resoconto che ne diede Schuster, offrì al Duce una sistemazione in Arcivescovado, garantendogli protezione per sé e i suoi famigliari da parte della Chiesa, in attesa dell'arrivo degli anglo-americani.
    Don Camillo nella Leibstandarte B.M.
    Preferisco di no.

  10. #10
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    Predefinito Re: "Napolitano, Bergoglio e quel tabù sui Patti Lateranensi" di A. Scianca

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Sei un provocatore.
    ...O un animatore, dipende come la si vede..

 

 
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