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Troll
"Se è vero che la storia fa assistere a una successione ritmica di fasi di attività e di contemplativismo; che gli artefici delle une e delle altre sono uomini di genio, i quali impongono, col proprio pensiero e la propria opera, un sigillo personale alla vita politica, sociale e religiosa; infine, che le attitudini all’attività creatrice sono collegate colla struttura brevilinea stenica e la predisposizione teorica colla longilinearità astenica; si concluderà che il potere supremo e la direzione superiore della società sono necessariamente trasmessi senza posa da un tipo all’altro."
citazione testuale da Marcello Boldrini, "Tipi e attitudini costituzionali e sostituzione delle aristocrazie", pag. 11
Francesco Cassata riporta così le sue tesi, virgolettando le espressioni impiegate dal mentore di Fanfani:
"Il «primo periodo contemplativista» dell’epoca moderna è il Rinascimento, e infatti Erasmo, «il più eminente e puro rappresentante dell’umanesimo» è un «puro longitipo astenico». Le sue teorie cadono, però, sotto i colpi di martello dei «rivoluzionari religiosi, Lutero, Zuinglio, Enrico VIII, dalla struttura brevilinea stenica ben marcata». Due secoli dopo, l’Illuminismo vede l’iniziale ritorno del «tipo longilineo puro» (Locke, Voltaire, Montesquieu, Diderot, d’Alembert, Rousseau, Wolff, Mendelssohn), presto detronizzato, «per mancanza di capacità pratica», dai «veri rivoluzionari, come Mirabeau, Danton, Robespierre, dal tipo brevilineo più o meno stenico». Nel Novecento, la fine della guerra mondiale segna una nuova affermazione dell’attivismo: comunismo, da una parte, e fascismo, dall’altra, politicamente su versanti opposti, appaiono, infatti, agli occhi di Boldrini, uniti dalla «costituzione brevilinea dei capi»." ("Molti, sani e forti", op. cit.)