Governo, il M5s propone l'alleanza al Pd
Dopo la condanna del Cav, il capogruppo Nuti apre ai democrat: «Esecutivo per la legge elettorale».
Dopo la condanna del Cav, il capogruppo Nuti apre ai democrat: «Esecutivo per la legge elettorale».
Silvio Berlusconi minaccia la crisi di governo e il Movimento 5 stelle offre una soluzione alla bufera che si avvicina.
La mossa del Cavaliere di andare alle urne al più presto nel caso il presidente della Repubblica non gli conceda la grazia dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul caso Mediaset ha fatto scattare una proposta di exit strategy per il Partito democratico firmata M5s.
Premesso che Beppe Grillo, come il guru dei pentastellati è ostile a qualsiasi forma di compromesso, c'è una mail firmata dal capogruppo del M5s alla Camera Riccardo Nuti che dal suo indirizzo istituzionale di 'portavoce' dei deputati è arrivata ai colleghi.
LA MAIL DEL CAPOGRUPPO. Come rivelato dal quotidiano La Repubblica, nella missiva elettronica, il grillino ha spiegato cosa dovrebbe fare il Pd ora che è stata confermata la condanna di quattro anni reclusione al leader del Partito della libertà: «Deve chiudere con il governo, fare una legge elettorale con noi e andare a votare».
Ecco dunque la nuova strategia dei pentastellati - il leader del M5s in Sicilia Giancarlo Cancelleri l'aveva anticipata anche a Lettera43.it - che però non si sono riuniti per discutere la proposta. Anche perché i contenuti di Nuti sono stati presentati come «consigli per la comunicazione» per i parlamentari.
GOVERNO SU CINQUE PUNTI. In realtà la proposta del capogruppo è datata giovedì 1 agosto, due ore prima che la Suprema corte confermasse a Berlusconi la condanna. Come se il M5s prevedesse che per il Cavaliere la possibilità di essere salvato dalla Cassazione fossero davvero remote e che fosse necessario guardare al futuro, ben sapendo che l'alleanza Pd-Pdl sarebbe stata messa a dura prova.
«Se Napolitano non scioglie le Camere», è stato scritto da Nuti, «toccherebbe a noi governare». Ma il pentastellato ha fissato i paletti per l'alleanza di governo: «Legge elettorale, reddito di cittadinanza, misure per le piccole e medie imprese, abolizione del finanziamento pubblico, legge sul conflitto d'interesse».
NIENTE RICATTI DAL CAV. Da quanto scritto da Nuti, inoltre, si è appreso che il M5s avrebbe anche trovato la soluzione per reperire le risorse, utilizzando i fondi per «gli F-35, la Tav e l'Expo».
«Il movimento non si pone nell'ottica dei partiti», ha continuato il capogruppo dei pentastellati, «ma delle cose buone da fare».
E ai parlamentari della maggioranza che si ritrovano costretti ad assecondare il volere di Berlusconi, Nuti ha chiesto un «sussulto di dignità per non vivere sotto ricatto».
ATTENZIONE AL SENATO. Ora però è necessario attendere la decisione dell'assemblea del M5s che deve scegliere se avallare o meno la svolta.
Ovviamente gli occhi sono puntati sul Senato, perché è questa l'Aula in cui le riforme sono più a rischio. Ed è a Palazzo Madama che un gruppo di senatori pentastellati lavorano da tempo per aprire il confronto con il Pd.
Tra i democrat, in fondo, l'idea potrebbe piacere. Anche perché i pontieri del partito di Guglielmo Epifani stanno sondando i sentimenti dei parlamentari del M5s. Insomma, la exit strategy dei pentastellati, in caso di uscita del Pdl dal governo, potrebbe essere la soluzione migliore per evitare il tracollo del Paese.
Sabato, 03 Agosto 2013
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TAg: governo, PD, M5S