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  1. #1
    Supermod Viola
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    Predefinito Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    22 gennaio 2013
    di Fedro
    .C’è un silenzio assordante che circonda la vicenda legata all’installazione dell’impianto Muos di Niscemi: quello dei grandi media nazionali e della politica. Un silenzio reso ancora più imbarazzante dalla recente presa di posizione del Ministro Cancellieri, e dunque del governo Monti, favorevole all’impianto, giudicato di strategico interesse nazionale.

    Che poi, forse, a pensarci bene, questo silenzio non ha nulla né di imbarazzante, né di strano; basta solo sommare all’indubbio potere d’influenza sulle cose italiane che da sempre hanno gli Stati Uniti, il dato per il quale gran parte della stampa nazionale è sotto il diretto ed immediato controllo di quel sistema bancario, finanziario ed industriale che sembra essere il vero grande sponsor di Monti e della sua coalizione.

    Certo segnali di protesta difficilmente si potranno scorgere nel centrodestra, dove le posizioni filo americane sono talmente esasperate da aver prodotto, in passato, tensioni e scontri come quelli che hanno accompagnato il raddoppio della base di Vicenza, o l’uso a fini di guerra della base aerea di Trapani; né possiamo sperare di meglio dal centrosinistra, troppo proteso ad accreditarsi come forza di governo per scontentare i “dominus” statunitensi, o per favorire una battaglia ideologica.

    Fino ad oggi l’unico timido segnale istituzionale anti Muos è arrivato dal Presidente Crocetta e dal suo annuncio di sospendere ogni autorizzazione di competenza regionale, cosi come va dato atto anche alla locale magistratura di essersi opposta alla realizzazione della struttura militare, trovando però una barriera insormontabile nella elevazione da parte del Governo dell’area a sito di interesse nazionale e strategico. O meglio, fino ad ieri, quando sulla vicenda è intervenuto lo showman siciliano Fiorello, che ha messo sul piatto della bilancia tutto il suo straordinario potere mediatico per appoggiare il no all’impianto, aprendo una nuova fase della protesta e costringendo, obtorto collo, anche i media nazionali ad occuparsi della vicenda fino a questo punto ostinatamente taciuta.

    Ed allora non resta che affidarci alle proteste spontanee, alle denunce delle associazioni, alle coraggiose prese di posizione trasversale di alcuni soggetti politici facilmente individuabili, ma subito isolati dia loro partiti o movimenti d’appartenenza, dalle coraggiose cronache di chi, come Blogsicilia, da mesi segue con attenzione e passione la vicenda.

    Il dato vero che emerge ancora una volta è la visione nazionale della Sicilia, cui non si perdona la ribellione ad un destino, secondo alcuni già segnato, conseguenza non solo della scarsissima rappresentatività della nostra classe dirigente, ma anche conseguenza dell’espiazione di non si sa bene quali colpe e peccati; una visione consolidata della realtà isolana nelle stanza del potere romano che trova validi alleati in tutti gli inviati dei grandi giornali nazionali, pronti a scandalizzarsi, per i mille piccoli scandali di questa terra, ma nessuno disponibile a raccontare veramente cosa accade a Niscemi e qual è il vero sentimento della popolazione siciliana.

    Noi con determinazione la nostra scelta l’abbiamo fatta da tempo, ed è una scelta che giudica improponibile ed insostenibile la presenza del Muos in Sicilia; la sosteniamo con fermezza e determinazione, assieme a quanti, singoli o associazioni, da tempo hanno trovato la forza ed il coraggio di opporsi all’ennesima, insopportabile colonizzazione. Attendiamo con impazienza,anche dalla politica, di conoscere chi saranno i nostri compagni di viaggio.

    Perché i media nazionali non parlano del Muos? | Quotidiano Sicilia | Cronaca Sicilia | Politica Sicilia | Sport Sicilia | News Province siciliane
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  2. #2
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    Fino a qualche giorno fa, lo ammetto senza vergogna, non sapevo neanche cosa fosse il Muos di Niscemi. Ma le decine di mail e segnalazioni che mi sono arrivate via Twitter mi hanno spinto a documentarmi e farmi scoprire un vero e proprio mondo. Si tratta di un problema ignorato dai media nazionali, ma molto sentito a livello locale. Scorrendo su Google ho trovato pagine di dichiarazioni, comitati e interi paesi siciliani in rivolta contro questo sistema satellitare ad altissima frequenza. Ma di cosa si tratta? Documentandomi ho scoperto che è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, dotato di cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi, dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri.
    Sarà utilizzato per coordinare tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel mondo. Fin qui nulla di strano. Quello che però mi ha fatto sobbalzare è la relazione del professor Massimo Zucchetti, Ordinario di Impianti Nucleari e docente di “Protezione dalle Radiazioni” al Politecnico di Torino: lo studio evidenzia come le emissioni del Muos possono essere dannose per gli uomini e l’ambiente circostante per un raggio di 140 km. Un fenomeno di elettrosmog a livelli altissimi.
    Il governatore siciliano ha dichiarato guerra all’impianto che dovrebbe sorgere a Niscemi, mentre il ministro Di Paola difende il megatrasmettitore definendolo come “un asset strategico per l’alleanza Atlantica”. Non essendo un tecnico o uno scienziato non posso far altro che attenermi agli studi che ho trovato in rete, senza nascondere la preoccupazione per qualcosa che sta passando tristemente sotto silenzio. Nel mio piccolo, con Edicolafiore, spero di aver portato alla luce un problema, senza che questo resti relegato soltanto nelle cronache dei giornali siciliani.

    MUOS, IN SICILIA SUPER RADIAZIONI. L'ARTICOLO DENUNCIA DI FIORELLO
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  3. #3
    calici amari
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    .

    Perché i media nazionali non parlano del Muos?
    ... Perchè, il ministero dell'ambiente e della sanità invece cosa dicono?

    .
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 23-01-13 alle 15:48
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
    Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.

  4. #4
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    .



    ... E il mininistero dell'ambiente e della sanità invece cosa dicono?

    .

    sto cercando info, ma da quanto ne so si temono pericoli per l'ambiente e per le persone
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 23-01-13 alle 15:48
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  5. #5
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    Il Ministero teme che la base Usa di Niscemi inquini - Cadoinpiedi


    Anche senza il MUOS, il nuovo sistema satellitare a microonde della marina Usa, la stazione di telecomunicazioni militari di Niscemi è una pericolosa fonte d'inquinamento elettromagnetico. Così il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha chiesto alla direzione generale dell'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, di avviare in tempi rapidi una campagna di rilevamento delle emissioni delle 41 antenne installate nella base statunitense di contrada Ulmo, all'interno della riserva naturale "Sughereta" e a pochi chilometri dal centro abitato di Niscemi.

    Con una nota inviata il 29 febbraio 2012 all'Arpa e all'Assessorato del territorio e ambiente della regione siciliana, il direttore generale per le valutazioni ambientali del dicastero solleva più di un dubbio sul parere espresso a favore dell'installazione del MUOS dopo le simulazioni effettuate a Niscemi dell'agenzia regionale. "Dalla relazione istruttoria inviata dall'Arpa Sicilia - scrive il Ministero dell'ambiente - si evince che nelle aree circostanti la base radio della Marina militare Usa di Niscemi NRTF (Naval Radio Transmitter Facility), il contributo al campo elettromagnetico fornito dalle antenne paraboliche e dalle antenne elicoidali del MUOS sia trascurabile a condizione che vengano rispettati gli angoli di elevazione e le direzioni di puntamento di progetto". Da un recentissimo studio sui rischi del nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari a firma dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu del Politecnico di Torino, rileva la direzione generale del ministero, è tuttavia emerso che nel periodo compreso tra il dicembre 2008 e l'aprile 2010, "l'Arpa Sicilia ha effettuato una serie di rilievi sulle emissioni elettromagnetiche generate dalla stazione NRTF che hanno consentito di rilevare valori di campo elettrico prossimi al valore di attenzione di 6 V/m". Le misurazioni hanno evidenziato in particolare "la presenza di un campo elettrico intenso e costante in prossimità delle abitazioni, mostrando un sicuro raggiungimento dei limiti di sicurezza per la popolazione e, anzi, un loro probabile superamento. In un caso il valore rilevato è risultato prossimo al valore limite di attenzione stabilito dalla normativa".

    Nel loro studio sui rischi elettromagnetici del terminale terrestre MUOS, i ricercatori del Politecnico di Torino hanno poi rilevato che la "situazione reale" a Niscemi "è però, con ogni probabilità, ancora peggiore di quella evidenziata dalle misurazioni Arpa". "I misuratori utilizzati (centraline PMM 8055S, banda passante 100 Khz - 3 GHz in modalità Wide Band, 100 KHz-860 MHz in modalità Low Band), non sono sensibili alle emissioni dell'antenna in banda LF alla frequenza di 43 Khz", spiegano Zucchetti e Coraddu. "Data la grande potenza dei trasmettitori LF, questo fatto può aver prodotto una sistematica sottostima del campo rilevato. La potenza di picco del trasmettitore VERDIN (VLF Digital Information Network, dedicato alle le comunicazioni con i sommergibili in immersione) utilizzato per le trasmissioni in banda LF a Niscemi, può variare infatti da 500 a 2000 KW, valori estremamente elevati che non consentono certo di trascurare questa componente nella valutazione complessiva". Alla scarsa considerazione di questo tipo di emissioni, si aggiunge la "non conformità" alle norme legislative delle procedure di misurazione. "Le rilevazioni devono essere effettuate quando tutte le sorgenti siano in funzione alla potenza massima, cosa che in questo caso non e stato possibile realizzare", ammoniscono Zucchetti e Coraddu. Tesi pienamente condivise dai dirigenti del Ministero dell'ambiente che, nella nota indirizzata all'Arpa e alla regione siciliana, ritengono sia necessario effettuare "ulteriori e più approfondite valutazioni" da parte delle autorità competenti "a salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente" e "al fine di fugare qualsiasi preoccupazione sui possibili rischi per la salute legati al funzionamento dell'impianto".

    Per il Ministero dell'ambiente dovrà così essere accertato il rispetto dei valori limite indicati dalla normativa vigente, garantendo la "corretta esecuzione del rilievo dei campi elettromagnetici in funzione sia della massima potenza di emissione di tutte le sorgenti che rimarranno operative anche dopo l'installazione della stazione terrestre MUOS sia della strumentazione utilizzata per la determinazione dei contributi alle diverse frequenze prodotte dagli apparati, rimandando a tali valutazioni il giudizio di conformità delle due installazioni (NRTF e MUOS) o la necessità di procedere ad azioni correttive".

    Intanto, comitati spontanei di cittadini, istituzioni e associazioni ambientaliste No MUOS moltiplicano i loro sforzi per impedire l'installazione del devastante sistema di guerra Usa in Sicilia. Dopo un corteo di protesta a Niscemi sabato 31 marzo e un presidio a Comiso il 4 aprile in occasione del trentennale della grande manifestazione contro i missili nucleari Cruise, i No MUOS hanno indetto per fine mese una tre giorni di eventi a Niscemi. Il 19 maggio sarà la volta della vicina città di Vittoria ad ospitare un grande concerto contro il sistema satellitare a cui parteciperanno importanti gruppi musicali nazionali.

    Proprio il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa e al Presidente della regione siciliana, per chiedere il loro intervento al fine di revocare o sospendere le autorizzazioni concesse per l'installazione del MUOS. "L'infrastruttura - scrive il sindaco - oggetto di un protocollo d'intesa siglato l'1 giugno 2011 tra il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana, oltre a destare preoccupazioni per l'impatto ambientale e per le possibili interferenze con i sistemi di volo dello scalo aeroportuale di Comiso, che in linea d'aria dista appena quindici chilometri dalla stazione MUOS e la cui apertura è imminente, suscita allarme anche per i probabili danni alla salute, provocati dalla esposizione ai campi elettromagnetici". "Sento il dovere di ricordare - conclude il primo cittadino - che questa terra, già afflitta dalla presenza della mafia oltre che da due impianti petrolchimici (Gela e Priolo), ha una forte vocazione pacifista, e negli anni Ottanta fu teatro di una massiccia azione di protesta - che vide impegnato in prima persona Pio La Torre - contro la base Nato di Comiso. La Sicilia non può e non deve diventare la pattumiera d'Italia; i nostri figli non possono vedere ipotecati il loro futuro e la loro salute".

    È da segnalare infine la presentazione di un'interrogazione parlamentare sul sistema Usa per le guerre stellari da parte dell'onorevole Fabio Giambrone di Italia dei Valori. Nel sottolineare i gravi rischi per la popolazione e l'ambiante degli impianti di Niscemi, l'on. Giambrone ricorda come le emissioni elettromagnetiche potrebbero avere pesanti conseguenze sul traffico aereo. "La potenza del fascio di microonde del MUOS sarebbe in grado di provocare interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente", scrive il parlamentare. "Queste eventualità non sono assolutamente da considerarsi remote e trascurabili, visto che l'aeroporto di Comiso (Ragusa) verrebbe a trovarsi a poco più di 19 chilometri dal MUOS e gli effetti per il traffico aereo del nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari sarebbero noti ai tecnici della Marina americana già da alcuni anni".

    In un primo tempo, infatti, la stazione di telecomunicazione satellitare doveva essere realizzata nella grande base aeronavale di Sigonella, alle porte di Catania. Poi però i militari Usa decisero di dirottare il MUOS a Niscemi date le risultanze di uno studio sull'impatto delle onde elettromagnetiche eseguito da due società statunitensi, la AGI - Analytical Graphics Inc. di Exton in Pennsylvania e la Maxim Systems con sede a San Diego, in California. I contractor elaborarono un modello di verifica degli alti rischi di irradiazione sui sistemi d'armi, munizioni, propellenti ed esplosivi, raccomandando così di non installare i trasmettitori in prossimità di velivoli dotati di armamento e di trasferirli in una località alternativa.

    "Il Presidente della Provincia di Ragusa ha incontrato a Palermo i rappresentanti dell'Aeronautica militare e dell'Assessorato regionale alle infrastrutture, i quali, stando a dichiarazioni di stampa, avrebbero negato l'esistenza di interferenze tra il MUOS e l'aeroporto di Comiso", scrive l'on. Giambrone. "Il gruppo consiliare IdV alla Provincia di Ragusa ha chiesto formalmente gli atti comprovanti la compatibilità tra la stazione di telecomunicazioni MUOS e lo scalo di Comiso ma, ad oggi, nessun atto è stato prodotto. La normativa comunitaria e nazionale sanciscono il principio secondo cui l'interesse nazionale perseguito con la realizzazione dell'opera pubblica deve comunque essere compatibile con l'interesse pubblico prevalente, costituito dalla tutela della salute e dell'ambiente. Quali indagini intende porre in essere il Governo al fine di verificare l'effettiva compatibilità tra il MUOS e il funzionamento dell'aeroporto di Comiso?".
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  6. #6
    calici amari
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    C’è un silenzio assordante che circonda la vicenda legata all’installazione dell’impianto Muos di Niscemi: quello dei grandi media nazionali e della politica
    .


    Oggi è apparso un piccolo articolo su "Il Manifesto".


    .
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 01-02-13 alle 11:43
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  7. #7
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    Citazione Originariamente Scritto da Regina di Coppe Visualizza Messaggio
    .


    Oggi è apparso un piccolo articolo su "Il Manifesto".
    probabilmente comincia a smuoversi qualcosa
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 01-02-13 alle 11:45
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  8. #8
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    .

    I giornali nazionali tacciono?
    Parliamone sul forum, allora!


    Qui sotto, il link all'analisi dei rischi del MUOS effettuata il 14 nov 2011 da Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino:

    http://staff.polito.it/massimo.zucch...zioneMUOS1.pdf


    La relazione Arpa sul progetto MUOS invece:

    Relazione ARPA 2012 - Il*MUOS dal punto vista tecnico


    .
    Ultima modifica di Regina di Coppe; 01-02-13 alle 11:46
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  9. #9
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    ovvio! basta che se ne parli! se tutti facciamo girare gli articoli...forum, facebook e altri social vedrai che prima o poi verrà a galla!
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  10. #10
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    Predefinito Re: Perché i media nazionali non parlano del Muos?

    sta venendo a galla che gli Americani, sbarcati a suo tempo nel '45, controllano ancora la nostra democrazia.

    E' il Pentagono a decidere mica la popolazione.

 

 
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