La fine di un Travaglio impotente, sepolto dal fango del metodo Travaglio
Una clamorosa batosta.
Tanti anni passati ad arricchirsi scrivendo dell’odiato Cav e poi te lo ritrovi davanti. E fai cilecca….
L’ansia da prestazione del secondino più famoso della tv lo ha portato a una cocente sconfitta. I due interventi sono stati scialbi, deludenti, la riproposizione stanca di altre puntate. Hai il tuo nemico di fronte e non lo sotterri di domande? Un incredibile autogol…
E con la controlettera fatta dal suo tavolo arriva l’apoteosi del cappotto berlusconiano di ieri.
Non ha saputo replicare agli attacchi perchè solo lui (e Santoro) possono sottoporre gli ospiti alle loro requisitorie.
Perde i nervi, balbetta, sbianca quando si segnala il suo passato (la laurea ritardata, il suo primo editore, i soldi guadagnati grazie al Cav), cerca di sminuire le sue condanne per diffamazione. Ma non ce la fa e grigiamente si fa da parte facendo spazio al vincitore della serata.
La carriera di Travaglio da ieri sarà diversa: l’inquisitore sarà sbertucciato perchè ha fallito nel momento più importante.
E’ la fine, l’autorevolezza da pm scribacchino crolla miseramente.
E come Di Pietro l’oblio è dietro l’angolo
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