The fool i t55 sono carri di 40 anni fa è normale che con sistemi anticarro moderni vengano bucherellati.....
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Avvelenata
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La Russia ha cambiato strategia in Siria
OTTOBRE 7, 2015 LASCIA UN COMMENTO
Valentin Vasilescu – Reseau International 6 ottobre 2015La Russia ha mostrato in un video aereo ripreso la notte dell’1-2 ottobre di esser passata a una nuova fase dei bombardamenti, molto più ampi. I principali obiettivi erano depositi di munizioni e carburante, parchi veicoli, centri comando e comunicazione dello SI nel nord, centro ed est della Siria. L’obiettivo è ridurre la capacità di combattimento dello SI, assicurandosi che non abbia munizioni e capacità di manovrare, coordinarsi e comunicare. Così, dopo 4-5 giorni di bombardamenti dell’Aeronautica russa, l’esercito siriano fedele a Bashar al-Assad non incontrerà alcuna resistenza significativa, prendendo il controllo del territorio nazionale. 4 Su-34 hanno bombardato diversi bunker utilizzati come depositi di munizioni dello SI a Madan Jadid. In una seconda sortita, gli stessi 4 Su-34 colpivano presso un posto di comando, una colonna di veicoli dello SI, nei pressi di Qasr Faraj, la maggior parte dei quali autocisterne. Le straordinarie capacità del nuovo bombardiere russo Su-34 sono state dettagliate in un precedente articolo. Questi due obiettivi sono situati nel governatorato di Raqqa, nel centro della Siria (occupato interamente dallo SI). Il governatorato è un noto centro di rifornimento sull’Eufrate, il nucleo principale dello SI in Siria è dispiegato quasi totalmente nel governatorato confinante, Dayr al-Zur. Il governatorato centro-orientale della Siria è sorvegliato 24 ore 24 da aerei da ricognizione senza pilota russi.
A Dayr al-Zur, i terroristi dello SI controllavano l’unico collegamento per Damasco, passando attraverso il famoso sito archeologico di Palmyra. Con i raid aerei, non è più così. Un centro di comando, due nodi di trasmissione e una base di addestramento dello SI a Dayr al-Iza, nel nord-est del governatorato di Aleppo, sono stati bombardati da 6 Su-24M2 russi. È vero, il primo giorno di bombardamenti in Siria, i russi hanno colpito altri gruppi ribelli. Il motivo è che un paio di giorni dopo l’atterraggio degli aerei russi, alcuni gruppi ribelli islamici avevano lanciato un attacco a sorpresa con artiglieria e razzi sull’aeroporto di Lataqia. La portata dei razzi è di 20-40 km, dell’artiglieria di 15-25 km. Se tali ribelli erano stati addestrati dagli statunitensi nelle basi in Arabia Saudita e Qatar, ed inviati a combattere in Siria, chi li ha esortati ad attaccare la base aerea di Lataqia? In un contesto in cui gli statunitensi avevano le foto satellitari che mostravano l’arrivo di aerei da guerra russi nell’aeroporto di Lataqia. La risposta dei russi alle proteste statunitensi è: come avrebbero reagito se si fossero svegliati con i ribelli islamici dotati di corazzati e artiglieria a meno di 30 km dalla base aerea di Incirlik (Turchia) da dove bombardano lo SI? In ogni caso, i russi avevano cercato, senza successo, a giugno di far partecipare gli statunitensi alla loro coalizione anti-SIIL e avendo dubbi sulle reali intenzioni degli Stati Uniti in Siria, hanno iniziato ad accompagnare i propri bombardieri con aerei da combattimento Su-30SM.
I russi dicono che prima d’iniziare i bombardamenti, avevano effettuato intense ricognizioni per diversi mesi, con i loro aerei senza pilota, monitorando tutti i movimenti dei ribelli nel territorio siriano e il traffico aereo al confine tra Turchia e Siria e sulle coste mediterranee. Contrariamente alle affermazioni dei funzionari degli Stati Uniti, intensamente pubblicizzate dalla stampa occidentale, sulla Russia che avrebbe ucciso donne e bambini bombardando centri abitati, lo Stato Maggiore dell’Esercito della Federazione Russa ha detto che le foto pubblicate dalla stampa occidentale che mostrerebbero i risultati dei primi attacchi aerei russi in Siria (30 settembre), sono false. Risalgono al 25 settembre, quando alcun aereo russo aveva ancora iniziato a volare per acclimatarsi sulla Siria. I russi dicono che sono nella fase in cui i combattenti dello SI si troveranno senza munizioni, carburante e mezzi di trasmissione. I depositi di munizioni e carburante dello SI nelle zone occupate dall’organizzazione terroristica appartenevano all’esercito siriano e si trovano fuori dalle città. I centri di trasmissione dello SI furono abbandonati dall’esercito siriano in ritirata. Le loro antenne devono essere piantate sui rilievi dominanti aree remote. Pertanto, gli attacchi delle forze aeree russe non avevano modo di colpire la popolazione civile in Siria.Per l’incidente al confine con la Siria, la Turchia rischia rappresaglie da Mosca
Valentin Vasilescu, Resau International 6 ottobre 2015Ufficiali turchi, nell’anonimato, hanno affermato che un bombardiere russo che effettuava una missione di attacco in Siria, sarebbe entrato per 9 km nello spazio aereo della Turchia, secondo le agenzie AFP e Reuters. Due F-16C turchi sarebbero decollati dalla base aerea di Incirlik per intercettare il bombardiere russo e accompagnarlo fuori dallo spazio aereo della Turchia. La NATO aveva ricevuto una notifica dalla Turchia, tenendo una riunione di emergenza su tale argomento. La base aerea di Incirlik in Turchia, vicino a città di Adana, è a circa 100 km a nord-est del confine con la Siria. Questa base aerea è sede del 10° reggimento caccia dell’Aeronautica turca, dotato di F-16C/D. Gli statunitensi vi hanno anche schierato F-16C, aerei radar AWACS e sistemi RU-21J (ELINT) coinvolti negli attacchi aerei contro lo SI. È da tempo che un’enormità del genere, presa sul serio dalla NATO, non viene diffusa dai media. La velocità di 720 chilometri all’ora, con cui volano gli aerei Su-24, Su-25 e Su-34, corrisponde a 12 km/minuto. Questo significa che, per i radar dell’esercito turco, il bombardiere russo ha evoluto nello spazio aereo turco per 45 secondi, corrispondenti all’intrusione per 9 km, prima che il bombardiere rientrasse nello spazio aereo della Siria. Il tempo minimo di decollo dei caccia F-16 dalla base turca è di 5 minuti. Per prendere quota e coprire la distanza di 100 km dal confine con la Siria, l’F-16 richiede ancora 8 minuti. Cosa hanno intercettato gli F-16 turchi? E come potevano accompagnare il bombardiere russo nello spazio aereo siriano?
Per evitare di essere rilevati dai satelliti della NATO i bombardieri russi effettuano le missioni sugli obiettivi dello SI vicino al confine siriano-turco accompagnati da aerei di combattimento Su-30SM. Questi aerei pattugliano l’area operativa al confine, dove possono rilevare qualsiasi decollo dalla base aerea di Incirlik. I Su-30SM sono aerei di 4.ta+ generazione, con prestazioni simili agli F-15C degli Stati Uniti e superiori a quelli degli F-16C. Armati con missili aria-aria R-77 o R-27ER (gittata di 130 km) i Su-30SM possono abbattere gli F-16C appena staccatisi dalla pista di Incirlik. Chi può credere che la NATO ignori che lo spazio aereo della Siria sia costantemente pattugliato dai velivoli da ricognizione ELINT russi Il-20M1, che hanno un’autonomia di 8 ore senza rifornimento? Oltre al radar Kvalat-2 che rileva bersagli aerei e a terra fino a 300 km, l’Il-20M1 ha una fotocamera ad alta risoluzione (A-87P) e dispositivi di intercettazione e disturbo delle comunicazioni militari, dei radar e della telefonia mobile. Nelle operazioni come quella di cui si parla, l’Il-20M1 aveva intercettato fin dall’inizio l’ordine di avvio dei motori dagli aerei, dato via radio ai piloti turchi dai caccia nell’area di servizio nella base aerea di Incirlik. I caccia Su-30SM di pattuglia sarebbero stati subito avvertiti che gli aerei turchi stavano decollando per l’intercettazione. La procedura standard in questi casi è l’interferenza dei radar a bordo degli F-16 turchi da parte dell’Il-20M1. Tuttavia, se i radar degli F-16C non venivano disturbati e sfuggivano al cacciabombardiere russo, i piloti dei Su-30SM non avrebbero esitato ad abbatterli. L’esercito turco ha detto il giorno dopo che 2 caccia turchi F-16C furono “molestati” presso il confine con la Siria da un MiG-29 non identificato. Poiché i russi non hanno MiG-29 in Siria, i turchi hanno confuso i MiG-29 con i Su-30SM. E le “molestie” si riferiscono probabilmente al fatto che i radar degli aerei turchi furono offuscati totalmente dall’Il-20M1. Ciò ha permesso ai velivoli russi di avvicinarsi inosservati e d’inquadrarli, quali che fossero le manovre evasive eseguite dai turchi. Perché la Turchia ha inventato tale incidente da gettare alla stampa? I russi hanno detto che uno dei loro aerei aveva attaccato una colonna di munizioni dei ribelli islamici presso al-Yamdiyah, località siriana nel governatorato settentrionale di Lataqia, al confine con la Turchia. La colonna era probabilmente scortata da veicoli dei servizi d’intelligence turchi. Il quotidiano turco Cumhuriyet ha pubblicato un video che mostra il trasporto di munizioni dei servizi segreti turchi ai ribelli islamici in Siria, entrando da al-Yamdiyah camuffato da aiuto umanitario.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/201...zione-siriana/
Israele fornisce alla Russia intelligence sull’“opposizione” siriana
OTTOBRE 7, 2015 LASCIA UN COMMENTO
Middle East Monitor 6 ottobre 2015Israele fornirà alla Russia intelligence sui siti dell’opposizione in Siria per facilitare le operazioni militari di Mosca, ha riferito Canale 2. La rete israeliana ha detto che una delegazione di alti ufficiali dell’esercito russo arriverà in Israele per coordinare la cooperazione militare. La delegazione sarà guidata dal Primo Vicecapo di Stato Maggiore Generale Nikolaj Bogdanovskij, che incontrerà l’omologo israeliano Generale Yair Golan, nonché alti ufficiali dell’intelligence militare, dell’aviazione e del Mossad israeliani. Canale 2 ha osservato che la visita segue l’incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin a Mosca del 29 settembre. Secondo i media, Israele avanzerà maggiori richieste ai russi in cambio di offerte “attraenti” per facilitare le operazioni militari dell’esercito russo in Siria. Ha inoltre rivelato che Netanyahu e Putin hanno concordato alcuni punti in linea di principio, tra cui l’impegno russo a fermare il flusso di armi dalla Siria a Hezbollah, nonché consentire all’aviazione israeliana di effettuare operazioni liberamente sulla Siria, anche in zone dove l’esercito russo è di stanza, sulla costa siriana. Alti ufficiali delle forze aeree russe e israeliane discuteranno i meccanismi per il coordinamento dei sorvoli israeliani dello spazio aereo siriano per evitare qualsiasi conflitto con aerei russi sulle operazioni contro i gruppi d’opposizione. Israele chiederebbe alla Russia di coordinare i movimenti nel Mediterraneo in modo da non influire sui sottomarini israeliani nella raccolta di informazioni su Libano e Siria. Un altro rapporto della Radio d’Israele ha affermato che Tel Aviv fornirà informazioni vitali ai russi, tentando di ridurre l’influenza iraniana in Siria. Nel frattempo, l’ex-ministra degli Esteri israeliana Tzipi Livni ha chiesto una collaborazione diretta con Iran ed Hezbollah per tutelare gli interessi israeliani. Il quotidiano Maariv ha citato Livni dire, “Netanyahu deve capire che il mondo guarda a Iran e Hezbollah come partner legittimi nel confronto con il SIIL“. Ha avvertito che la posizione geostrategica di Tel Aviv sarà danneggiata se la leadership israeliana non si rende conto cosa va fatto per influire sui cambiamenti nell’equilibrio di potere in Siria.Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Si bè non è che gli Abrams sauditi se la stanno passando meglio in Yemen, il problema è che la fanteria possiede potenza di fuoco che il fante della seconda guerra mondiale si sogna e quando sembra che sono di buona qualità in realtà è perché sono supportati da una fanteria e da una aviazione di primordine come gli Abrams dell'esercito americano.
Prova a lasciarli in mano a un esercito pieno zeppo di fanti che non sanno nemmeno come si fa a sparare e che hanno paura della loro stessa ombra sono spacciati perché sono incredibilmente deboli su terreno accidentato o urbano, l'unica situazione dove possono dominare è nei deserti e nelle steppe dove la relativa mancanza di ostacoli e le grandi distanze di tiro li rendono micidiali. Quella siriana non è assolutamente una guerra che deve essere combattuta dai carri.
Quello che poi è andato a consigliare gli ucraini?
Sessant'anni fa...
Tornando in tema...
Considerando che ormai è notte (magari da quelle parti c'è ancora luce, essendo più vicini all'equatore), è probabile che le operazioni di terra come minimo diminuiranno. Ora semmai sarebbe il momento per incursioni notturne o colpi di mano delle forze speciali, o per una ripresa dei bombardamenti aerei. Insomma, iniziato l'attacco non bisognerebbe far dormire i difensori.
Il bilancio della prima giornata di offensiva è quello che è. Da parte governativa sono stati ripresi una quarantina di chilometri quadrati, al prezzo di alcuni mezzi blindati distrutti ed un numero di morti sconosciuto; da parte dei ribelli, perdite (umane e materiali) sconosciute, ma al di là del terreno perso paiono per ora aver assorbito il colpo.
Al momento è troppo presto per capire se si tratta dell'inizio di un'avanzata troppo costosa, oppure se si è trattato del peggior giorno per i governativi ed il migliore per i ribelli. A fine settimana credo che si potrà avere un quadro più preciso.