Ultima modifica di Troll; 12-01-13 alle 12:38
Medicine che modificano il DNA? In senso selettivo non ce ne sono, in senso generale (ossia che possono causare mutazioni del DNA casuali) credo che ci possano essere alcuni chemioterapici, in quanto essi stessi cancerogeni (lo so, sembra una contraddizione ma l'obbiettivo è che facciano più male alle cellule tumorali che a quelle sane).
E' appunto quello che sto continuando a dire , di fronte a questa possibilità con tempi e metodi molto più veloci in cui anche la riproduzione potrà essere svincolata dalla necessità di un partner compatibile parlare di evoluzione 'naturale' dell'uomo perde di significato.
In sostanza credo che sia vero, ma con qualche precisazione. Credo che sia più corretto dire, piuttosto che dire che avere o meno tratti vantaggiosi sia ininfluente, nel mondo moderno certi tratti cessino di essere vantaggiosi. Evoluzionisticamente parlando un tratto vantagioso è un tratto che ti da più capacità di riprodurti. Quindi, visto che per riprodursi non è strettamente influente l'essere un supergenio, tale tratto non può definirsi vantagiosi. Così come certi tratti che erano svantaggiosi a causa della tecnica diventano ininfluenti. Ciò non esclude che possano esservi tratti che possono continuare a essere ancora influenti influenti come l'istintivo desiderio di maternità/paternità (che in qualche misura sarà anche definito geneticamente) visto che alla fine, almeno nel mondo occidentale, quel che conta per le probabilità di riprodursi è quanta voglia si abbia di farlo (dico nel mondo occidentale perchè sospetto che in altre parti del mondo fattori tipo la resistenza alla malaria possano contare ancora).
Però è pur vero che come dici l'ambiente ormai cambia e viene cambiato troppo velocemente. Le mutazioni e i cambiamenti sociali sono troppo veloci perchè quelli biologici vi possano star dietro, fatto salvo l'utilizzo di ingegneria genetica.
beh si può affermare che sia rallentata.
prima di tutto perchè possiamo tenere in vita persone che in uno stato di natura non tecnologico morirebbero prima di procreare, in secondo luogo perchè molte cause di fine vita dovute al lavoro fisico e conseguenza emersione di inefficienze non ci sono dato che non si fa più lavoro fisico come un tempo, sopratutto da giovani. se una persona nata con problemi di cuore può continuare a vivere è perchè non lo sforza troppo e si cura, due cose che se fossimo non dico uomini delle caverne ma anche medievali condurrebbero alla morte con tutta probabilità. in tal senso forse non si può parlare di fine del'evoluzione ma piuttosto di fine della selezione.
al contempo la globalizzazione rende più difficile l'affermarsi di mutazioni genetiche, che di solito si manifestano in un ambiente circoscritto e chiuso. ma in un sistema in cui siamo cittadini del mondo come è possibile ciò?
Il coro del Bunga Bunga:
Silvio: ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪fa ♪re ♪sol ♪do
I ministri: ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do
Le ministre: ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do
Il giudice: ♪si ♪fa ♪la minore ♪si ♪fa ♪la minore
Continuo a dire che se cambiamento ci sarà è più probabile che sia un cambiamento 'finalizzato' tramite tecniche di ingegneria genetica e quindi estranei al fenomeno 'evolutivo' naturale.
Poi rimane sempre la elevata possibilità che facciamo la stessa fine di quasi tutte le altre specie: l'estinzione senza radiazione.
alla fine dei conti l'estinzine umana è possibile solo per un evento enorme e di breve termine e forse non sarebbe neanche totale ma piuttosto sterminerebbe il 99% della popolazione e l'azzeramento tecnologico (ammesso che l'altro 1% sia capace di vivere in queste condizioni, probabilmente sarebbe più facile in un paese povero che non in europa).
tutto ciò tranne se cambia qualche aspetto fisico-chimico indispensabile per la vita, più che degli umani, almeno di buna parte del regno animale. comunque è difficie ciò avvenga per una causa antropica.
cmq possiamo star ragionevolmente certi che non saranno cose di cui saremo testimoni
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