Ru486, l'ultima battaglia
Domani si decide il via libera
Ru486, l'ultima battaglia Domani si decide il via libera - cronaca - Repubblica.it
L'ultima battaglia si combatte domani. E potrebbe segnare l'ingresso della pillola della discordia negli ospedali del nostro paese. Il farmaco al centro negli ultimi cinque anni di scontri durissimi, che ne hanno quasi annullato il significato sanitario e lo hanno trasformato nell'arma di una guerra ideologica, sarebbe sul punto di essere ammesso ufficialmente nel sistema sanitario italiano. Per molti il condizionale è un tempo che detta un'eccessiva cautela: il Cda dell'Aifa che si riunirà domani non potrà che approvare la registrazione della Ru486 nel prontuario dei medicinali del nostro paese, dicono gli addetti ai lavori. Del resto gli organi tecnici dell'Agenzia italiana per il farmaco hanno già dato parere favorevole all'utilizzo della pillola abortiva anche da noi e ne hanno persino già individuato il prezzo. Ma trattandosi della Ru486 non si possono escludere colpi di scena dell'ultimo minuto.
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Adesso manca l'ultimo atto: la ratifica del Consiglio di amministrazione. "Il Cda può fare valutazioni tecniche, economiche o di entrambi gli aspetti insieme", spiega Guido Rasi, che non dà per scontata l'approvazione del protocollo sulla Ru486. "Io non faccio parte del Consiglio di amministrazione e non sono in grado di dire cosa voteranno i membri - aggiunge - Diciamo che ci sono il 50% delle possibilità che il farmaco venga approvato". Il Cda è nuovo e si è insediato il 16 luglio scorso. I membri sono cinque: Sergio Pecorelli, il presidente, Gloria Saccani Jotti, Giovanni Bissoni, assessore alla salute dell'Emilia Romagna, Claudio De Vincenti e Romano Colozzi, coordinatore degli assessori al bilancio e membro della giunta regionale della Lombardia. Tocca a loro dire come finirà la battaglia.