Le riforme che farei io per rendere il gioco più interessante. Non è proprio una proposta, è più una raccolta di idee, quindi ho lasciato correre la fantasia e non ho approfondito molto i singoli punti (spero di farlo discutendoli con tutti).
Riforma della legislazione:
- Tutte le proposte di legge sulla politica reale hanno come riferimento l'Italia, tutte le leggi sulla politica reale sono le politiche che l'Italia dovrebbe scegliere secondo la comunità di PIR.
- Tutte le proposte di legge che comportano entrate o uscite di bilancio significative devono avere una stima almeno verosimile di queste riportata nella loro presentazione.
Riforma del governo:
- Il presidente dopo le consultazioni incarica il primo ministro e, su sua proposta, anche i ministri. Una volta che sono incaricati e che giurano il governo è in carica, senza bisogno del voto di fiducia. Questo processo è ripetuto tutte le volte che il governo cade. Il presidente non diventa mai anche primo ministro.
- I ministri hanno sette giorni di tempo, o sono tenuti a dimettersi, per presentare al senato il loro programma, che deve comprendere almeno un disegno di legge già dettagliato su una materia di politica reale di loro competenza.
- Dopo l'elezione del presidente del senato e della corte costituzionale il senato apre un unico turno di discussione sul bilancio. In questo turno il governo è l'unico a poter proporre un disegno di legge, ed è tenuto a farlo o a dimettersi. I senatori possono emendarlo a piacimento. Nel caso la proposta del governo non venga approvata il governo è tenuto a dimettersi.
- Ad ogni turno di discussione del senato il governo è tenuto a presentare un disegno di legge già dettagliato su materie di politica reale. Nella discussione di questo disegno di legge i senatori possono proporre emendamenti a piacimento ma non testi alternativi.
- Solo il governo può proporre speciali disegni di legge, denominati documenti di indirizzo, sulla politica estera. I senatori non possono emendarli o presentarne di alternativi, ma possono discuterli con il governo, che può modificarli a suo piacimento. Il governo è tenuto entro novanta giorni dal suo giuramento a presentare almeno due documenti di indirizzo. Nel caso un documento di indirizzo non venga approvato il governo è tenuto a dimettersi.
Riforma della presidenza:
- Il presidente può assumere l'iniziativa legislativa, proponendo ad ogni turno di discussione del senato al massimo una propria proposta di legge già dettagliata su materie di politica reale. Nella discussione di questa proposta di legge i senatori possono proporre emendamenti a piacimento ma non testi alternativi.
- Il presidente può esercitare il diritto di veto su una proposta di legge approvata dal senato, o su un disegno di legge del governo approvato dal senato, incluso quello sul bilancio. Non può invece esercitare il diritto di veto sui documenti di indirizzo di politica estera approvati dal senato. Il senato può ridiscutere la proposta di legge e se la approva, anche uguale, con la maggioranza dei due terzi il presidente non può esercitare nuovamente il suo diritto di veto. Se il senato approva con una maggioranza inferiore il presidente può scegliere se esercitare o no il diritto di veto. Nel caso il presidente eserciti per due volte il diritto di veto sulla stessa proposta di legge questa non può più essere ridiscussa fino alla fine della legislatura.
Riforma della legge elettorale:
Sulla legge elettorale sono combattuto tra due idee opposte: non cambiare o cambiare tutto. Visto che la legge la conosciamo tutti espongo solo l'idea più estrema.
Mi piacerebbe sperimentare un sistema maggioritario a turno unico. Per votare si aprirebbero dei sondaggi a risposta pubblica nei forum che ospiterebbero i collegi elettorali. Chi vota in un collegio non può votare in nessun altro. Chi si candida in un collegio non si può candidare in un altro. I candidati dichiarano una volta, senza possibilità di cambiare la loro scelta per quella elezione, dove si candidano.
I candidati si votano "in blocco": se un collegio elegge 3 senatori nel sondaggio gli elettori come opzioni troveranno le terne composte dai vari candidati. Se ad esempio il collegio del forum Termometro Politico eleggesse 2 senatori un esempio di sondaggio elettorale potrebbe essere:
Per le elezioni presidenziali ci sarebbe un altro sondaggio del tutto simile per ogni collegio, aperto vicino a quello per eleggere i senatori. Su come disegnare i collegi immagino che ci sarebbero discussioni molto lunghe, se mai si pensasse davvero di usare una legge elettorale del genere. Io proporrei di usare come collegi dei forum senza un determinato colore politico. Eviterei di assegnare troppi senatori ad ogni forum, in modo da non dover rischiare troppi candidati. Questa prudenza invece non è necessario averla alle elezioni presidenziali. Un possibile assetto, a titolo di esempio, potrebbe essere questo:Elezione dei senatori del Termometro politico:
Undertaker, Occidentale
Perseo, Loustrong
Manfr, Zlais
Italianista, Cavaliere Nero
Infine prevederei la possibilità per chi non viene eletto in un collegio di subentrare a chi del suo stesso partito è stato eletto in un altro collegio e si dimette o decade.
Collegio Senatori Voti presidenziali Politica Nazionale 5 7 Cronaca 3 1 Politica Europea 1 1 Politica Internazionale 1 1 Economia e Finanza 1 1 Termometro Politico 3 2 Fondoscala 4 7 Seggio Elettorale 3 1 Totale 21 21
E con questo direi che è abbastanza. Spero che abbiate voglia di leggere e commentare.