CIRCHI CON ANIMALI, UNA BATTAGLIA CHE SI PUO’ VINCERE - Nemesi Animale

Da mesi si susseguono notizie entusiasmanti per noi e per gli animali prigionieri nei circhi: dal Sud America all’Europa sono sempre più i paesi che hanno vietato, in toto o parzialmente, lo sfruttamento degli animali negli spettacoli circensi. Sembrava che invece in Italia nulla si muovesse, ma la notizia di ieri della nuova normativa votata all’unanimità nella regione Abruzzo è il segno di un cambiamento.

Le proposte di legge a livello nazionale per la progressiva dismissione degli animali e per abolire i sussidi a chi gli animali li sfrutta languono in Parlamento, il presidente della Repubblica continua a difendere i circhi con animali, senza parlare delle esternazioni di personaggi della risma di Giovanardi, Pannella, Sgarbi e della continua pubblicità fatta ai circhi da parte della televisione di stato. Doveva arrivare la tragedia della morte di un animale durante la sua disperata fuga dai suoi carcerieri per smuovere le coscienze, insieme al lavoro continuo ed instancabile di quegli attivisti che hanno continuato a protestare, indagare, testimoniare sulla dura realtà di chi al circo è costretto a lavorare contro la sua volontà.

Sempre più amministrazioni comunali stanno adottando provvedimenti atti a vietare, di fatto, l’attendamento dei circhi sul loro territorio. Ed ora anche un’intera regione, l’Abruzzo, ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la regione stessa a “porre in essere azioni volte a contrastare l’utilizzo delle specie animali richiamate dalla Commissione Cites (Commissione Scientifica per l’applicazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione) nell’attività circense, attraverso l’emanazione di una Deliberazione che recepisca le linee guida della Commissione Cites e attraverso il coinvolgimento dei Comuni Abruzzesi nell’emanazione di appositi regolamenti per vietare l’attendamento di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci”.

E’ certo una buona notizia ed un ottimo segnale. Lo sarebbe sicuramente di più se, oltre a deliberare, la giunta regionale abruzzese ponesse fine, proprio in virtù di quanto appena deciso, allo scempio del Safari Park degli Embell Riva, vero e proprio lager per animali esotici, più volte denunciato ma tuttora operante.

Staremo a vedere se alle parole seguiranno i fatti, ma la strada intrapresa è sicuramente buona. E’ la stessa strada che stiamo percorrendo noi da mesi, contattando le amministrazioni comunali dell’hinterland milanese, del cremasco e della bergamasca, ottenendo incontri con sindaci e assessori, e presentando la proposta di legge già applicata da molti comuni che obbliga i circhi a rispettare determinati parametri in base a regolamenti comunitari, di fatto impedendo loro di poter attendare.

I risultati finora sono stati positivi. Rivolta d’Adda, Spino, Melzo, Cassano d’Adda, Cormano (che ha impedito poche settimane fa al circo di Barcellona l’attendamento) sono solo alcuni dei comuni che hanno in mano la nostra proposta e che si sono impegnati a dibatterla ed approvarla a breve.

Continueremo a lavorare per questo, continueremo a documentare la triste condizione degli animali nelle mani dei circensi italiani, ad informare, a protestare, a fare tutto quanto in nostro potere affinché sempre più persone aprano gli occhi e facciano sentire la loro totale opposizione a spettacoli così aberranti, finché non ci sarà per i circhi più spazio, non ci saranno più spettatori, non ci saranno più piazze ove fermarsi ed esporre e ridicolizzare i propri schiavi.

Aiutaci a portare avanti la campagna contro i circhi con animali, aiutaci a spezzare le catene dello sfruttamento.

Partecipa e diffondi!

Per aiutarci in questa campagna scrivici a: campagnacirchi@nemesianimale.net