User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 19
  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Il linguaggio degli animali

    Timur Agha e il linguaggio degli animali

    C'era una volta un turco, di nome Timur Agha, che stava passando al setaccio paesi e città, villaggi e contrade, alla ricerca di qualcuno che potesse insegnargli la lingua degli animali e degli uccelli. Ovunque si trovasse, non tralasciava di cercare; sapeva che il grande Najmudin Kubra aveva posseduto questa capacità e voleva entrare in contatto con uno dei suoi diretti discepoli, per poter a sua volta beneficiare di tale misteriosa scienza, la scienza di Salomone.
    Ora, avvenne che un giorno, proprio perché aveva saputo coltivare le qualità della virilità e della generosità, egli salvò la vita a un vecchio derviscio dall'aspetto fragile che era rimasto appeso alle funi rotte di un ponte di corda, in montagna. "Figlio mio, sono Bahaudin il derviscio", disse il vecchio, "e ho letto nei tuoi pensieri! D'ora in poi conoscerai il linguaggio degli animali!". Timur Agha promise di non confidare mai il segreto a nessuno e si affrettò a tornare alla sua fattoria.
    Ben presto si presentò l'occasione di mettere in pratica il suo nuovo potere. Un bue e un'asina stavano discutendo nel loro linguaggio: "Io devo tirare l'aratro", diceva il bue, "mentre tu non hai altro da fare che andare al mercato! Sei indubbiamente più intelligente di me; consigliami, dunque, perché voglio uscire da questa triste situazione!".
    "Tutto ciò che devi fare", rispose l'asina astutamente, "è sdraiarti a terra e simulare un terribile mal di stomaco! Il contadino si prenderà cura di te perché sei un animale prezioso! Ti lascerà riposare e ti darà cibo migliore!".
    Ma Timur aveva naturalmente capito tutto e, quando il bue si sdraiò a terr,a disse ad alta voce: "Questa sera stessa porterò il bue al macello, a meno che non si senta meglio entro mezz'ora!". Immediatamente il bue si sentì meglio, persino molto meglio di prima!
    La cosa divertì molto Timur, che si mise a ridere. Sua moglie - che era curiosa e di indole piuttosto arcigna - gli chiese con insistenza il motivo della sua allegria. Ricordandosi della promessa, Timur rifiutò di parlarne.
    Il giorno dopo si recarono al mercato; la moglie era seduta sull'asina, mentre il contadino camminava al suo fianco e l'asinello li seguiva trotterellando. Il piccolo asino si mise a ragliare e Timur capì che stava dicendo a sua madre: "Non ce la faccio più a camminare; fammi salire in groppa". La madre rispose, nella lingua asinina: "Sto portando la moglie del contadino e noi siamo solo animali! Questa è la nostra sorte! Non c'è nulla che possa fare per te, figlio mio!".
    Timur fece immediatamente scendere sua moglie dall'asina per permettere all'asinello di riposare. Si fermarono sotto un albero. La moglie era furiosa, ma Timur disse solo: "Credo che sia ora di riposarci!".
    L'asina pensò: "Quest'uomo conosce la nostra lingua! Mi avrà sentito parlare con il bue ed ecco perché lo ha minacciato di farlo macellare! Però a me non ha fatto nulla, anzi ha ripagato l'intrigo con la gentilezza!".
    Emise un raglio che voleva dire: "Grazie, padrone!". Timur si mise a ridere al pensiero del segreto che aveva, ma la moglie era sempre più arrabbiata.


    "Credo che tu capisca qualcosa del linguaggio di questi animali!", disse infine.
    "Chi ha mai sentito dire di animali che parlano?", chiese Timur.
    Quando furono rientrati a casa, Timur preparò il giaciglio del bue con la paglia fresca che aveva comprato e il bue gli disse: "Tua moglie ti assilla! Di questo passo il tuo segreto sarà presto svelato! Se te ne rendessi conto, pover'uomo, potresti insegnarle a comportarsi bene e a evitarti dispiaceri solo minacciandola di frustarla con una bacchetta non più grossa del tuo mignolo!".
    "Ecco che questo bue che ho minacciato di portare al macello si preoccupa del mio benessere!", pensò Timur.
    Così andò da sua moglie, prese una bacchetta e le disse: "Vuoi comportarti bene? Vuoi smetterla di farmi domande anche quando non faccio altro che ridere?".
    La donna ne fu molto allarmata, perché il marito non le aveva mai parlato in quel tono; in seguito Timur non corse mai più il rischio di fare rivelazioni. Così gli fu risparmiata l'orribile sorte riservata a coloro che svelano segreti a chi non è pronto a riceverli.

    * * *

    Le tradizioni popolari attribuiscono a Timur Agha il potere di percepire un senso nelle cose apparentemente più insignificanti.
    Si dice che questa storia conferisca la Baraka ('grava') al narratore e all'ascoltatore, donde la sua popolarità nei Balcani e nel Medio Oriente. Numerose storie sufi si nascondono sotto forma di favole.
    Nella sua forma più antica questa storia viene attribuita ad Abu-ishak Chishti, che fu capo dei dervisci 'Cantatori', nel X secolo.

    Dal sito La via dei Sufi
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 21-10-16 alle 21:06
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  2. #2
    Alto Misayoq
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Reggenza del Carnaro
    Messaggi
    8,765
     Likes dati
    871
     Like avuti
    3,161
    Mentioned
    73 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: Il linguaggio degli animali

    Citazione Originariamente Scritto da Tomás de Torquemada Visualizza Messaggio
    ... segreti a chi non è pronto a riceverli.
    Certe facoltà non sono segreti. Sono doni elargiti da Dio a chi è degno di meritarli.
    "Tutto è luce. In uno dei suoi raggi c'è il destino delle nazioni, ogni nazione ha il suo raggio in quella grande fonte di luce che vediamo come il Sole. E ricordate: nessun uomo che sia esistito è morto" - Nikola Tesla -

  3. #3
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,135
     Likes dati
    191
     Like avuti
    775
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Giulio La Greca

    SENTIMENTI "ANIMALI"


    Da Il Giornale dei Misteri n° 419


    In questi ultimi anni la ricerca scientifica ha scoperto sempre più incredibili ed impensabili cose attorno al mondo animale. Per esempio, risale appena al 2005 una notizia assai sorprendente (allora divulgata dalla Bowling Green State University): parecchi mammiferi ridono o piangono, così come accade agli esseri umani. Ci si potrebbe chiedere come mai, in tali casi, i loro volti non si atteggiano all'ilarità o al pianto. Ma la spiegazione scientifica è stata data ed è ovvia: manifestazioni esteriori sono impossibili, a causa di evidenti diverse conformazioni morfologiche tra l'uomo e le altre specie di mammiferi. Mentre invece sono osservabili su un altro "volto" nascosto, il cervello, ossia la fonte primaria delle emozioni. Infatti, grazie alle nuove tecniche che consentono di visualizzare le attività cerebrali, quando un topo sorride si attivano i medesimi circuiti neuronali di un uomo che sorride! Ed i topolini di laboratorio, se vengono carezzati o solleticati, sorridono sui monitor, ossia mostrando elettronici scintillii in determinati siti (quelli del buonumore) delle loro mappe cerebrali...





    Viene così a sfatarsi un "dogma", caro a coloro che non amano accostamenti e similitudini tra uomini e animali, ritenendo che soltanto l'uomo sia stato costruito con "nobili" e particolari "rifiniture"... Sarà interessante nell'occasione un breve excursus su quanto si è scoperto riguardo ad alcune creature del mondo animale. Frattanto v'è da dire che non soltanto le varie razze dei roditori possono ridere o sorridere interiormente, ma anche tanti altri mammiferi, tra i quali scimmie, cani e gatti. Sulla scia di questa scoperta, Mark Beloff, ricercatore della Università del Colorado, ritiene che il senso del buonumore sia stato designato dalla natura a molti animali (anzitutto all'uomo) affinchè l'esistenza - già piena di problemi per la sopravvivenza - risulti accettabile e non conduca le specie al pessimismo, al desiderio di autoannientamento. Ed infatti già sappiamo per esperienza che un moto di spirito o una carezza, provocanti un sorriso o un conforto, costituiscono una specie di bilanciamento ed incoraggiamento nei momenti più difficili del "mestiere di vivere"!

    Ma torniamo su quel ch'è stato ancora rivelato riguardo ai roditori. Un'altra sorprendente notizia perviene da un altro tipo di ricerche effettuate nel 2005 dalla Washington University del Missouri: i topi sono in grado di cantare! Ossia, possono improvvisare melodiche note utilizzando ultrasuoni ed alte frequenze udibili soltanto dai loro simili. In genere ciò si verifica durante i corteggiamenti amorosi, come se si trattasse di "serenate" da dedicare alle loro "Minnie" (e Walt Disney l'aveva già scoperto...). Quel che è più stupefacente, a sua volta, è il fatto che queste "serenate" variano da un soggetto all'altro, come se ogni "Topolino" avesse una sua personalità di "cantautore".
    Comunque, a detenere il primato riguardo a composizioni musicali, sono ovviamente gli uccelli. E tra questi alcune specie sono in grado (anzi prediligono) di cantare in coro una medesima aria melodica. Gli scriccioli, per esempio, possono cantare in duetto un ampio repertorio musicale.
    Ma ad utilizzare virtù canore, tramite la gamma degli ultrasuoni (fischiettii non udibili all'orecchio umano), figurano balene e delfini. Mentre, com'è già noto, con zampe per archetti ed ali per corde, udibilmente per tutti cantano grilli, locuste, cavallette e cicale...




    Però, quel che colpisce di più i ricercatori, particolarmente neuroscienziati e fisiologi del cervello, è una insospettabile intelligenza di taluni animali. Irene Pepperberg, una ricercatrice della Brandeis University del Massachusetts, ha istruito per 25 anni Alex, traendone alla fine più che stupefacenti conclusioni sulla sua intelligenza. Alex non è uno studente umano, bensì un pappagallo in grado ormai di comprendere il significato di cento parole, di conoscere il nome di quaranta oggetti, di distinguere cinque colori e di saper contare sino a dieci. Ma il massimo di intelligenza mostrato da Alex sta nel fatto che è riuscito ad afferrare il concetto dello zero, ossia del niente al posto di qualcosa. Si tratta di un concetto astratto che, a dire della neuroscienza, soltanto il cervello umano è in grado di concepire, faticosamente, solo dopo i primi anni di vita. Ma riguardo a intelligenza ragionativa, tra i volatili, corvi e cornacchie non sono tanto al di sotto dei pappagalli che, comunque, sono in testa alla classifica. Sulle cornacchie basti dire che usano spaccare le noci (di cui sono ghiotte) gettandole dall'alto con precisione, calcolando e misurando le proporzioni tra grandezza delle noci, altezza giusta e terreno duro ove ben spaccarsi al primo colpo...





    Riguardo agli scimpanzè, è notorio ormai come siano da considerarsi i più vicini all'uomo in merito al funzionamento del cervello. Frattanto, su di loro, sempre nuove cose si vanno svelando. Una ricerca dell'Università di Saint Andrew in Scozia, ha appurato che gli scimpanzè sono in grado di conversare vocalmente. Ma attraverso un sofisticato sistema di mugolii e grugniti, varianti tra alti e bassi in tante sfumature, e con una specie di vocabolario. In seno a un gruppo o in una famiglia, le "parole" dapprima sono più o meno istintive ed estemporanee: poi si stabilizzano e vengono usate come "lingua ufficiale". In uno studio comparso nel 2005 su Current Biology, a tal proposito, dopo aver osservato a lungo i primati dello zoo di Edimburgo, così relaziona la ricercatrice Katie Slocombe: "Quando uno scimpanzè si accorge che nella sua recinzione viene messo del pane, emette un suono sempre uguale, al quale gli altri scimpanzè rispondono, dove di solito viene posto quel tipo di cibo. Se anziché il pane si mettono le mele, il grugnito è diverso e gli animali si recano in un altro posto dove si trovano le mele..."

    Ma secondo un'altra corrente di ricercatori, ancor più intelligenti degli scimpanzè sarebbero gli orangutan. Anche essi sono in grado di conversare con un loro vocabolario, e per parlare in seno ai rispettivi gruppi costruiscono addirittura dei megafoni, accartocciando robuste foglie: con questo sistema amplificano le deboli modulazioni vocali di cui possono disporre. L'antropologo Carol van Shai ha scoperto che gli orangutan prima di coricarsi augurano la "buonanotte" ai vicini, sussurrando loro un fievole "Pfft" D'altro canto, è proprio così che i primi uomini hanno cominciato ad usare le proprie corde vocali. "Senza mai riuscire ad intendersi" diremmo noi...

    Da Il Giornale dei Misteri n° 419 (settembre 2006)

  4. #4
    direttamente dall'Inferno
    Data Registrazione
    19 Jan 2007
    Località
    nel girone che preferite
    Messaggi
    33,839
     Likes dati
    1,269
     Like avuti
    10,492
    Mentioned
    302 Post(s)
    Tagged
    18 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: Il linguaggio degli animali

    Tutto questo è molto bello, davvero.
    Però mi sembra di non cogliere il nesso con l'esoterismo...
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:16

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    12 May 2009
    Messaggi
    2,542
     Likes dati
    8
     Like avuti
    157
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: Il linguaggio degli animali

    Citazione Originariamente Scritto da Eric Draven Visualizza Messaggio
    tutto questo è molto bello,davvero.
    però mi sembra di non cogliere il nesso con l'esoterismo....
    http://forum.politicainrete.net/esot...francesco.html
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:16

  6. #6
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: Il linguaggio degli animali

    Citazione Originariamente Scritto da Eric Draven Visualizza Messaggio
    Tutto questo è molto bello, davvero.
    Però mi sembra di non cogliere il nesso con l'esoterismo...
    A parte il fatto che da sempre noi intendiamo l'"esoterismo" in senso ampio, con riguardo a problematiche connesse al mondo dell'insolito e non solo strettamente dottrinali, nella fattispecie non è così perché esiste un'antica e profonda tradizione connessa al linguaggio degli animali e, in particolare, al canto degli uccelli...

    Ne parleremo ampiamente man mano che il thread si svilupperà: chi è in grado di capirli e perfino dialogare con loro è considerato depositario di un altissimo grado di saggezza o addirittura di un dono divino... Trattandosi, del resto, di uno strumento preziosissimo per comprendere appieno l'essenza profonda e "occulta" della Natura.

    Avremo modo, fra l'altro, di tornare anche sul Sufismo, partendo da qualche stralcio di questo splendido volume...

    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 21-10-16 alle 21:11
    "Tante aurore devono ancora splendere" (Ṛgveda)

  7. #7
    Forumista
    Data Registrazione
    05 Oct 2009
    Messaggi
    107
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Il linguaggio degli animali

    Affascinante....
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:17

  8. #8
    Forumista senior
    Data Registrazione
    25 Apr 2009
    Messaggi
    1,354
     Likes dati
    529
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Rif: Il linguaggio degli animali

    Mi dispiace di non avere il tempo sufficiente per dedicare a questa discussione maggior attenzione; ad ogni modo spero di non andare troppo fuori tema ricordando che i comunissimi animali domestici spesso si rendono protagonisti di apparenti comunicazioni telepatiche verso gli uomini che li accudiscono. Questo, in genere, avviene in momenti particolarmente intensi della loro vita; tipicamente prima che l'animale si lasci morire (per esempio di vecchiaia) richiama il padrone tramite telepatia, se questi non è presente. Certo, molto dipende dal rapporto instaurato e dal carattere di entrambi; ma io mi sento di dire che si tratta di un fenomeno reale.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:21

  9. #9
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    arrivederci e grazie
    Messaggi
    5,835
     Likes dati
    2,590
     Like avuti
    2,516
    Mentioned
    13 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Riferimento: Il linguaggio degli animali

    Citazione Originariamente Scritto da Eric Draven Visualizza Messaggio
    Tutto questo è molto bello, davvero.
    Però mi sembra di non cogliere il nesso con l'esoterismo...
    Tutto sta nel capire cosa si intende realmente per esoterismo …
    Qualcosa di arbitrario o fantasioso o il tentativo di decifrare un codice, sconosciuto ma non arbitrario?
    Faccio un esempio: - Durante un ricevimento un boss mafioso, parlando di Tal Dei Tali, dice a uno dei suoi sicari che “bisognerebbe mandargli un mazzo di fiori” … -
    Ora tra chi ascolta sicuramente ci saranno diversi livelli di intendimento di quell’ordine:

    a)chi è assolutamente convinto che a Tal Dei Tali verrà inviato un mazzo di fiori;
    b) chi, pur conoscendo il significato implicito dell’ordine, farà di tutto per confermare l’idea che a Tal Dei Tali verrà solo recapitato un mazzo di fiori. Accaniti sostenitori del fatto che se, proprio in quei giorni, a Tal Dei Tali viene recapitata una pallottola è solo un caso fortuito che non può assolutamente avere alcuna implicazione logica con la frase detta dal boss durante il ricevimento;
    c)quelli che cercano di dimostrare che la frase gioviale detta in un clima di apparente serenità era un codice convenuto che implicava l’invio della pallottola o altro… Che però non possono legalmente o scientificamente dimostrarlo, possono solo intuirlo e a volte sbagliano cercando significati reconditi dove non ci sono e non danno alcun peso a quelli che sono gli ordini reali…

    Apparentemente questo esempio non significa nulla, ma anche l’etologia è utile quando si vuole cercare di stabilire quali siano i codici del linguaggio implicito dell’universo.

    Detto questo, tra le migliaia di aneddoti che potrei raccontare sul linguaggio degli animali (miei o in genere) ce n’è uno, abbastanza recente che mi ha colpito parecchio; anche se, più che sul linguaggio, è incentrato sull’intelligenza dei cani.
    La mia cagnona, pastore tedesco, ha avuto una cucciolata che allo scadere dei sessanta giorni ha subito l’inevitabile diaspora. Uno dei cuccioli è tornato a trovare la madre quando aveva tre/quattro mesi di vita; che la madre riconoscesse il figlio e viceversa è stato molto evidente per tutti, ma quello che mi ha colpito in particolare è stato il giro di perlustrazione e riconoscimento che il cucciolo ha fatto nel cortile dove aveva mosso i primi passi fuori dal nido. L’ho visto fermarsi ad annusare più volte il gradino riconoscendo il punto che era per lui il limite invalicabile tra il cortile e l’interno dell’abitazione, salendo e scendendo ripetutamente come a chiedersi perché lo ricordasse così alto e in-sormontabile …
    Questo per dire che anche dietro a un comportamento ovvio, come il gioco di un cucciolo su e giù da un gradino, può in realtà esserci l’espressione di un atto di intendimento che rivela un’intelligenza non “elementare” ma complessa.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:26

  10. #10
    mai, eh...
    Data Registrazione
    18 Oct 2009
    Località
    Political Refugee From the Global Village
    Messaggi
    24,307
     Likes dati
    2,181
     Like avuti
    9,138
    Mentioned
    4 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)
    Inserzioni Blog
    76

    Predefinito Rif: Il linguaggio degli animali

    Nella mitologia nordica Sigurd, dopo aver assaggiato il sangue del drago Fafnir, d'un tratto riesce a capire il linguaggio degli uccelli che stanno parlando dei piani del re Regin di ucciderlo.

    Odino stesso ha due corvi che lo tengono al corrente di ciò che accade nel mondo degli uomini.

    Gli uccelli sono messaggeri (e intermediari) del cielo e intendere il loro linguaggio è un privilegio da iniziati. Questo vale in tutte le culture (vedi San Francesco, appunto).

    Si dice infatti: "mi ha detto un uccellino...".
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 19-03-10 alle 00:31

    "I don't make any rules, Nick, I go with the flow."

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. La coscienza degli animali!
    Di mustang nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 15-05-10, 18:06
  2. Risposte: 203
    Ultimo Messaggio: 20-09-07, 13:01
  3. Il linguaggio degli animali
    Di Tomás de Torquemada nel forum Esoterismo e Tradizione
    Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 20-05-06, 21:42
  4. Le età degli animali
    Di Davide (POL) nel forum ZooPOL
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 19-09-03, 14:48
  5. I diritti degli animali
    Di Davide (POL) nel forum ZooPOL
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 30-06-03, 12:45

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito