IL CULTO DELL'OSCURITA^
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Tra i molti culti fioriti nel corso dei secoli in Evanthia solamente uno è universalmente
esecrato temuto, demonizzato e in molti reami degli uomini e degli elfi perseguitato:
il culto dell'oscurità.
Tale definizione, molto diffusa tra gli uomini viene ritenuta a ragione inesatta dagli
Elfi che definiscono i seguaci di questo culto, privo di una gerarchia e di precetti scritti
ufficiali come "Coloro che cercano il cambiamento proibito."
In effetti gli adepti venerano il cambiamento a tutti i costi, sia in forma di
corruzione, di trasformazione, dell'idea insomma di stessa di sovvertire in modo violento ed improvviso
lo stato consolidato delle cose, con qualsiasi mezzo a loro disposizione.
Ovviamente gli oscuristi prosperano nei momenti di crisi attraversati dal pianeta e non esitano ad invocare
cataclismi e guerre con oscure cerimonie a loro esclusivo vantaggio e a proclamarsi artefici di pestilenze e
assassini politici, non si sa con quanta aderenza alla realtà.
Gli oscuristi affermano che la Creazione ebbe inizio grazie a Coleg, loro dio principe, che
creò la pioggia in maniera tale che l'acqua potesse cambiare le forme della terra, altrimenti
immutabili, che creo^ orchi, gnomi, goblin e tutte le altre creature della notte o semplicemente
brutte e violente, per far da specchio perverso all'uomo e alle creature gradevoli allo sguardo.
Dicono anche che fu lui a creare il tempo per come lo conosciamo, affiche' anche gli elfi, prima immortali,
conoscessero il cambiamento.
A questo proposito gli elfi dicono che Coleg era solamente uno spirito creatore invidioso dell'artefatto supremo delle
Potenze, la Creazione stessa, e fece quanto poteva per distruggerlo e prevertirlo.
Gli estremisti di questo culto diventano spesso sicari e assassini essendo convinti che la Morte e^il supremo cambiamento
e quindi un omicidio e' l'atto di culto supremo a Coleg.
Gli orrendi esperimenti magici alla base della Necromanzia diffusa nei secoli passati e poi stroncata dalle Grandi Spedizioni
ebbe probabilmente origine nei Sacelli degli Oscuristi Antichi.
Esperti e teologhi affermano che Coleg ha la sua essenza non solo nel cambiamento ma nel dubbio stesso e
che vacillare in una convinzione spesso spalanca le porte alla caduta nell'oscurità.
I suoi precetti vengono celebrati in tutti i raduni dei fedeli all'inizio di
ogni cerimonia:
- La verità non esiste, tutto è mutevole.
- Il cambiamento è ciò che conduce alla vittoria.
- Non temere il dubbio, sostienilo in te e negli altri.
- La morte è uguale alla vita per noi.
- L'oscurità è parte della luce e la luce e'parte dell' oscurità.
SOCIETA'
Nessun fedele e' solito indossare segni esteriori del suo culto come altre religioni.
Questo in modo da essere difficili da identificare, ovviamente, ma anche perche' non credono
nei segni della fede, venerando il dubbio.
I loro luoghi di raduno nel corso delle Ere sono stati diversissimi: da antiche
catacombe abbandonate, a osterie di passaggio, a magazzini nel pieno centro
dell'Impero loegriano, che a tratti li tollero'.
Non esistono simboli che li contraddistinguono e non esistono chierici famosi di
questo culto.
Parimenti si sa poco del modo in cui i fedeli si tramandano le regole e le memorie del
culto, posto che ce ne siano in numero sufficiente per richiedere un tale sforzo organizzativo.