Paolo Mantovani
due vie a lui dedicate, una a genova e una a Roma. Ci manchi Presidente.
Ricordo ancora quel giorno, ero molto piccolo (avevo 7 anni) ma l'atmosfera spettrale di Genova in quel maledetto giorno la porterò sempre dentro di me.
Mio padre arrivò in casa e disse "E' morto Paolo", si per noi tifosi lui rimarrà sempre Paolo, il Presidente che finito in una coda raggiunse la presentazione della sua squadra sullo scooter di un tifoso. Ricordo che inquadrarono l'esterno di quel reparto sopra il Pronto Soccorso dell?Ospedale Duchessa di Galliera nel quartiere di Carignano, reparto dove anni dopo salvarono il cuore di mia nonna. All'epoca non avevo ancora conosciuto la morte, ricordo il funerale e tantissime persone di mia conoscenza che piangevano, tifosi di tutte le squadre accorsi ad onorare la memoria di un grande uomo, i miei idoli che portavano la bara nelle sue spalle (ricordo ancora bene Vialli, Mancini, Pagliuca e Lombardo in lacrime). Era un altro calcio, era un calcio dove una provinciale vinceva uno scudetto e si giocava la la finale della Coppa dei Campioni con il Barcelona.
La domenica dopo mio padre mi accompagnò allo stadio, era un Sampdoria-Roma, dal settore ospiti si alza uno striscione "ONORE ALL'ULTIMO VERO PRESIDENTE" e tutto lo stadio intona "Mantovani alè Mantovani alèèèè Mantovani alèèèèè" penso che sia stato il primo brivido d'emozione della mia vita. L'allora capo degli ultras fa ruggire Marassi al grido di "Paolo Paolo Paolo", la gente piangeva, eravamo rimasti orfani. I giiocatori entrarono in campo col nuovo Presidente, il figlio Enrico.Mancini era in lacrime. Fu la prima volta che ricordo nella quale non vidi vincere la Sampdoria (si pareggiò). Le immagini delle trasmissioni sportive erano commoventi, un'immagine di Mantovani sovrapposta allo stadio che lo osannava.
Voglio ricordare qui, assieme a voi, l'ultimo grande signore del calcio italiano.
Ciao Paolo ci manchi
Luca
Ultras Tito Cucchiaroni Paolo Mantovani