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  1. #1
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    Predefinito Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Ho aspettato due giorni perchè i cosiddetti "liberali" di PIR e tutti coloro che amano la libertà si decidessero a confrontarsi con un problema scottante della nostra società ma niente.

    PIR con le sue clientele e i suoi pochi protagonisti (sia a destra e a sinistra) malati di burocrazia e di ego smisurata continuano a fare i loro compitini nel rispetto assoluto dei regolamentie poi a piagnucolare "perchè siamo sempre di meno? perchè poco seguito?".

    Poi si lamentano che che non si fa niente per a attirare gli utenti su un tema di attualità stringente che potrebbe veramente attirare le disscussioni di tanti forumisti.

    C@scista continua a fare i tuoi compitini e a dire che per 3 ore il signor Occidentale deve andare a una riunione e tu lo sostituisci, sai che seguito, sai che paura per le sorti del mondo in quelle 3 ore....

    Che dire continuate cosi'...

    Mi meraviglio dei vari Falco, C@scista, Haxel (che continuano a compiacersi nei loro compitini istituzionali, nel rispetto assoluto delle regole) e che stimo ancora, fino a quando se continuano con le loro ca...ate a consumare il loro cervello per sostenere la giornata dedicata a una "diva" che dire prostituta è offensivo per le benemerite...

    Sui vari Occidentale, Undertaker e i vari liberali di ogni conio non ho mai fatto affidamento, so che chi non la pensa come loro è un paria da gettare alle ortiche e da zittire con tutti i mezzi e che i meno liberali sono proprio coloro che si dichiarano tali...

    Che si aspetta a fare una mozione di solidarietà al sopruso di un Direttore di Giornale (guardacaso non progressista e non vicino ai poteri forti) che viene condannato e spinto alla prigione e alle dimissioni per aver fatto il suo mestiere, cioè avere espresso un'opinione?

    Invito i suddetti cui non faccio affidamento a non postare qui che tanto so cosa pensano, tutti gli altri siano i benvenuti

    Mi violento a credere che sia stata una dimenticanza, anche se purtroppo non lo è...
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 27-09-12 alle 13:57

  2. #2
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da Candido Visualizza Messaggio
    [...] Che si aspetta a fare una mozione di solidarietà al sopruso di un Direttore di Giornale (guardacaso non progressista e non vicino ai poteri forti) che viene condannato e spinto alla prigione e alle dimissioni per aver fatto il suo mestiere, cioè avere espreso un'opinione?
    Vorrei prima leggere il testo, ma non sono pregiudizialmente contrario ad una simile mozione.
    Solo una cosa: vero è che la querela è stata intentata da un magistrato, ma almeno qua possiamo evitare le solite str***ate sui complotti rossi/mondialisti? Anche perchè la legge comunque c'è e va fatta applicare, quindi prima di piangere sul latte versato il centrodestra dovrebbe fare una seria autocritica.
    Ultima modifica di Cabraizinho; 27-09-12 alle 14:05
    "Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti" (J.M. Keynes)
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  3. #3
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Mi meraviglio dei vari Falco, C@scista, Haxel (che continuano a compiacersi nei loro compitini istituzionali, nel rispetto assoluto delle regole) e che stimo ancora, fino a quando se continuano con le loro ca...ate a consumare il loro cervello per sostenere la giornata dedicata a una "diva" che dire prostituta è offensivo per le benemerite...
    Mi meraviglio dei vari Falco, C@scista, Haxel (che continuano a compiacersi nei loro compitini istituzionali, nel rispetto assoluto delle regole) e che stimo ancora, fino a quando se continuano con le loro ca...ate a consumare il loro cervello per sostenere la giornata dedicata a una "diva" che dire prostituta è offensivo per le benemerite...
    vada per la denuncia di un caso che è per me grave, ma non credere che ho perso tempo per quella questione, anzi, e lo sai bene, sono il più attivo non senatore che si occupa di politica pirriana
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  4. #4
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    595. Diffamazione.

    Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032 (1) (2).

    Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065 (3) (4).

    Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699] (5), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (6).

    Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate [c.p. 29, 64] (7) (8).

    questo articolo, per come è scritto, fa parte di un altro secolo, se non addirittura era geologica. la corte costituzionale dovrebbe intervenire per manifesta oscurità del testo e abrogare sto scempio.
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  5. #5
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da Candido Visualizza Messaggio
    Ho aspettato due giorni perchè i cosiddetti "liberali" di PIR e tutti coloro che amano la libertà si decidessero a confrontarsi con un problema scottante della nostra società ma niente.

    PIR con le sue clientele e i suoi pochi protagonisti (sia a destra e a sinistra) malati di burocrazia e di ego smisurata continuano a fare i loro compitini nel rispetto assoluto dei regolamentie poi a piagnucolare "perchè siamo sempre di meno? perchè poco seguito?".

    Poi si lamentano che che non si fa niente per a attirare gli utenti su un tema di attualità stringente che potrebbe veramente attirare le disscussioni di tanti forumisti.

    C@scista continua a fare i tuoi compitini e a dire che per 3 ore il signor Occidentale deve andare a una riunione e tu lo sostituisci, sai che seguito, sai che paura per le sorti del mondo in quelle 3 ore....

    Che dire continuate cosi'...

    Mi meraviglio dei vari Falco, C@scista, Haxel (che continuano a compiacersi nei loro compitini istituzionali, nel rispetto assoluto delle regole) e che stimo ancora, fino a quando se continuano con le loro ca...ate a consumare il loro cervello per sostenere la giornata dedicata a una "diva" che dire prostituta è offensivo per le benemerite...

    Sui vari Occidentale, Undertaker e i vari liberali di ogni conio non ho mai fatto affidamento, so che chi non la pensa come loro è un paria da gettare alle ortiche e da zittire con tutti i mezzi e che i meno liberali sono proprio coloro che si dichiarano tali...

    Che si aspetta a fare una mozione di solidarietà al sopruso di un Direttore di Giornale (guardacaso non progressista e non vicino ai poteri forti) che viene condannato e spinto alla prigione e alle dimissioni per aver fatto il suo mestiere, cioè avere espresso un'opinione?

    Invito i suddetti cui non faccio affidamento a non postare qui che tanto so cosa pensano, tutti gli altri siano i benvenuti

    Mi violento a credere che sia stata una dimenticanza, anche se purtroppo non lo è...
    Potrei replicare alle solite polemiche che ciò che a Candido appare futile è invece il doveroso rispetto della legalità dato che la Corte Costituzionale ha imposto con sentenza di comunicare espressamente ogni volta che si assumono i poteri di vicepresidente la durata di tale esercizio (e che c'è stata una lunga e furosa controversa con cui i repubblicani hanno cercato di destituire il icepresidente proprio basandosi suuna contestata mancata comunicazione che a Candido appare tanto futile) . Oppre potrei replicare che come PCF ci siamo occupati di portare avanti (con successo nonostante il fatto che non abbiamo la maggioranza in Senato e che i repubblicano spesso fanno ostruzionismo a prescindere contro le proposte del PCF) battaglie politiche piu serie in Senato per la tutela dell'industria italiana e contro la concorrenza straniera della Cina ai nostri prodotti
    http://politicainrete.it/forum/il-gi...zie-tutti.html

    ma preferisco lasciare da parte le solite polemiche e venire al punto.
    Voglio essere sincero fino in fondo (anche se ciò che sto per dire è probabilmente impopolare presso una parte del mio elettorato): disprezzo politicamente i giornalisti come Sallusti che fanno i tirapiedi di un politico in modo particolare (e disprezzo Sallusti in modo particolare) per cui (parlo a livello personale non come coordinatore del PCF o come capogruppo del PCF) non sono disposto a portare in Senato nessuna mozione in favore di quel signore anche se ovviamente gli altri senatori del PCF sono liberi di portarla abvanti se cosi riterranno opportuno.
    Credo invece , questo si , alla libertà di opinione assoluta per qualsiasi tipo di idea (e questo lo dico in veste di coordinatore del PCF) e proporremo (nel prossimo turno di discussione) un disegno di legge per la tutela assoluta della libertà di espressione contro qualsiasi censura in nome del politicamente corretto
    Ultima modifica di C@scista; 27-09-12 alle 17:14

  6. #6
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere


    Va bene, pare che tutto il mondo “intellettuale” italiano, con tutto il milieu giornalistico in prima fila, compatto e granitico, sia in grandi ambasce per il rischio che Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale e al tempo dei fatti di Libero, finisca in galera a seguito di una condanna per diffamazione. E’ confortante assistere a una così poderosa levata di scudi contro la restrizione della libertà personale, e dispiace semmai che tanta compattezza non si veda in altre occasioni. Tanta gente va in galera per leggi assurde e ingiuste – come circa tremila persone accusate del bizzarro reato di “clandestinità” – eppure la notizia è Sallusti. Bene, allora vediamola bene, questa notizia, al di là delle sentenze, delle polemiche, dei meccanismi della giustizia. Proviamo insomma ad applicare il vecchio caro concetto del “vero o falso?”
    Il fatto. Nel febbraio del 2007 una ragazzina di Torino (13 anni) si accorge di essere incinta. I genitori sono separati. La ragazzina (che tra l’altro ha problemi di alcol ed ecstasy) vuole abortire, ha il consenso della madre, ma non vorrebbe dirlo al padre (i genitori sono separati). Per questo si rivolge alla magistratura. E’ quanto prevede la legge: mancando il consenso del padre si è dovuto chiedere a un giudice tutelare, che ha dato alla ragazzina (e alla madre, ovviamente) il permesso di prendere una decisione in totale autonomia. Come del resto precisato in seguito, a polemica scoppiata, da una nota dettata alle agenzie dal Tribunale di Torino: “Non c’è stata alcuna imposizione da parte della magistratura”.
    L’articolo querelato. Strano che, in tutto il bailamme suscitato dal rischio che Sallusti finisca in carcere, nessuno si sia preso la briga di ripubblicare l’articolo incriminato. Anche in rete si fatica a trovare la versione completa, anche se basta scartabellare un po’ nella rassegna stampa della Camera dei Deputati per trovarlo (andate qui e leggetevelo). L’articolo (Libero, 18 febbraio 2007) è firmato con lo pseudonimo di Dreyfus (quando si dice la modestia) e racconta la vicenda in altri termini. La prosa maleodorante e vergognosa – un cocktail di mistica ultracattolica e retorica fascista – non è suscettibile di querela e quindi ognuno la valuti come vuole. Ma veniamo ai fatti. La vulgata corrente di questi giorni insiste molto su una frase, questa:
    “… ci fosse la pena di morte, e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso. Per i genitori, il ginecologo e il giudice”
    E’ vero. Si tratta di un’opinione. Scema, ma un’opinione. Disgustosa, ma un’opinione.
    Vediamo invece le frasi che non contengono opinioni ma fatti. Falsi.
    Il titolo, per esempio: “Il giudice ordina l’aborto / La legge più forte della vita”.
    Falso. Nessun giudice ha ordinato di abortire.
    Altra frase: “Un magistrato allora ha ascoltato le parti in causa e ha applicato il diritto – il diritto! – decretando l’aborto coattivo”.
    Falso. Il giudice ha dato libertà di scelta alla ragazzina e alla madre.
    Ancora: “Si sentiva mamma. Era una mamma. Niente. Kaput. Per ordine di padre, madre, medico e giudice, per una volta alleati e concordi”.
    Falso. Il padre non sapeva (proprio per questo ci si è rivolti al giudice) e le firme del consenso all’aborto sono due, quella della figlia e quella della madre.
    E poi: “Che la medicina e la magistratura siano complici ci lascia sgomenti”.
    Falso. Complici di cosa? Di aver lasciato libera decisione alla ragazza e a sua madre?

    Ora, sarebbe bello chiedere lumi anche a Dreyfus, l’autore dell’articolo. Si dice (illazione giornalistica) che si tratti di Renato Farina, il famoso agente Betulla stipendiato dai Servizi Segreti che – radiato dall’Ordine dei Giornalisti – non avrebbe nemmeno potuto scrivere su un giornale il suo pezzo pieno di falsità.
    Non c’è dubbio che il caso della ragazzina torinese sia servito al misterioso Dreyfus, a Libero e al suo direttore Sallusti per soffiare quel vento mefitico di scandalo che preme costantemente per restringere le maglie della legge 194, per attaccare un diritto acquisito, per gettare fango in un ingranaggio già delicatissimo. Ma questo è, diciamo così, lo sporco lavoro della malafede, non condannabile per legge.
    Condannabile per legge è, invece, scrivere e stampare notizie false. Di questo si sta parlando (anzi, purtroppo non se ne sta parlando), mentre si blatera di “reato d’opinione”.
    Il reato d’opinione non c’entra niente. C’entra, invece, e molto, un giornalismo sciatto, fatto male, truffaldino, che dà notizie false per sostenere una sua tesi.
    Per questo la galera vi sembra troppo? Può essere. Ma per favore, ci vengano risparmiati ulteriori piagnistei sul povero giornalista Sallusti che non può dire la sua.

    PS) Un mio vecchio maestro di giornalismo, all’Unità (sono passati secoli, ma io gli voglio ancora bene), scrutava i pezzi scritti da noi ragazzini con maniacale attenzione. Quando trovava qualcosa di querelabile ci chiamava e ci diceva: “Vuoi che ci portino via le rotative? Vuoi che ci facciano chiudere il giornale dei lavoratori?”.
    Nel fondo di oggi su Il Giornale, Sallusti lamenta con toni da dissidente minacciato di Gulag, che non intende trattare per il ritiro della querela, che ha già pagato 30.000 euro e non vuole pagarne altri 30.000. Spiccioli. Ecco. Forse “portargli via le rotative”, come diceva il mio vecchio compagno sarebbe meglio. Meglio anche della galera. Di molte cose abbiamo bisogno, ma non di un martire della libertà con la faccia di Sallusti.

    Alessandro Robecchi, il sito ufficiale » Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere
    Ultima modifica di Gdem88; 27-09-12 alle 17:21
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  7. #7
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Potrei replicare alle solite polemiche che ciò che a Candido appare futile è invece il doveroso rispetto della legalità dato che la Corte Costituzionale ha imposto con sentenza di comunicare espressamente ogni volta che si assumono i poteri di vicepresidente la durata di tale esercizio (e che c'è stata una lunga e furosa controversa con cui i repubblicani hanno cercato di destituire il icepresidente proprio basandosi suuna contestata mancata comunicazione che a Candido appare tanto futile) . Oppre potrei replicare che come PCF ci siamo occupati di portare avanti (con successo nonostante il fatto che non abbiamo la maggioranza in Senato e che i repubblicano spesso fanno ostruzionismo a prescindere contro le proposte del PCF) battaglie politiche piu serie in Senato per la tutela dell'industria italiana e contro la concorrenza straniera della Cina ai nostri prodotti
    http://politicainrete.it/forum/il-gi...zie-tutti.html

    ma preferisco lasciare da parte le solite polemiche e venire al punto.
    Voglio essere sincero fino in fondo (anche se ciò che sto per dire è probabilmente impopolare presso una parte del mio elettorato): disprezzo politicamente i giornalisti come Sallusti che fanno i tirapiedi di un politico in modo particolare (e disprezzo Sallusti in modo particolare) per cui (parlo a livello personale non come coordinatore del PCF o come capogruppo del PCF) non sono disposto a portare in Senato nessuna mozione in favore di quel signore anche se ovviamente gli altri senatori del PCF sono liberi di portarla abvanti se cosi riterranno opportuno.
    Credo invece , questo si , alla libertà di opinione assoluta per qualsiasi tipo di idea (e questo lo dico in veste di coordinatore del PCF) e proporremo (nel prossimo turno di discussione) un disegno di legge per la tutela assoluta della libertà di espressione contro qualsiasi censura in nome del politicamente corretto
    Chiudendo per un attimo la parentesi pirriana, da cittadino italiano non posso che riconoscermi pienamente in quanto scritto da C@scista.

    Non avrei saputo dire di meglio.
    L'uomo è nato libero ma ovunque è in catene

  8. #8
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere


    Va bene, pare che tutto il mondo “intellettuale” italiano, con tutto il milieu giornalistico in prima fila, compatto e granitico, sia in grandi ambasce per il rischio che Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale e al tempo dei fatti di Libero, finisca in galera a seguito di una condanna per diffamazione. E’ confortante assistere a una così poderosa levata di scudi contro la restrizione della libertà personale, e dispiace semmai che tanta compattezza non si veda in altre occasioni. Tanta gente va in galera per leggi assurde e ingiuste – come circa tremila persone accusate del bizzarro reato di “clandestinità” – eppure la notizia è Sallusti. Bene, allora vediamola bene, questa notizia, al di là delle sentenze, delle polemiche, dei meccanismi della giustizia. Proviamo insomma ad applicare il vecchio caro concetto del “vero o falso?”
    Il fatto. Nel febbraio del 2007 una ragazzina di Torino (13 anni) si accorge di essere incinta. I genitori sono separati. La ragazzina (che tra l’altro ha problemi di alcol ed ecstasy) vuole abortire, ha il consenso della madre, ma non vorrebbe dirlo al padre (i genitori sono separati). Per questo si rivolge alla magistratura. E’ quanto prevede la legge: mancando il consenso del padre si è dovuto chiedere a un giudice tutelare, che ha dato alla ragazzina (e alla madre, ovviamente) il permesso di prendere una decisione in totale autonomia. Come del resto precisato in seguito, a polemica scoppiata, da una nota dettata alle agenzie dal Tribunale di Torino: “Non c’è stata alcuna imposizione da parte della magistratura”.
    L’articolo querelato. Strano che, in tutto il bailamme suscitato dal rischio che Sallusti finisca in carcere, nessuno si sia preso la briga di ripubblicare l’articolo incriminato. Anche in rete si fatica a trovare la versione completa, anche se basta scartabellare un po’ nella rassegna stampa della Camera dei Deputati per trovarlo (andate qui e leggetevelo). L’articolo (Libero, 18 febbraio 2007) è firmato con lo pseudonimo di Dreyfus (quando si dice la modestia) e racconta la vicenda in altri termini. La prosa maleodorante e vergognosa – un cocktail di mistica ultracattolica e retorica fascista – non è suscettibile di querela e quindi ognuno la valuti come vuole. Ma veniamo ai fatti. La vulgata corrente di questi giorni insiste molto su una frase, questa:
    “… ci fosse la pena di morte, e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso. Per i genitori, il ginecologo e il giudice”
    E’ vero. Si tratta di un’opinione. Scema, ma un’opinione. Disgustosa, ma un’opinione.
    Vediamo invece le frasi che non contengono opinioni ma fatti. Falsi.
    Il titolo, per esempio: “Il giudice ordina l’aborto / La legge più forte della vita”.
    Falso. Nessun giudice ha ordinato di abortire.
    Altra frase: “Un magistrato allora ha ascoltato le parti in causa e ha applicato il diritto – il diritto! – decretando l’aborto coattivo”.
    Falso. Il giudice ha dato libertà di scelta alla ragazzina e alla madre.
    Ancora: “Si sentiva mamma. Era una mamma. Niente. Kaput. Per ordine di padre, madre, medico e giudice, per una volta alleati e concordi”.
    Falso. Il padre non sapeva (proprio per questo ci si è rivolti al giudice) e le firme del consenso all’aborto sono due, quella della figlia e quella della madre.
    E poi: “Che la medicina e la magistratura siano complici ci lascia sgomenti”.
    Falso. Complici di cosa? Di aver lasciato libera decisione alla ragazza e a sua madre?

    Ora, sarebbe bello chiedere lumi anche a Dreyfus, l’autore dell’articolo. Si dice (illazione giornalistica) che si tratti di Renato Farina, il famoso agente Betulla stipendiato dai Servizi Segreti che – radiato dall’Ordine dei Giornalisti – non avrebbe nemmeno potuto scrivere su un giornale il suo pezzo pieno di falsità.
    Non c’è dubbio che il caso della ragazzina torinese sia servito al misterioso Dreyfus, a Libero e al suo direttore Sallusti per soffiare quel vento mefitico di scandalo che preme costantemente per restringere le maglie della legge 194, per attaccare un diritto acquisito, per gettare fango in un ingranaggio già delicatissimo. Ma questo è, diciamo così, lo sporco lavoro della malafede, non condannabile per legge.
    Condannabile per legge è, invece, scrivere e stampare notizie false. Di questo si sta parlando (anzi, purtroppo non se ne sta parlando), mentre si blatera di “reato d’opinione”.
    Il reato d’opinione non c’entra niente. C’entra, invece, e molto, un giornalismo sciatto, fatto male, truffaldino, che dà notizie false per sostenere una sua tesi.
    Per questo la galera vi sembra troppo? Può essere. Ma per favore, ci vengano risparmiati ulteriori piagnistei sul povero giornalista Sallusti che non può dire la sua.

    PS) Un mio vecchio maestro di giornalismo, all’Unità (sono passati secoli, ma io gli voglio ancora bene), scrutava i pezzi scritti da noi ragazzini con maniacale attenzione. Quando trovava qualcosa di querelabile ci chiamava e ci diceva: “Vuoi che ci portino via le rotative? Vuoi che ci facciano chiudere il giornale dei lavoratori?”.
    Nel fondo di oggi su Il Giornale, Sallusti lamenta con toni da dissidente minacciato di Gulag, che non intende trattare per il ritiro della querela, che ha già pagato 30.000 euro e non vuole pagarne altri 30.000. Spiccioli. Ecco. Forse “portargli via le rotative”, come diceva il mio vecchio compagno sarebbe meglio. Meglio anche della galera. Di molte cose abbiamo bisogno, ma non di un martire della libertà con la faccia di Sallusti.

    Alessandro Robecchi, il sito ufficiale » Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere
    è un bellissimo spaccato di veterocomunismo che ahimé grazie alla mia eta ho conosciuto e che mi lascia un po' nostalgico, perchè almeno la gente era motivata da un ideale e pronto a difenderlo: mi riporta al mio recente viaggio in Germania Est con l'incontro con qualche vecchio fedelissimo fedele alla linea di Erich Honecker.
    Non lo condivido assolutamente ma quando uno viene da quella scuola non ci si puo' aspettare altro, comunque i giudici potevano anche decidere il salvataggio del feto in favore di soluzione di adozione
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 27-09-12 alle 19:08

  9. #9
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da Laico Visualizza Messaggio
    595. Diffamazione.

    Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032 (1) (2).

    Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065 (3) (4).

    Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699] (5), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (6).

    Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate [c.p. 29, 64] (7) (8).

    questo articolo, per come è scritto, fa parte di un altro secolo, se non addirittura era geologica. la corte costituzionale dovrebbe intervenire per manifesta oscurità del testo e abrogare sto scempio.
    probabilmente a qualcuno fa comodo avere della roba così.
    veni vidi mici

  10. #10
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    Predefinito Re: Mozione a favore del Direttore Sallusti e della libertà di opinione

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Potrei replicare alle solite polemiche che ciò che a Candido appare futile è invece il doveroso rispetto della legalità dato che la Corte Costituzionale ha imposto con sentenza di comunicare espressamente ogni volta che si assumono i poteri di vicepresidente la durata di tale esercizio (e che c'è stata una lunga e furosa controversa con cui i repubblicani hanno cercato di destituire il icepresidente proprio basandosi suuna contestata mancata comunicazione che a Candido appare tanto futile) . Oppre potrei replicare che come PCF ci siamo occupati di portare avanti (con successo nonostante il fatto che non abbiamo la maggioranza in Senato e che i repubblicano spesso fanno ostruzionismo a prescindere contro le proposte del PCF) battaglie politiche piu serie in Senato per la tutela dell'industria italiana e contro la concorrenza straniera della Cina ai nostri prodotti
    http://politicainrete.it/forum/il-gi...zie-tutti.html

    ma preferisco lasciare da parte le solite polemiche e venire al punto.
    Voglio essere sincero fino in fondo (anche se ciò che sto per dire è probabilmente impopolare presso una parte del mio elettorato): disprezzo politicamente i giornalisti come Sallusti che fanno i tirapiedi di un politico in modo particolare (e disprezzo Sallusti in modo particolare) per cui (parlo a livello personale non come coordinatore del PCF o come capogruppo del PCF) non sono disposto a portare in Senato nessuna mozione in favore di quel signore anche se ovviamente gli altri senatori del PCF sono liberi di portarla abvanti se cosi riterranno opportuno.
    Credo invece , questo si , alla libertà di opinione assoluta per qualsiasi tipo di idea (e questo lo dico in veste di coordinatore del PCF) e proporremo (nel prossimo turno di discussione) un disegno di legge per la tutela assoluta della libertà di espressione contro qualsiasi censura in nome del politicamente corretto
    Sulle presunte mie polemiche: il fatto che hai tempo per pensare a queste beghe ed eventuali ripercussioni nel caso che tu ometta di compiere un gesto futile implica che sei d'accordo e ti compiaci del gioco cosi' com'è.

    Il fatto che agisci come un attentissimo e ligio esecutore di leggi futili non rende meno futile il gioco com'è strutturato ora, che, anche voi lo avete detto, allontana inesobilmente i non addetti ai lavori, semplicemente perchè non capiscono i riti bizantini che compite ogni giorno.

    Una domanda: ma a volte non ti senti di fare la guardia a un bidone di benzina per giunta forato che ha perso tutta la benzina ed è vuoto?

    Il tuo intervento non a caso quotato da progressisti e comunisti non è degno di chi dirige uno pseudo partito cristiano anti aborto solo perchè un giornalista è antipatico, misero servo del padrone (lo sono tutti) e uno cosi' non puo' avere ragione per principio (come puo' avere ragione uno con la faccia da Dracula e in piu' amico della Santanchè?)

    Al limite preferisco l'intervento del veterocomunista postato da Gdem che almeno è coerente con la loro linea di sempre per cui non si è mai obbiettivi con l'avversario e non si riconosce che ha ragione anche quando ne ha.
    Ultima modifica di FrancoAntonio; 27-09-12 alle 19:22

 

 
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