da Euro-Holocaust: Pensare politicamente corretto


Pensare politicamente corretto: due esempi da Roma e uno da Padova


Proponiamo sinteticamente alcuni episodi recenti, in quanto evidenziano storture del politicamente corretto e, in particolare, modalità di pensare e rapportarsi agli altri che fanno presagire inquietanti sviluppi sociali.

Lo stupro di Roma: nascondere la realtà più evidente

L'episodio lo conoscete tutti, immaginiamo. Una ragazza australiana, in vacanza in Italia, conosce un tunisino, durante una serata all'insegna dello sballo e dell'alcol. I due si appartano. Che succede poi? La ragazza viene ritrovata in un bagno di sangue, mentre il tunisino già si era allontanato. All'inizio si parla di stupro, poi, immediatamente dopo, no, non è stupro. E' un "normalissimo", e un po' brutale, rapporto consenziente per strada tra ubriachi... Ci sono pure le telecamere che hanno ripreso il prima, con i due che si avvicinano, mano nella mano, al luogo in cui è avvenuto il fattaccio. In seguito, i dubbi: ma non sarà mica uno stupro?

Parliamoci chiaro: per strada, una ragazza lasciata sola, a notte fonda, in pozza di sangue, con lacerazioni di 15 centimetri, con il "ragazzo" che si allontana senza realmente soccorrerla, ma liberandosi dei propri indumenti macchiati, che può essere se non una violenza sessuale? Vagando su internet, tra i vari commenti, sicuramente vi sarà capitato di incrociarne del tipo "ma che stupro! ma si erano piaciuti da subito!", ecc. Ossia... l'amore libero al tempo del coma etilico e dell'idiozia galoppante (in tutto questo, l'ennesimo stupro di un allogeno è quasi un di più, polemicamente parlando).

Il malore a San Lorenzo: confondere la realtà

Ancora Roma. Ancora un tunisino. Alcuni carabinieri in borghese chiedono i documenti ad un tunisino, impiegato come cameriere in un locale della zona di San Lorenzo. Lo straniero, invece di fornirli, si butta per terra, simulando un malore e chiedendo aiuto per una aggressione mai avvenuta. I presenti circondano i carabinieri e, nonostante i tesserini, li spintonano. Devono accorrere carabinieri in divisa perché i presenti si calmino. Ora, per mettere bene a fuoco la questione, possono bastare due commenti dal sito del quotidiano romano Il Messaggero (Fermato, accusa un malore. San Lorenzo, abitanti contro i carabinieri, P. Vu., Il Messaggero, 12 luglio 2012):

Qualcuno mi sa spiegare... come mai nelle decine di aggressioni vere, ad opera di sbandati, ubriachi, ladruncoli, drogati, rapinatori ecc., tutti con le facce patibolari, i bravi cittadini non sentono, si girano dall'altra parte, restan a guardare e neanche ci provano a fare una telefonata, ma immancabilmente nelle operazioni di polizia, in divisa o in borghese (ma senza facce patibolari) accorrono a frotte a difendere i deboli oppressi?
Commento inviato il 12-07-2012 alle 13:24 da pacotom

Non sono gli abitanti... quelli che hanno aggredito i Carabinieri sono gli occupanti dei vari locali e localetti ai piani terra e interrati degli edifici, ovvero al 50% appartenenti a centri sociali di sinistra e l'altro 50% immigrati più o meno clandestini (ovvero i loro protetti). E che ci si può aspettare dai principali consumatori di droghe e alcolici, se non che proteggano uno dei loro rifornitori..... E vai stasera ricomincia la baldoria notturna, con buona pace dei veri abitanti che come al solito non chiuderanno occhio!!!
Commento inviato il 12-07-2012 alle 12:28 da wellington
La piscina a Padova: scontro di realtà

Una signora italiana, sposata con un ecuadoregno e madre di un bambino, accusa un'altra signora italiana di aver spintonato e insultato il figlio in maniera razzista, in una piscina padovana. La seconda replica di non aver spintonato, né insultato, tanto che ad essere allontanata dalla piscina sarebbe stata la madre del bambino. Inoltre, la seconda avrebbe deciso di sporgere una querela. Nel mentre, il sindaco Flavio Zanonato (detto Quimby, dall'omonimo e omologo personaggio del cartone animato I Simpson), senza aspettare di conoscere la realtà esatta, esprime solidarietà alla famiglia meticcia, vittima di "gravissimo atto di razzismo". Già, ma la realtà esatta? Anche in questo caso, due commenti (Razzismo in piscina, indignazione del sindaco: "Padova città accogliente", Enrico Ferro, Il Mattino di Padova, 7 luglio 2012):

Alice Brescia Padova
perchè il sindaco non ha fatto un comunicato per solidarizzare con quell'anziana scippata e sbattuta a terra da due zingari in scooter (poi rivelatosi rubato), perchè il sindaco non ha scritto al mattino per congratularsi con quella ragazza che a rischio della propria incolumità ha fermato due spacciatori norafricani in centro... Perchè il sindaco si sente in dovere di esprimere il suo rammarico di fronte a questa storia NON verificata?? complimentoni flavio, continua così! · Ieri alle ore 1.34

Corrado Cippo PD Fiolini Oxford High School
Meraviglioso Quimby! Nemmeno sa come siano andate realmente le cose ma ha già stabilito che si tratta di un atto di razzismo! Che poi voglio dire parla proprio lui che si mette durante un consiglio comunale a dare indirettamente dello "ndranghetista" a un calabrese... Secondo me comunque era già sbronzo quando l'hanno intervistato! · Ieri alle ore 2.52