Originariamente Scritto da
zlais
Ora, tutti parlano della ridiscesa in campo di Berlusconi, ne parlano fin troppo quindi pare inutile concentrarsi su questo avvenimento.
Il problema non è Berlusconi, nè il suo elettorato come dice qualcuno, io non credo alle differenze antropologiche: il problema è il centrodestra italiano nel suo complesso, non per una questione morale o di altra natura etica, ma perchè è incapace di esprimere ciò che in tutto il mondo è un centrodestra normale.
Se un signore come Berlusconi è candidato ormai per la sesta elezione di fila, che vinca o che perda, che sia costretto a dimettersi per un quasi-fallimento o perchè la Lega lo molla, che non rispetti un punto dei suoi programmi elettorali, vuol dire che c'è semplicemente una carenza di leadership e di programmi nel centrodestra italiano.
In tutti i manuali socio-politici c'è scritto che l'Italia è un paese in prevalenza conservatore, allora è possibile che il centrodestra di questo Paese non sia capace di esprimere un leader diverso da Berlusconi? Su 60 milioni che siamo?
Si diceva bene quando si affermava che Alfano era il segretario di Berlusconi e non segretario di un partito.
Le varie anime accademiche liberali e conservatrici del Paese, i rappresentanti confindustriali (quelli che sono interamente privati, possibilmente...), che in tutto il mondo costituiscono l'ossatura delle coalizioni del centrodestra, sono incapaci di trovare un uomo? Non è strano che gli elettori di centrodestra votino Berlusconi o, come in questo momento, se proprio impossibilitati si astengano: è l'unico candidato.
I vari Pisanu, Martino, Giannino, Pera, Galan, Quagliariello, Straquadanio etc. parlano, criticano, votano in dissenso per mantenere la coscienza pulita, fanno i liberi pensatori, ma non si presentano mai come alternativa. Anzi spesso sono i primi servi (vedere ieri Galan che parlava di orgasmo per la ridiscesa in campo!).
Io non sono certo di destra, ma avere una destra in un paese è normale ed è meglio della coalizione statal-clientelare attuale, che ricorda molto la vecchia DC (che era repubblicana e per la dottrina sociale di mercato a Nord non molto dissimile da una CDU tedesca, ma monarchica e proto-mafiosa al sud).
Non a caso pare che la nuova legge elettorale cui puntano è un proporzionale quasi puro, che distruggerebbe il bipolarismo (fino a ieri bandiera, ma solo perchè conveniva, non hanno ideali, li usano al massimo come taxi)
Per inciso io non penso minimamente che Berlusconi vincerà, a parte l'entusiasmo dei suoi fans: Berlusconi fino a ieri parlava di BI che deve stampare euro, Germania che doveva uscire dall'euro, sostanzialmente un pazzo, che va contro gli interessi nazionali e internazionali.
Non basta certo una dieta o un riavvicinamento all'ex moglie e altre cose di facciata per cambiare la situazione.
Però se anche sarà solo leader di una coalizione di centrodestra (l'unica), seppure di opposizione, avrà cmq segnato i suoi tratti principali: non sarà mai un centrodestra liberal-conservatore, ma sempre Berlusconiano nonostante questo fosse il momento più propizio per cambiare. Si parlava di primarie, chieste a gran voce dai più giovani iscritti, pure queste son saltate... L'unica cosa che cambierà è il nome, il simbolo e qualche faccia (perchè gli altri ormai son antiestetici).
I primi a dover essere preoccupati, secondo me, dovrebbero essere proprio quelli che si riconoscono nei valori di centrodestra...