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  1. #1
    Socialdemocrazia Palmiana
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    Predefinito Riflessioni sul centrodestra italiano

    Ora, tutti parlano della ridiscesa in campo di Berlusconi, ne parlano fin troppo quindi pare inutile concentrarsi su questo avvenimento.
    Il problema non è Berlusconi, nè il suo elettorato come dice qualcuno, io non credo alle differenze antropologiche: il problema è il centrodestra italiano nel suo complesso, non per una questione morale o di altra natura etica, ma perchè è incapace di esprimere ciò che in tutto il mondo è un centrodestra normale.

    Se un signore come Berlusconi è candidato ormai per la sesta elezione di fila, che vinca o che perda, che sia costretto a dimettersi per un quasi-fallimento o perchè la Lega lo molla, che non rispetti un punto dei suoi programmi elettorali, vuol dire che c'è semplicemente una carenza di leadership e di programmi nel centrodestra italiano.
    In tutti i manuali socio-politici c'è scritto che l'Italia è un paese in prevalenza conservatore, allora è possibile che il centrodestra di questo Paese non sia capace di esprimere un leader diverso da Berlusconi? Su 60 milioni che siamo?
    Si diceva bene quando si affermava che Alfano era il segretario di Berlusconi e non segretario di un partito.

    Le varie anime accademiche liberali e conservatrici del Paese, i rappresentanti confindustriali (quelli che sono interamente privati, possibilmente...), che in tutto il mondo costituiscono l'ossatura delle coalizioni del centrodestra, sono incapaci di trovare un uomo? Non è strano che gli elettori di centrodestra votino Berlusconi o, come in questo momento, se proprio impossibilitati si astengano: è l'unico candidato.

    I vari Pisanu, Martino, Giannino, Pera, Galan, Quagliariello, Straquadanio etc. parlano, criticano, votano in dissenso per mantenere la coscienza pulita, fanno i liberi pensatori, ma non si presentano mai come alternativa. Anzi spesso sono i primi servi (vedere ieri Galan che parlava di orgasmo per la ridiscesa in campo!).
    Io non sono certo di destra, ma avere una destra in un paese è normale ed è meglio della coalizione statal-clientelare attuale, che ricorda molto la vecchia DC (che era repubblicana e per la dottrina sociale di mercato a Nord non molto dissimile da una CDU tedesca, ma monarchica e proto-mafiosa al sud).
    Non a caso pare che la nuova legge elettorale cui puntano è un proporzionale quasi puro, che distruggerebbe il bipolarismo (fino a ieri bandiera, ma solo perchè conveniva, non hanno ideali, li usano al massimo come taxi)

    Per inciso io non penso minimamente che Berlusconi vincerà, a parte l'entusiasmo dei suoi fans: Berlusconi fino a ieri parlava di BI che deve stampare euro, Germania che doveva uscire dall'euro, sostanzialmente un pazzo, che va contro gli interessi nazionali e internazionali.
    Non basta certo una dieta o un riavvicinamento all'ex moglie e altre cose di facciata per cambiare la situazione.

    Però se anche sarà solo leader di una coalizione di centrodestra (l'unica), seppure di opposizione, avrà cmq segnato i suoi tratti principali: non sarà mai un centrodestra liberal-conservatore, ma sempre Berlusconiano nonostante questo fosse il momento più propizio per cambiare. Si parlava di primarie, chieste a gran voce dai più giovani iscritti, pure queste son saltate... L'unica cosa che cambierà è il nome, il simbolo e qualche faccia (perchè gli altri ormai son antiestetici).
    I primi a dover essere preoccupati, secondo me, dovrebbero essere proprio quelli che si riconoscono nei valori di centrodestra...
    Ultima modifica di zlais; 13-07-12 alle 14:48
    Il coro del Bunga Bunga:
    Silvio: ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    I ministri: ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    Le ministre: ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do
    Il giudice: ♪si ♪fa ♪la minore ♪si ♪fa ♪la minore

  2. #2
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Sono d'accoro praticamente in tutto.Non si lamentino di null'altro se non della propria ignavia.
    Montezemolo poteva non nicchiare, può presentarsi e ancor più poteva fare un vero accordo con Casini se voleva, idem si può dire per Casini, che invece rinuncia in partenza a rappresentare il centrodestra mettendosi di fatto nel csx con l'alleanza col PD.
    E se volevano avere anche chances di vittoria potevano fare un compromesso accordandosi con Alfano, concedendo che Berlusconisi presentasse come semplice deputato.
    Nulla, non si lamentino.
    Against all odds

  3. #3
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Zlais vincerà, l' operazione pulizia è cominciata.

    SILVIO CI SALVERA' DAL COMUNISMO.

    QUESTO E' UN PAESE DI CRETINI.
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  4. #4
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Citazione Originariamente Scritto da zlais Visualizza Messaggio
    Ora, tutti parlano della ridiscesa in campo di Berlusconi, ne parlano fin troppo quindi pare inutile concentrarsi su questo avvenimento.
    Il problema non è Berlusconi, nè il suo elettorato come dice qualcuno, io non credo alle differenze antropologiche: il problema è il centrodestra italiano nel suo complesso, non per una questione morale o di altra natura etica, ma perchè è incapace di esprimere ciò che in tutto il mondo è un centrodestra normale.

    Se un signore come Berlusconi è candidato ormai per la sesta elezione di fila, che vinca o che perda, che sia costretto a dimettersi per un quasi-fallimento o perchè la Lega lo molla, che non rispetti un punto dei suoi programmi elettorali, vuol dire che c'è semplicemente una carenza di leadership e di programmi nel centrodestra italiano.
    In tutti i manuali socio-politici c'è scritto che l'Italia è un paese in prevalenza conservatore, allora è possibile che il centrodestra di questo Paese non sia capace di esprimere un leader diverso da Berlusconi? Su 60 milioni che siamo?
    Si diceva bene quando si affermava che Alfano era il segretario di Berlusconi e non segretario di un partito.

    Le varie anime accademiche liberali e conservatrici del Paese, i rappresentanti confindustriali (quelli che sono interamente privati, possibilmente...), che in tutto il mondo costituiscono l'ossatura delle coalizioni del centrodestra, sono incapaci di trovare un uomo? Non è strano che gli elettori di centrodestra votino Berlusconi o, come in questo momento, se proprio impossibilitati si astengano: è l'unico candidato.

    I vari Pisanu, Martino, Giannino, Pera, Galan, Quagliariello, Straquadanio etc. parlano, criticano, votano in dissenso per mantenere la coscienza pulita, fanno i liberi pensatori, ma non si presentano mai come alternativa. Anzi spesso sono i primi servi (vedere ieri Galan che parlava di orgasmo per la ridiscesa in campo!).
    Io non sono certo di destra, ma avere una destra in un paese è normale ed è meglio della coalizione statal-clientelare attuale, che ricorda molto la vecchia DC (che era repubblicana e per la dottrina sociale di mercato a Nord non molto dissimile da una CDU tedesca, ma monarchica e proto-mafiosa al sud).
    Non a caso pare che la nuova legge elettorale cui puntano è un proporzionale quasi puro, che distruggerebbe il bipolarismo (fino a ieri bandiera, ma solo perchè conveniva, non hanno ideali, li usano al massimo come taxi)

    Per inciso io non penso minimamente che Berlusconi vincerà, a parte l'entusiasmo dei suoi fans: Berlusconi fino a ieri parlava di BI che deve stampare euro, Germania che doveva uscire dall'euro, sostanzialmente un pazzo, che va contro gli interessi nazionali e internazionali.
    Non basta certo una dieta o un riavvicinamento all'ex moglie e altre cose di facciata per cambiare la situazione.

    Però se anche sarà solo leader di una coalizione di centrodestra (l'unica), seppure di opposizione, avrà cmq segnato i suoi tratti principali: non sarà mai un centrodestra liberal-conservatore, ma sempre Berlusconiano nonostante questo fosse il momento più propizio per cambiare. Si parlava di primarie, chieste a gran voce dai più giovani iscritti, pure queste son saltate... L'unica cosa che cambierà è il nome, il simbolo e qualche faccia (perchè gli altri ormai son antiestetici).
    I primi a dover essere preoccupati, secondo me, dovrebbero essere proprio quelli che si riconoscono nei valori di centrodestra...
    Indecente ......senza fare tanta prosopopea ......il cdx è INDECENTE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. #5
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Ottimo articolo dell'Opinione:

    "Qual è il piano? Berlusconi sa di non poter tornare a Palazzo Chigi. Questa volta l'obiettivo non è la rivincita, ma una sconfitta senza ko, ai punti. Secondo molti l'ex premier è ancora l'unico in grado di tenere insieme tutte le "anime" del Pdl (se non più per convinzione, per debolezza di ciascuna), quindi di fermare il progressivo sfaldamento del partito e l'emorragia di consensi in atto. Se sotto la sua guida il Pdl andasse oltre il 20%, si confermerebbe seconda forza nel Paese, principale opposizione, mantenendo centralità e influenza anche nel prossimo Parlamento, prospettiva al momento più che compromessa. Stavolta, tuttavia, non va dato per scontato l'appeal di Berlusconi. Tutto da dimostrare, infatti, che dopo qualche iniziale fiammata di consenso non torni negli elettori, delusi proprio da lui, la noia per il già vissuto.

    Il piano è di "scippare" una vittoria netta alla sinistra e, dopo il voto, cioè senza dichiararlo prima agli elettori, che non capirebbero, rilanciare Monti anche nella prossima legislatura, sostenuto da una grande coalizione. Questa volta l'azionista di maggioranza sarebbe il Pd, ma con il Pdl secondo azionista. La legge elettorale è il vero dilemma. Per "costringere" Bersani ad una mezza vittoria servirebbe un proporzionale con minime correzioni maggioritarie, in modo che il primo partito (il Pd) non abbia i numeri per governare da solo, e dunque sia portato ad accettare una grande coalizione. Ma allo stesso tempo un sistema siffatto è proprio quello che meno aiuterebbe il Pdl a recuperare il voto dei delusi, che potrebbero disperdersi in una miriade di nuove piccole offerte politiche.

    Monti ha escluso il bis, ma è ovvio che resterà a disposizione di eventuali chiamate simili a quella di novembre. Il Quirinale spinge per tale esito (auspica una nuova legge elettorale che ne favorisca le condizioni e richiama i partiti a impegnarsi sull'"agenda Monti"). Anche se si presentasse alleato con il Pd, Casini non vorrà certo governare da solo con Bersani ostaggio della Camusso. Da non sottovalutare, poi, il "partito Monti" interno al Pd. Potrebbe rimanere deluso chi si aspetta segnali di allarme dai mercati e dai partner Ue per il ritorno in campo di Berlusconi. Gli scenari post-voto al momento sono due: o un governo di centrosinistra guidato da Bersani, in cui l'eventuale presenza di Casini non basterebbe a controbilanciare le spinte della sinistra politica e sindacale; oppure una grande coalizione a sostegno di un Monti-bis. Quanto più il ritorno di Berlusconi verrà inteso come strumentale a determinare un sostanziale pareggio nei numeri per formare una maggioranza, quindi a creare le condizioni perché l'Italia continui ad essere guidata da Monti, tanto meno in Europa e nel mondo economico-finanziario vedremo battere ciglio.

    Berlusconi riuscirebbe a fermare la gioiosa macchina da guerra 2.0 della sinistra, ma le notizie positive finirebbero qui. Dalla sua ricandidatura non possiamo aspettarci ciò in cui ha fallito in vent'anni, ossia nel dare al centrodestra un'ideologia politica ben definita. Come osserva il think tank conservatore inglese "Centre for Policy Studies" nel paper pubblicato dal Foglio, per avere successo occorrono «intelaiatura intellettuale» e «chiarezza ideologica», proprio ciò che tranne in brevi parentesi è mancato alle coalizioni berlusconiane e ora manca al Pdl. Anche per il paese non potremmo aspettarci granché da un Monti-bis che nascesse con l'imbroglio, cioè senza una scelta consapevole degli elettori. Potrà avere, forse, la competenza tecnica, salvarci da un viaggio di sola andata per la Grecia sul treno Bersani-Camusso, ma sarebbe comunque privo di quella chiarezza ideologica necessaria a compiere scelte sufficientemente nette e a farle accettare, sul piano morale e intellettuale, alla maggioranza della gente. Senza prima aver tracciato una linea netta tra chi vuole cambiare il Paese e chi no, linea ad oggi trasversale ai partiti, quindi senza politicizzarsi, schierarsi, combattere la battaglia ideologica, non c'è berlusconismo o montismo che possa farcela."
    Against all odds

  6. #6
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Il problema è che in Italia il centro destra è un'accoglia di persone con idee molto diverse tenute insieme solo dal re, socialisti, liberali, ex fascisti (alcuni nemmeno tanto ex), persino ex comunisti senza di lui si spacca perché il CDX è un mostro innaturale. Anche il partito conservatore inglese ha un anima più liberale e una più prettamente conservatrice ma le differenze sono molto minori di quelle che ci sono tra la russa e cicchitto. Poi va detto che la maggior parte dei parlamentari è li per propri interessi.
    .
    Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.

  7. #7
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Forse qualcosa si muove, anche se dubito abbiano i soldi per fare qualcosa... e soprattutto la legge elettorale che vogliono fare è progettata proprio per impedire certe cose.

    Oscar Giannino

    «Oggi, 12 luglio, mi sento di dirvi, dal profondo del cuore, e senza mettere in imbarazzo la radio che mi ospita, Radio24, che a questa notizia (la ridiscesa in campo di Berlusconi, ndr), alcuni di quelli che la pensano come me, credo non pochi, decidono in questa maniera, ripeto: in questa maniera!, con un appello a tanti di voi italiani, di reagire. Noi che ci sentiamo liberali, offesi e presi in giro, in tutti questi anni, per “meno stato, meno spesa e meno tasse”; per un percorso di ripresa dell’economia italiana che metta insieme quelli che diventano ex produttori e quelli che non lo diventeranno mai; non perché siamo delusi da Monti ma perché non ci riconosciamo nella linea che è stata esattamente equale a quella dei vent’anni precedenti – più tasse, e che come vedete aggrava il Pil e deperisce il gettito -; non ci riconosciamo nella linea delle patrimoniali che già ci sono – l’Imu, il “conto titoli” – (…); di fronte a tutto questo, noi non ci riconosciamo certo nel Berlusconi che torna, perché questo è fuori di dubbio, e vorremmo cambiare anche questa linea che, secondo noi, è un rigore mal concepito: allora, poiché non ci riconosciamo né in questo né in quello, abbiamo deciso di farvi un appello. Lo vedrete tra qualche giorno. Io di qui non posso dire di più, perché io qui faccio il giornalista, protempore, e spero di continuare a farlo perché non entrerò mai in contraddizione con quello che penso e, da cittadino a cittadino, e non sicuramente perché mi sono montato la testa, diffidate di chiunque vi dica, o vi faccia pensare, che mi sono montato la testa, ci sono energie italiane, dal basso, senza carismatici leaderismi – è chiaro che i partiti che vengono fondati da un tycoon, come si vede quando il tycoon fa un passo indietro, deperiscono e non sono compatibili con la democrazia e con il confronto interno; ma non sono compatibili neanche con la rappresentanza di quei valori che hanno dichiarato per tanti anni e con cui molti di voi li hanno votati, e tanti altri li hanno avversati, perché non c’hanno mai creduto -; allora, a questo rendiconto, si tratta di mettersi una mano sulla coscienza. Alcuni di noi hanno deciso di chiedervi, collettivamente, di metterla insieme a noi e di capire se, proprio per questo, e anche per questo, non sia necessario, nei pochi mesi che abbiamo di fronte, dare vita ad un’altra cosa che nell’offerta politica non c’è; costruendola dal basso, senza leaderismi.

    Vedremo, chi vivrà vedrà; ma, di sicuro, tornare a diciotto anni fa non è cosa, a chi è avanti negli anni come me, che possa attirare».
    Il coro del Bunga Bunga:
    Silvio: ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    I ministri: ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    Le ministre: ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do
    Il giudice: ♪si ♪fa ♪la minore ♪si ♪fa ♪la minore

  8. #8
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Zaccanasta Visualizza Messaggio
    Il problema è che in Italia il centro destra è un'accoglia di persone con idee molto diverse tenute insieme solo dal re, socialisti, liberali, ex fascisti (alcuni nemmeno tanto ex), persino ex comunisti senza di lui si spacca perché il CDX è un mostro innaturale. Anche il partito conservatore inglese ha un anima più liberale e una più prettamente conservatrice ma le differenze sono molto minori di quelle che ci sono tra la russa e cicchitto. Poi va detto che la maggior parte dei parlamentari è li per propri interessi.
    Non vedo differenze superiori a quelle che ci sono tra ichino e Fassina. Cmq un proporzionale senza coalizioni anche per questi motivi sarebbe l'ideale.
    Ultima modifica di Iannis; 13-07-12 alle 15:54
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  9. #9
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Iannis Visualizza Messaggio
    Non vedo differenze superiori a quelle che ci sono tra ichino e Fassina. Cmq un proporzionale senza coalizioni anche per questi motivi sarebbe l'ideale.
    Infatti anche il PD dovrà scegliere la strada da seguire.

    P.S. prima volevo scrivere accozzaglia.
    .
    Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.

  10. #10
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    Predefinito Re: Riflessioni sul centrodestra italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Iannis Visualizza Messaggio
    Non vedo differenze superiori a quelle che ci sono tra ichino e Fassina. Cmq un proporzionale senza coalizioni anche per questi motivi sarebbe l'ideale.
    il proporzionale può andar bene se ci sono circoscrizioni alla spagnola (che in teoria, fino a ieri, era la legge preferita dal cdx), se c'è un collegio unico nazionale è un suicidio

    poi sarebbe davvero folle (ma il pdl lo sta facendo) un sistema semipresidenzialista con parlamento eletto su base proporzionale...
    Ultima modifica di zlais; 13-07-12 alle 15:59
    Il coro del Bunga Bunga:
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