Ha fatto indubbiamente scalpore il successo del Movimento Cinque Stelle e la sua conquista di una realta' di una certa importanza come Parma nel corso dei ballottaggi appena trascorsi.
Con questa vittoria sono stati clamorosamente affossati tutti coloro che guardavano con sufficienza al movimento grillino, visto come incapace di radicarsi e di mettere a frutto il voto di protesta che sino ad oggi lo aveva contraddistinto.
Del resto non e' che non mancassero le ragioni per il rafforzamento della protesta sin qui montante in molte aree del paese.
I desiderata espressi dai grillini sono legittimi e trovano gran riscontro in questo momento di buriana economica, sociale e politica, che ha visto il tramonto del PDL e un PD incapace di canalizzare quei desiderata sino in fondo.
Attenzione pero' a non dimenticare il precedente importante in questo settore costituito dalla Lega. Movimento basato sul carisma del capo, sulla rottura verso vecchi equilibri, sul rinnegare il panorama politico esistente e condannarlo.
Pero' nella vita non basta desiderare cose giuste, bisogna anche domandarsi come averle nell'agire concreto.
Molte delle cose che adesso vengono dette dal M5S sono state dette dalla Lega negli anni scorsi.
Lotta agli sprechi, riassetto dello stato, critica alla corruzione...
Ma cosa hanno ottenuto queste rivendicazioni in concreto?
Di affidare larga parte delle zone piu' ricche e solide del paese ad una classe dirigente inadeguata, guidata da un capopopolo dagli aspetti poco chiari che si e' poi circondato di persone parimenti inaffidabili ed e' caduto nel vizio piu' italico di tutti: il nepotismo pro filio inepto.
Siamo forse all'ennesima replica del dramma politico italiano ovvero l'affidarsi a forze antisistema rozze ed inefficaci guidate da personaggi che di politica sinceramente masticano poco?