Le ultime elezioni hanno visto la vittoria di Occidentale al primo turno, ma al Senato le urne non ci hanno consegnato una solida maggioranza. Le forze che hanno sostenuto Occidentale e che hanno vinto le elezioni presidenziali, non sono in grado di formare un governo da sole e senza ricorrere ad appoggi esterni o a supporti di altre forze politiche aliene dalla coalizione.
Vista la situazione estremamente confusa e soprattutto consapevoli delle difficoltà presenti di un tentativo del genere, rivolgiamo un ulteriore appello alle forze politiche di Transatlantico. Le esortiamo, in quanto membri di Rinnovamento Nazionale, ad andare oltre agli steccati politici e ideologici, pur necessari, per tentare un nuovo esperimento politico che non sia meramente di comodo, ma che sia espressione di un'esigenza sempre più sentita.
Di fronte alle difficoltà e alle sfide del XXI secolo, non si possono dare risposte a determinati problemi che siano esclusivamente espressione di una sola parte politica. C'è bisogno di unità, non per compremettere le proprie idee, ma per il bene comune.
Il governo Undertaker vuole andare in questa direzione e, soprattutto, vuole superiore delle logiche stantie che hanno dimostrato tutta la loro insufficienza e obsolescenza.
RN propone un governo Undertaker perché esso avrà per norma orientatrice la difesa del tessuto sociale della nostra nazione dalla disgregazione e dall'atomizzazione egoistica prima ancora che individualistica. La sovranità nazionale non sarà qualcosa di retorico a cui appellarsi, ma consisterà in una strenua difesa degli interessi vitali del nostro paese in ogni campo, senza rispolverare vetero-nazionalismi ormai anacronistici e fermo restando il principio di una giustizia che sia equa per qualunque Paese. Conseguentemente, siamo per una politica estera che veda l'Italia protagonista nel mondo, in Europa e soprattutto nel Mediterraneo. Un'Italia che non sia prona ai voleri di nessuno: né degli USA né della Francia né della Gran Bretagna né di Israele, ma nemmeno della Russia, della Turchia, dell'Iran, della Cina, dei paesi arabi e di qualsiasi altro paese straniero del mondo. Un'Italia che si faccia promotrice di unità europea non meramente di facciata, ma che rispetti e difenda le differenze nazionali e locali dei diversi paesi che compongono e comporranno l'Unione Europea del futuro. In tal senso, urge una revisione di tutti i trattati internazionali, che finora ci hanno penalizzato, anche a causa di politiche inadeguate ed inette delle nostre classi dirigenti. La nostra politica energetica dovrà prevedere degli ottimi rapporti con la Russia e i paesi nordafricani, ma in un'ottica di differenziazione e non di favoreggiamento del monopolio dell'una o dell'altra potenza mondiale o regionale che sia. Infine, un progetto di vasta modernizzazione dello Stato sociale, di cui andranno tagliati gli sprechi e dai cui benefici andranno tolti i parassiti e i fancazzisti. Una modernizzazione che però non consista in tagli generalizzati che penalizzeranno tutti. Quella che riteniamo necessaria è una modernizzazione che premi e tuteli soprattutto il merito, ma anche i soggetti più deboli; in particolar modo, i pensionati, gli anziani, le giovani coppie sposate regolarmente, i lavoratori più umili, la borghesia non parassitaria e accumulatrice del nostro paese, ma quella produttiva e dinamica, che da sempre costituisce una risorsa per la nostra economia. Siamo, quindi, per una politica sociale all'insegna della sussidiarietà, che lasci il mercato libero laddove possibile, ma che non disdegni l'intervento dello Stato laddove si riveli necessario. Vogliamo quindi che il merito venga adeguatamente riconosciuto e premiato, senza però lasciare che si creino degli squilibri economici e sociali ingiusti ed eccessivi che farebbero implodere su se stessa la nostra nazione.
Questi sono gli spunti programmatici che RN si impegna a portare avanti in un governo Undertaker.
Un governo olivo non sarebbe altro che sinonimo di passatismo; sarebbe il tipico governo formalmente di sinistra, ma espressione di una reazione plutocratica, confindustriale e antisindacale stantia. Sarebbe l'inveramento della famosa frase del defunto senatore Agnelli, secondo cui per fare politiche da "macelleria sociale" è necessario un governo di sinistra e non di destra.
Un governo precario, che si baserebbe solamente sull'apporto di un voto in più rispetto alle opposizioni.
Ciò che invece RN propone, con il governo Undertaker, è un'aggregazione vasta e plurale, non dettata da convenienze ed opportunismi politici, ma da principi forti e saldi, come del resto è sempre stato nostro costume.
Con quanto noi siamo venuti a dire, non abbiamo voluto ovviamente chiudere le porte ad una partecipazione, diretta o indiretta, a questo eventuale governo, a forze politiche che hanno condiviso con noi un percorso politico che ha portato alla vittoria di Occidentale. Anzi, la riteniamo necessaria, così come riteniamo necessario che questo governo veda la partecipazione di tutti: dal PCF a Socialismo Tricolore, dalla Sinistra Unita al Partito Liberale.
E, se lo vorrà, non intendiamo escludere nemmeno FDL, purché condivida - e lo stesso valga per tutti gli altri - in linea di massima questi punti programmatici.
Il resto, se il tentativo dovesse andare in porto, lo vogliamo lasciare alla libera discussione parlamentare.
Pensateci, perché potrebbe essere una grande occasione per tutti, anzi, la più grande occasione.
Defender
Capogruppo di Destra Nazionale Conservatrice.