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    Predefinito IL PIÙ* GRANDE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA

    Parte 1ª

    IL PIÙ GRANDE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA [1]

    Bob Mumford





    Dio vuol agire tramite noi

    A questo punto siamo pronti ad incamminarci verso la pienezza dello scopo di Dio per noi, sia come individui sia come corpo. Egli, infatti, vuole agire per mezzo del suo corpo, al quale voi ed io apparteniamo.

    Galati 5, 13-26 tocca il punto che costituisce il più grande ostacolo alla maturità spirituale. L’esperienza dimostra che NON tutto ciò che inizia a crescere, arriverà alla maturità. Dio presuppone che facciamo un cammino, da un punto ad un altro da Lui stabilito, e proprio qui sta la difficoltà: spesso ci ritroviamo a fallire tante volte nella stessa prova, ed è necessario imparare ad evitare i ripetuti fallimenti!


    Tutta la Legge concentrata in un comando

    Riporto qui Galati 5, 13-26, (dalla New American Standard Bible, a mio avviso la più fedele al testo greco):
    13 "Siete chiamati alla libertà, fratelli. Solo, non fate della vostra libertà un'opportunità per la carne, ma per mezzo dell'amore (agape) servitevi gli uni gli altri.
    14 Perché tutta la legge è messa in pratica in un unico comando: "Amerai il prossimo tuo come te stesso".
    15 Ma se vi azzannate e vi divorate a vicenda, state attenti, per non essere distrutti gli uni dagli altri.
    16 Ma io vi dico, camminate secondo lo Spirito, e non seguirete i desideri della carne.
    17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne, e questi sono in opposizione l'una contro l'altro, e così non potete fare le cose che volete.
    18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.
    19 Le azioni (o manifestazioni)della carne sono: immoralità, impurità, sensualità,
    20 idolatria, magia, litigi, gelosia, esplosioni d'ira, dispute, dissensi, divisioni,
    21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere, di cui vi avevo avvertiti in precedenza, come già vi avevo avvisati che quanti praticano queste cose non erediteranno il Regno di Dio.
    22 Ma il frutto dello Spirito è amore, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà,
    23 mansuetudine, controllo di sé. Contro queste cose non esiste legge.
    24 Quelli che appartengono a Gesù Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni ed i suoi desideri.
    25 Perciò, se viviamo nello Spirito, camminiamo anche nello Spirito”.
    26 “Non gonfiamoci d’orgoglio, provocandoci a vicenda, invidiandoci gli uni gli altri”.

    Al versetto 26 troviamo i tre peccati cristiani particolari:
    I. Non gonfiamoci d'orgoglio, (C.E.I. = vanagloria)
    2. provocandoci (sfidandoci) a vicenda,
    3. invidiandoci gli uni gli altri.

    Prima di inoltrarci nello studio, rivolgo a Dio Padre questa preghiera: “Padre Santo, aiutami ad aprire il cuore alle norme e direttive che vuoi comunicarci e, nel nome di Gesù, Ti chiedo, fa’ che la Tua parola penetri ciascuno di noi in modo tale che da poter essere davvero liberati. Per Gesù Cristo nostro Signore, Amen.

    Ø Come si fa ad osservare tutta la legge?
    Consideriamo i versetti 13-14, dove si afferma che tutta la legge è osservata amando il prossimo.
    Ø Noi, tuttavia, vogliamo essere spirituali e preferiamo amare Dio.
    Ø Vi è una cosa però da tenere presente: possiamo dire di osservare tutta la legge “solo” quando impariamo ad amare il prossimo come noi stessi.

    Le relazioni con il prossimo

    Rettitudine, o giustizia. Penso si tratti di una questione di relazioni. Se davvero volete apparire giusti davanti a Dio, nella vostra vita va messo in ordine l’intero settore delle "relazioni". Dovete essere nella giusta relazione con Dio, è vero, ma anche con tutti gli altri.
    Per convincersi di essere cristiani, non basta arrivare a capire che Gesù è il Salvatore, essere battezzati con acqua e nello Spirito Santo, comprare una Bibbia nuova e frequentare gruppi e chiese.
    Sono tutte cose importanti, ma del tutto insufficienti.

    Per arrivare poi a capire gli scopi di Dio e l’importanza da Lui attribuita alla Sua Parola, dobbiamo considerare ciò che dice da un’ottica diversa da quella abituale. Vecchio e Nuovo Testamento sono un’entità unica, inseparabile.
    Esaminando ad esempio i 10 Comandamenti, noteremo un particolare assai interessante: trattano solo due obiettivi principali, che possiamo suddividere così:
    4 comandamenti riguardano Dio,
    6 comandamenti riguardano gli uomini.

    Il problema, infatti, non sta nella relazione con Dio, ma nell’avere le relazioni giuste con la gente che Dio ci mette intorno! Se avessi intorno gente brava, sarei bravo anch'io!

    La Bibbia ci avverte di continuo contro le manifestazioni sbagliate delle relazioni umane: gelosia, invidia, sfida, orgoglio, critica, giudizio, superiorità. Il nostro problema è proprio la gente!
    La giustizia o rettitudine non consiste solo nel pregare nello Spirito, cantare in lingue, e leggere e imparare a memoria tutta la Bibbia.
    Ø Si tratta invece di avere in noi tanta presenza di Dio quanto basta a farci avere le relazioni giuste con la gente!
    Ø Abbiamo bisogno di una parte più grande di Dio in noi, per avere buone relazioni coi fratelli!

    La necessità si perdonare e di riconciliarsi:

    "Perciò, se stai portando la tua offerta all'altare e ti ricordi che un fratello ha qualcosa contro di te, lascia l'offerta e vai prima a riconciliarti con il fratello... e fai pace subito col vicino, per non finire in prigione” (Mt 3, 23-26).

    La condizione per ricevere il perdono:
    "Perdona i nostri debiti, come noi perdoniamo i nostri debitori... Perché se perdonerete agli uomini le loro trasgressioni, il Padre Celeste perdonerà a voi. Ma se non perdonerete... neppure Lui vi perdonerà" (Mt 6,12).

    Ma il perdono di Dio è al condizionale
    La condizione non riguarda il momento della salvezza, perché allora Dio ci prende come siamo, per farci incamminare nella vita cristiana. Ma poi Egli non vuole lasciarci come siamo, e la condizione per ricevere il Suo perdono è perdonare chi ha offeso noi!
    Solo dopo aver perdonato i torti e le offese ricevute, potremo passare alla fase successiva:

    Ama il prossimo tuo come te stesso
    Ma se odio me stesso? Per risolvere questa difficoltà dobbiamo capire gli effetti e conseguenze prodotti in noi dal peccato. Esso ha intaccato tre zone:
    1. La relazione tra me e Dio;
    2. La relazione con me stesso;
    3. La relazione tra me e gli altri.

    Come faccio ad amarvi come amo me stesso? Non vi conosco neppure!
    Ø La giustizia o rettitudine, tuttavia, mette in ordine queste tre relazioni. Così arriviamo ad amare prima Dio, poi noi stessi e quindi gli altri. Da parte Sua, Dio penserà a metterci intorno le persone “giuste” per fare pratica. Molti, tuttavia, hanno l’impressione di trovarsi come in prigione: a causa del risentimento, non arrivano a sperimentare la libertà e la gioia del Signore.

    Il risentimento

    Il risentimento è il maggiore ostacolo alla maturità spirituale. Penetra in profondità dentro di noi, e non possiamo farci niente. Mi è capitato di perdonare alcune persone per ben 9 volte! É di estrema importanza rendersi conto che, se ospitiamo in noi del risentimento, la crescita si ferma, la gioia si affievolisce, e pregare più forte e digiunare più a lungo non servirà proprio a nulla.

    La prima cosa da fare è riconoscere di avere il risentimento nello spirito. Davanti all'altare Dio ce lo rivelerà e, se glielo chiederemo, ci farà ricordare proprio quelle persone che ci hanno maggiormente ferito.

    Torniamo a Galati 5:
    Se la rettitudine è un fatto di giuste relazioni, Gesù è venuto proprio a rimetterci nella giusta relazione prima con Dio Padre, e quindi con gli altri. La Scrittura afferma che la giusta relazione con tutti gli altri è il risultato dalla giustizia o rettitudine.
    Ø Ai versetti 13-14 è detto chiaramente che dobbiamo usare la libertà a cui Dio ci ha chiamati per servirci gli uni gli altri.
    Ø Ma noi gli altri non li vogliamo servire: vogliamo servire solo Dio!
    Ø Stentiamo a capire che proprio servendo i fratelli noi serviamo Dio!

    Ø Versetto 15: "Se vi azzannate e divorate a vicenda..." I Galati, (cristiani del Nuovo Testamento), avevano problemi nelle relazioni: proprio non riuscivano ad andare d'accordo tra loro!
    Ø Versetto 16: Essere spirituali significa camminare nello Spirito Santo, e quando scopriamo il vero significato di questo cammino, la nostra natura umana ci porterebbe a non voler più essere spirituali!
    Ø Versetto 19: Le opere della carne sono cattive. Non prendiamo in considerazione le prime opere qui elencate, perché non dovrebbero proprio riguardarci. Ma vi sono inclusi anche diversi problemi di relazione:
    odio, (inimicizia, sentimenti di cattiva volontà); litigi, gelosia, esplosioni d'ira e di cattivo carattere, dispute (esplosioni di egoismo), eresia (opinione della propria volontà), dissensi, invidie (provare dolore per ciò che gli altri hanno).
    Se qualcuno ci indispone, si manifestano in noi i sintomi di ira, inimicizia, voglia di litigare, esplosioni del nostro cattivo carattere, intolleranza, dispute, ecc.

    Aspetti del risentimento

    Cosa significa:
    Risentimento significa provare dispiacere per un atto, una persona, un rilievo o una situazione in cui ci siamo sentiti ingiuriati o insultati. E’ qualcosa che ci ferisce dentro, in profondità, e può provenire proprio dai cristiani!

    Quando si manifesta:
    Il risentimento si manifesta quando Dio, o qualcun altro, agisce in modo diverso da come ci aspettavamo. Dio lo fa spesso, e se non siamo aperti ad accettare il Suo modo d’agire, ribolliremo di risentimento nei Suoi confronti e perderemo ciò che invece vuole darci. E non capita di rado!

    Natura del risentimento:
    Il risentimento ha le seguenti caratteristiche:
    1. É soggettivo, e nessuno lo sa oltre voi e Dio;
    2. Diventa un fatto di autocommiserazione: "Nessuno mi capisce.."
    3. Si accampa in noi sotto forma di rancore, e quando diventa rancore vero e proprio, avete un debito verso qualcuno che, a sua volta, ha un debito verso di voi. Quel debito dovrà essere pagato, perché solo se perdoniamo i debitori (chi mi ha fatto dei torti), saremo a nostra volta perdonati..

    Come liberarsene:

    Le quattro cose da conoscere per essere liberati dal risentimento, o per impedirne lo sviluppo, sono:

    1. Capire cosa Dio intende per prova, ed affrontarla. La Bibbia afferma che Dio ci mette alla prova. Ma Egli non ci avverte quando la prova arriverà, e siamo sempre colti alla sprovvista.

    Tuttavia, non appena riusciremo ad accettare come prova le più grosse contrarietà, vedremo le cose cambiare.
    Ma prima a cambiare saremo noi! Dio ha la prerogativa di fare e di permettere gli eventi nella nostra vita, ed agisce
    Ø per provocare e portare alla luce la nostra vera condizione.
    Ø Le cose che ci capitano non sono accidentali: servono a rivelare i nostri problemi,
    Ø (non certo quelli degli altri, mentre proprio questa è sempre una grossa tentazione).

    2. Capire cosa significa sovranità di Dio. Nella nostra vita nulla avviene senza esser prima passato dalle mani del nostro Dio Onnipotente.

    Tutti dobbiamo sapere con certezza che nulla tocca la nostra vita senza il consenso di nostro Padre: "Signore, tu lo hai permesso, ed io lo abbraccio."

    3. Accettare con gioia è la parte più dura. Se trovo la mia fuori serie nuova con una grossa ammaccatura sul davanti, mi soffermo, guardo verso l’alto e riesco a dire: "Dio, Tu lo hai permesso, ed io l’accetto con gioia!", dov'è la mia gioia?

    Ø Ma basta accettare, e se lo fate, state imparando qualcosa sulle emergenze della vita e su come risolverle.

    4. Sapete cosa significa prigione? Quando non riuscite a risolvere qualcosa e il risentimento cresce troppo, quell'ammaccatura alla macchina può esser l'inizio della perdita del contatto con Dio.

    Ø La Bibbia la definisce "radice di amarezza": inizia nella forma di piccolo seme di risentimento, e poi si arriva a pensare alla vendetta. Ma a quel punto sarete nei guai! Ed è proprio questo uno dei problemi del matrimonio!

    Altri effetti del risentimento

    Su questo argomento vi sono altre cose da considerare:

    q Il risentimento blocca il cammino con Dio. Se, consapevolmente o no, abbiamo ospitato in noi, magari per anni, il risentimento, non siamo liberi di accettare le cose dalle mani di Dio: Egli ci chiude in una prigione spirituale, e non ci permette di progredire: "Andiamo avanti, se Dio lo permette" (Ebrei 6,3).
    q É il maggiore ostacolo alla crescita e alla maturità spirituale. Di questo sono convinto, e se non riusciremo a risolvere il problema, diventeremo dei vecchi davvero miserabili, dei cinici che criticano tutto e tutti.
    Ø Pretenderemo che Dio e gli altri siano tutti al servizio del Nostro Regno, anziché essere noi al servizio del Regno di Dio!
    Chiediamo a Dio che oggi, come popolo, ci liberi dal risentimento.

    Il rimedio: dal perdono all’amore

    La prima cosa da fare è perdonare il risentimento contro Dio.
    Molti lo coltivano per anni: “Dio ha lasciato morire mia madre!” Oppure, non vi ha guarito, e non vi ha dato più soldi! In realtà siamo noi a non aver accettato, e con gioia, la nostra eredità in Dio!

    Nutriamo un profondo risentimento verso gli altri perché hanno ciò che vorremmo noi e sono come noi vorremmo essere: belli, bravi, intelligenti.

    q Proviamo risentimento verso il prete, perché non è venuto quando doveva venire; verso i genitori che ci hanno fatto del male; verso i parenti che ci hanno feriti in modo atroce.
    q Siamo pieni di risentimento sul posto di lavoro, perché la gente ci è passata avanti nella carriera. Il medico poi ha sbagliato un'operazione e ci ha fatto stare peggio di prima.

    Dio ci vuole liberare dai risentimenti più intimi e profondi.
    q Ci libera dal risentimento di cattolici contro protestanti, o protestanti contro cattolici. Una volta, in una riunione di 35.000 persone, un prete cattolico venne a lavarmi i piedi, perché riconosceva di averci offesi: così 500 anni di ingiurie cominciano a guarire.

    q Dio ci libera dai risentimenti di natura politica, dai contrasti tra partiti e fazioni. Nei cristiani, gli ideali politici fanno sorgere risentimenti profondi che li mettono gli uni contro gli altri. Lo sapevate che anche tra i discepoli di Gesù c'erano Simone lo Zelote, il giudeo più fanatico che potesse esistere, e Matteo il pubblicano, che si era completamente venduto al governo romano? Eppure, Gesù li mise insieme.

    q Gli altri nemici verso cui proviamo risentimento: Dobbiamo arrivare ad amare anche i comunisti cinesi! Prima, pensando ai comunisti, mi riempivo di risentimento e li odiavo "nel nome del Signore". Che dire poi dei criminali? La Bibbia afferma che un giorno impareremo ad amare ogni tipo di nemici. Non ci è permesso avere risentimento verso nessuno. Infatti, persino il risentimento contro i nemici ci fa perdere il contatto con Dio, e ben presto ci ritroveremo nelle loro stesse condizioni.

    Vi chiedo di chinare il capo in preghiera, mettendo i nomi, quando pregate per il risentimento contro qualcuno. Dio, allora, ci purificherà. Innanzi tutto, dobbiamo dirgli che vogliamo perdonarlo per il risentimento provato contro di Lui. "Sono troppo piccolo, troppo alto, volevo essere un uomo, o una donna...Signore, oggi Ti perdono.”
    Quindi, dobbiamo perdonare tutti gli altri.

    Ecco qui un esempio di preghiera di perdono. Poi rimanete in ascolto, in silenzio.

    Ø "Mio Dio, Ti chiedo di perdonarmi.
    Ø Ma anch'io voglio perdonare Te ed essere purificato da ogni risentimento contro di Te, perché non hai guarito mia madre, o mio padre, ecc…. ed ho provato un risentimento segreto contro di Te. Oggi Ti perdono, o Dio, come Tu hai perdonato tante volte me.
    Ø Perdono il mio sacerdote per quello che ha fatto o non ha fatto, [mettete il nome nel vostro elenco].
    Ø Signore, lo perdono e libero il mio risentimento contro di lui.
    Ø Perdono i miei genitori per quello che hanno sbagliato nella mia vita. Li perdono nel nome di Gesù.
    Ø Perdono il mio principale, mia sorella, i miei maestri, i medici che hanno sbagliato, e le persone che mi hanno provocato tanto dolore.
    Ø Signore, Ti chiedo di purificarmi dai sentimenti negativi verso quanti mi offendono.

    Ø Voglio essere liberato dal risentimento contro i cattolici, o i protestanti,

    Ø i partiti politici che vanno contro le mie idee, gli albanesi e i musulmani, i criminali.
    Ø Gesù, ti chiedo di purificarmi da ogni risentimento contro il Tuo popolo, perché diventa occasione di litigi e dispute contro di esso.
    Ø Liberami dal risentimento contro i nemici, contro quelli che mi hanno disprezzato e perseguitato, che si sono presi gioco di me. [Chiedete a Dio che vi liberi da ogni vostro risentimento, anche dei più profondi e nascosti].”

    Ø Madri contro figlie, figlie contro madri.
    Ø Mariti, liberate il risentimento contro vostra moglie, e voi mogli, contro vostro marito, perché non era come pensavate fosse! Perdonatelo e siate liberati.
    Ø Perdonate gli errori e le divisioni tra denominazioni, i problemi dottrinali che trovate negli altri;
    Ø perdonate i membri delle altre confessioni cristiane, tutti quelli contro cui avete avuto dei rancori, perché pensavate fossero nell’errore o abusassero delle cose di Dio.
    Ø Provate risentimento contro Dio perché non vi ha portati nel ministero, per aver permesso che il vostro matrimonio fallisse, per non aver fatto ciò che pensavate avrebbe dovuto.

    “Signore, Gesù, purificaci proprio qui ed ora, come Tuo popolo”.
    “Il sangue di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ci purifica da ogni ingiustizia. E se abbiamo commesso dei peccati, Lui li perdonerà. Se confessiamo i nostri peccati, Lui è fedele e giusto, e ci purifica dai nostri peccati, e ci purifica da ogni ingiustizia."
    " Ma il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza …” Forse con chi è perfetto? Tutte queste cose riguardano le relazioni con gli altri. Non è possibile avere pazienza senza la gente.

    I frutti dello spirito riguardano le relazioni.

    Abbiamo visto che
    Ø 6 dei 10 Comandamenti riguardano le relazioni tra noi, e che
    Ø la nostra “rettitudine o giustizia” è una questione di relazioni con gli altri.
    Ø Anche i frutti dello Spirito in Galati 5,22 non hanno un obiettivo diverso.

    Quei frutti, infatti, non sono per Dio, ma per la gente, che vuol venire da voi e cogliere il frutto della pazienza. Nella nostra pazienza vuol vedere il carattere di Dio, avvertire la fonte. Ma finché in noi vi è il risentimento, non c'è posto per la crescita dei frutti. Vivremo allora un'esistenza tetra, perché le cose si affolleranno senza produrre il frutto dello Spirito, che ci permetterebbe di avere una giusta relazione con tutti.
    Recitiamo il Padre Nostro...




    [1] Due lezioni tratte da audio-cassette di Bob Mumford – LIFECHANGERS, P.O. Box 98088 – Raleigh, NC 27624, U.S.A.



    IL PIU' GRANDE OSTACOLO ALLA MATURITA' CRISTIANA - amare prossimo legge comandamento perdono risentimento rimedio
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


    "Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.

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    Predefinito Re: IL PIÙ* GRANDE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA

    I maggiori impedimenti alla crescita spirituale
    Due articoli di Bob Mumford
    Parte 2ª



    IL SECONDO MAGGIORE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA

    Bob Mumford [1]


    LA PAURA

    Prendiamo il libro di Isaia, 35, 3-10:

    q "Incoraggiate gli esausti, rafforzate i deboli. Dite a quelli col cuore palpitante: 'Coraggio! NON TEMETE! Guardate, il vostro Dio verrà con vendetta. La ricompensa di Dio verrà, ma Lui vi salverà. Allora gli occhi dei ciechi si apriranno, gli orecchi dei sordi sentiranno, gli zoppi salteranno come cervi, e la lingua dei muti griderà di gioia, perché acque sgorgheranno dal deserto, e fiumi nel deserto, e la terra assetata diventerà uno stagno e il suolo arido avrà sorgenti d'acqua... E Vi sarà una via maestra, che sarà chiamata via della santità. Gli impuri non la percorreranno, ma sarà per coloro che vi camminano sopra. E i folli non vagheranno su di essa. Non vi saranno leoni, né bestie viziose si troveranno in quella via. Ma i redenti vi cammineranno”.
    q Versetto 10: "Allora i redenti del Signore torneranno. Verranno a Sion con grida di gioia, con gioia eterna sul loro capo. Troveranno gioia e felicità. E il dolore e i sospiri fuggiranno via."

    Dio vuole fare tutte queste cose in noi, e potrà agire solo quando saremo liberati dalla paura. Tutto, infatti, parte da un’ammonizione: "Non temete!" Se passate tutta la vita nella paura e nella timidezza, vi perdete tutte le meraviglie che Dio vuol fare sulla terra! E’ quindi necessario capire con estrema chiarezza se in noi vi è questo grande ostacolo, e prepararsi a vincerlo.

    La paura degli uomini

    Il secondo maggiore ostacolo che io conosco, e che impedisce alla gente di progredire nel cammino col Signore, è quella che chiamerei la paura degli uomini.

    è La paura degli uomini è la radice di tutte le altre paure. É simile al risentimento, e scende in profondità, proprio dove risiede il problema. Esaminiamo i versetti di Isaia riportati qui sopra, e in particolare il n. 4:
    q Sapete cosa significa un cuore palpitante? Significa che non riuscite a fare una testimonianza davanti a più di una persona per volta: vi si secca la gola, vi va via la voce, e scoprite di avere un problema: la paura degli uomini.

    q Il timore di Dio è l'inizio di ogni saggezza, ed è un bene: à l’aspetto positivo del timore, e la Scrittura ce lo insegna. Ma ora dobbiamo imparare a togliere da noi quanto è di ostacolo alla crescita spirituale, ossia la parte negativa del timore: il timore degli uomini.

    Come si manifesta:


    La paura degli uomini si manifesta in diversi modi:

    q La conformità all'opinione pubblica. - Un amico psicologo chiamava questo tipo di paura "il gregge". In altre parole, tutto il genere umano galoppa in un senso, e voi gli andate dietro: non volete essere diversi, volete stare con gli altri. "Se lo fanno tutti, è giusto".
    Ø Ma Rm 12, 1-2 dice: "Non conformatevi alla mentalità del mondo".
    Ø Esiste anche questa traduzione: "Non permettete al mondo di spremervi nella sua forma".

    Conosco gente talmente cosciente della moda, dello stato, della propria o altrui persona, del denaro e di ogni altra cosa, che mi chiedo come possano progredire nel cammino con Dio.
    Ø Cercano di compiacere tutti. Ma lo sapete che non si può accontentare e compiacere la gente?
    Ø Se passate la vita a cercare di accontentare gli altri, finirete male!
    Ø Si avverte una pressione crescente sul popolo di Dio, che cerca di costringerlo nello stampo del mondo. Il mondo vuole convincerci che quando tutti fanno una certa cosa - un nuovo televisore, pubblicità, oroscopi, filosofie indiane, ecc., anche noi dobbiamo seguire la corrente.

    Ma la peculiarità del cristiano è proprio questa: se tutti vanno in una direzione, noi dobbiamo andare nell'altra.
    Ø A chi piace nuotare contro corrente?
    Ø A me piace essere accettato; voglio far piacere alla gente, essere parte del gruppo, essere "in".
    Ø Il costo tuttavia è talmente alto, che non vale proprio la pena.

    Si tratta di fare una scelta. Non dobbiamo voler essere intrappolati, catturati dal gregge. E non certo perché siamo dei ribelli, ma perché non vogliamo galoppare, assieme all'intera società, verso la distruzione, la degenerazione e la tragedia!
    Cos'é la paura

    É importante capire che, se Dio non ci libera dalla paura degli altri uomini, è assai probabile venir assorbiti dalla mentalità del mondo e gettati verso l'abisso assieme a tutti gli altri. Sentiamo cosa dice la Scrittura:
    q Proverbi 29,25: "Il fatto di temere gli uomini ci mette un laccio intorno al collo”.

    Ø Quando una persona teme gli uomini, l'opinione pubblica ed il gregge, assomiglia ad un bue: ha le briglie intorno al collo, e può essere portato dovunque da chiunque.
    Ø Se tutti lo fanno, non è un buon motivo per farlo anche noi. Dobbiamo invece stabilire se è giusto o sbagliato, ed a questo proposito, dieci milioni di persone si possono sbagliare. "Il timore degli uomini mette un laccio intorno al collo, ma chi spera nel Signore sarà esaltato."

    q Proverbi 10,24: "Al malvagio sopraggiunge il male che teme." Sono parole di Giobbe, che aveva paura del male.

    Ø La paura è una fede al negativo: è fede nel diavolo, fede nell'uomo, fede nella tragedia, nei problemi e in tutto ciò che ci porta fuori strada.
    Ø Se una persona è sicura di avere un certo male e se lo aspetta, o è sicura che il marito la tradisca, può darsi che le cose tanto temute le accadano davvero! La paura, infatti, essendo fede al negativo, prepara il terreno agli eventi. La paura blocca la gente in ogni senso.

    La paura nel Vecchio e nel Nuovo Testamento

    Vediamo prima nel Vecchio Testamento:

    q Deuteronomio 20,8: Il popolo era pronto per entrare in battaglia, quando il sacerdote venne a dire:
    "Se qualcuno ha paura, può andarsene a casa."

    É un metodo diverso da quello dei nostri eserciti, che vanno alla ricerca dei codardi! Sapete perché i paurosi vengono mandati a casa? Infetterebbero il resto dell'esercito, ed è meglio mandarli via! Se avete paura, non andate coi carismatici!

    q Giosuè: Tramite Mosè, Dio disse per otto volte a Giosuè che non doveva avere paura, perché sarebbe stato con lui. Giosuè doveva portare gli ebrei in Canaan, e alla fine ebbe paura. Ma dobbiamo andare avanti e pagare il prezzo!

    Una volta ricevetti una lettera da uno stimato amico: "Bob, capitola davanti a quel problema, perché gli uomini hanno il potere di stritolarti!" Che stupendo incoraggiamento, alleluia! Cercano di farvi uscire dal campo di battaglia, di immettere in voi la paura ed eliminare la vostra capacità di procedere in Dio.

    Veniamo ora al Nuovo Testamento.

    q Apocalisse 21,8: "Ma il codardo..." - una traduzione diversa dice: "Il pauroso..." L'originale greco, tuttavia, dice: "il timido". Spesso, dietro queste apparenze, si nasconde la timidezza.
    Ø Ma la Bibbia dice che il timido non ce la farà.

    q 2 Timoteo I,7: "Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di potenza, d'amore e di disciplina".

    Ø Al versetto 8, Paolo rivolge parole importantissime a Timoteo, che aveva il problema di vergognarsi a dare testimonianza. Stava per soccombere alla paura degli altri uomini! Ma Paolo lo riprende.

    Non crediate che io non capisca. Ma è necessario che siate scossi liberati, che riceviate una liberazione nello spirito. É necessario che Dio intervenga in voi.
    Ø Ma se ve ne state lì seduti, tremanti per la timidezza e la paura, vi posso garantire che gli scopi di Dio andranno avanti, mentre voi sarete lasciati indietro.
    Ø La compassione che provo per i timidi non mi permette di lasciarvi in quelle condizioni.

    E voi, avete paura degli uomini?

    Ecco qui sette sintomi della paura degli uomini: tratti dalla mia esperienza personale e dall’opera di consulente spirituale. Grazie a Dio, è impossibile averli tutti, allegria!


    I SINTOMI DELLA PAURA DEGLI UOMINI

    1 L’afasia – É l’incapacità di parlare, di pensare. Tutti i pensieri svaniscono, la mente diventa un lenzuolo bianco, a causa della paura degli uomini. I casi più gravi possono richiedere una liberazione. Talvolta il problema è di origine diabolica. Anche il presidente della repubblica è solo un uomo, e non c'è nulla da temere. Dovete conquistare la paura e fare ciò che vi è richiesto.

    2 Evitare i confronti - Se qualcuno vi pesta un piede e ci sta sopra senza accorgersene, voi non dite niente per paura.
    Ø Se la minestra è fredda, non lo dite al cameriere del ristorante. Avete paura di lui?
    Ø O avete paura dei vostri figli, della moglie, del marito, o del principale?
    Ø Avete paura di affrontare chiunque? Significa che la paura degli uomini vi ha messo un laccio al collo.

    3 L’incapacità di prendere una posizione impopolare - Non prendete mai posizioni precise:
    Ø non per il battesimo, né per l'aborto,
    Ø non a favore o contro il divorzio. Siete come un pesce che va dove scorre l'acqua.
    Ø Molti non sanno prendere posizioni riguardo al fatto di credere in Dio.
    Ø Ma voglio confidarvi un segreto: nella nostra epoca la chiesa è accettata, ma può venire il giorno in cui saremo molto impopolari. É meglio, quindi, imparare a prendere una posizione per le cose in cui crediamo, popolari o impopolari che siano.

    4 Dire alla gente ciò che pensate vogliano sentirsi dire – Con quelli della destra, parlate come uno di loro, con quelli di sinistra vi adeguate alle loro idee.
    Ø Con ogni partito vi adattate. Con i Battisti parlate di Calvino.
    Ø Vi adattate alle circostanze e, come i camaleonti, cambiate colore a seconda del caso, e questo solo perché avete paura: il timore degli uomini vi blocca.

    5 La filosofia della pace ad ogni costo – É un problema che ha avuto origine nella Chiesa, anche se poi si è diffuso in tutti i settori.
    Ø Ma non è una filosofia biblica: spesso deriva dall'incapacità di parlare, dalla mancanza di coraggio a dire il necessario. La Bibbia insegna a tenere la testa alta.

    6 Non far inciampare il fratello più debole. – Vi è un tipo di paura degli uomini che ha un'origine religiosa: ci hanno insegnato a non far inciampare il fratello più debole.
    Ø Ma questo è un tipo di schiavitù.
    Ø Se volete una macchina nera solo perché la ritenete più santa di una rossa, avete acquisito la mentalità del fariseo: cercate di compiacere gli altri e di identificarvi con i farisei.

    Diverse volte Gesù mise, intenzionalmente, dei punti d'inciampo alla gente. Voleva scuoterli e rivelare la loro vera natura. Penso che l'85% della chiesa, del popolo di Dio, avrebbe bisogno di provocazione e di inciampare: ha bisogno di una bella scossa.
    Ø Noi invece, magari, ci vestiamo di nero, non facciamo questo o quello, non tanto per convinzione quanto per tradizione umana.
    Ø Sono convinto che centinaia di migliaia di persone siano schiave della paura degli uomini. Ma è una convinzione personale, che potete rifiutare.

    In ogni gruppo di persone vi sono dei cagnolini pechinesi pronti ad abbaiare. Appena cercate di fare qualcosa per il Signore, cominceranno ad abbaiare accanitamente.
    Ø Ma è proprio il Signore che provvede a metterveli intorno, e sapete perché?
    Ø Se abbaiando così riescono a farvi tornare indietro, significa che dovete tornare indietro davvero, perché non siete adatti all’opera di Dio.
    Ø E se non siete pronti per i cani, è bene che non cominciate neppure!

    A volte io stesso metto intenzionalmente degli inciampi davanti alla gente: Quando si rialzano, saranno liberati. Gesù, in piedi davanti al tempio, disse: "Lo vedete questo tempio? Distruggetelo, e in tre giorni IO lo ricostruirò."
    Gli ebrei diventarono quasi matti. Se lo avesse detto in Galilea, o in Giudea... Ma perché proprio lì davanti al tempio? Perché voleva provocare un po’ di eccitazione. Dalle loro orecchie usciva vapore, e la loro pressione sanguigna era salita alle stelle: "Ma come, ci abbiamo messo quarant'anni a costruirlo!"

    7 Doppiezza, incapacità a prendere decisioni - e poi a esservi fedeli. Si può anche parlare di dubbio o “dibattito interno".
    Ø Significa che, nell’intimo, siete sempre indecisi, sottosopra, e continuate a chiedervi se fare in un modo, o in quello opposto.
    Ø Tale doppiezza, la gente che ha paura dei fratelli, è una vera tragedia. "Che penseranno i vicini?" Se vogliamo lavorare per Dio e obbedire a Lui, dobbiamo conquistare la paura degli uomini!
    Ø Non esiste una formula magica, ma è una paura da vincere!

    Vincere la paura degli uomini con il timore del Signore

    q Isaia 8,11
    "Così il Signore mi parlò con potenza, e mi istruì a non camminare sulla via di questa gente, dicendo: "Non devi dire che è una cospirazione ciò che questa gente chiama una cospirazione. E non devi temere ciò che essi temono.... É il Signore degli eserciti che devi considerare santo, e Lui sarà il vostro timore!"

    Passando dalla paura degli uomini al timore del Signore, non saremo liberati totalmente dalla paura, ma vi cammineremo sopra.
    Infatti, è proprio il timore del Signore che ci libererà dalla paura degli uomini!

    q “Hai paura di dire al cameriere che la minestra è fredda?" - "Sì, Signore!"
    q "E hai paura di me?" - "Si, Signore!"
    q "Allora, parla al cameriere!" Sapete per quale motivo dirò al cameriere: "La mia minestra è fredda!"? Per il timore, la paura del Signore! Ora di paure ne ho due, ma una è più forte dell'altra, e la vince.

    "Se vuoi non avere paura degli altri, è bene che tu abbia timore di Me!” Ci dice il Signore!
    Ø Non avere paura delle loro opinioni, dell'opinione pubblica, o di cosa penserà la gente.
    Ø Per non avere queste paure, è bene che tu tema di mancare i Miei scopi nella tua vita.
    Ø É meglio che sia tu a temere, piuttosto che sia IO a provvedere a rimetterti in carreggiata, sulla strada giusta!” - "Ho capito, Signore!"

    Non tutto cambierà immediatamente, ma quando Lui ve lo chiederà, avrete il motivo che vi porterà a vincere la paura degli uomini! La paura di Dio, infatti, è più grande di quella degli uomini!
    Non si tratta di qualche formula magica: Io vi ho lavorato sopra per oltre 22 anni. Non abbiamo scelta.

    q 2 Timoteo 1,7:
    "Il Signore non ci ha dato uno spirito da codardi, ma di potenza (la capacità di agire)”.

    Ø Ci ha dato anche l'amore, nel quale non c'è paura, e
    Ø la terza cosa che ci ha dato è una mente disciplinata.

    Cosa significa? Che se il Signore mi dice: "Oggi devi andare dal principale a chiedere l'aumento”, tu non lo faresti, ma lo farai per la paura che hai del Signore che te l’ha chiesto.

    Ø Se il Signore lo chiede, ne avrò la capacità.
    Ø Amo Dio, amo il principale, amo la mia famiglia. E questa ha bisogno di un aumento. Magari lo otterrò!
    Ø I giusti sono coraggiosi come leoni.
    Ø La volta successiva sarà più facile farsi coraggio, e poi ancora più facile.

    q Salmo 33, 1-5:

    "Benedirò il Signore in ogni tempo... Ho cercato il Signore e mi ha risposto, e da ogni timore mi ha liberato."

    Mi ha liberato dalla paura della polizia tedesca, del tumore, della povertà, della vecchiaia, della gente, dei nazisti, dei pentecostali. Da tutti i timori mi ha liberato.

    q Versetti 7-8: "Questo povero grida, il Signore lo ascolta, e lo libera da tutte le sue angosce. L'Angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva."

    Ø Se avete fatto l’esperienza della salvezza e siete battezzati nello Spirito Santo, pregate in lingue, vivete secondo la parola di Dio e passate del tempo con Lui nella preghiera,
    Ø e se date la vostra testimonianza nelle opportunità che il Signore vi offre,
    Ø vi mantenete liberi dal risentimento e conquistate i vostri timori e paure, ecco ciò che vi accadrà entro un anno al massimo:

    q Dio avrà talmente rinnovato il vostro modo di vivere e la vostra vita, che non crederete di essere la stessa persona. Io queste cose posso solo insegnarvele. Non posso certo farle per voi.

    è La paura degli uomini è un serpente, un cappio intorno al vostro collo, e vi bloccherà sulla via del Signore.
    q "Tutte le cose finiranno, ma la Parola di Dio dura per sempre."

    Preghiamo:

    Padre celeste, ti ringrazio per il privilegio di averci dato la Tua Parola. Essa dice che quando viene pronunziata, non torna indietro senza produrre frutto.
    Ti chiedo o Signore, nel nome di Gesù; di liberare me, e queste persone, da ogni paura, e in particolare dalla paura degli uomini.

    Ti preghiamo di purificarci al punto che riusciremo a parlare con fiducia e coraggio, con certezza ed unzione. Non importa chi siamo o da dove veniamo. Ti preghiamo di operare in noi e di portarci verso questa meta, per questo ti lodiamo, nel nome di Gesù.
    Amen.



    [1] Queste due lezioni sono tratte da due audio-cassette di Bob Mumford – LIFECHANGERS, P.O. Box 98088 – Raleigh, NC 27624, U.S.A.

    IL SECONDO MAGGIORE IMPEDIMENTO ALLA MATURITA' CRISTIANA - paura uomini sintomi debole vincere Spirito Santo Ges
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


    "Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.

 

 

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