Ex cappellano del carcere accusato di corruzione: aveva dato una internet key ad un pentito - AostaSera.it
Ex cappellano del carcere accusato di corruzione: aveva dato una internet key ad un pentito
Aosta - La vicenda - riportata dall' Ansa - risale al maggio 2010 quando don Tallone, perquisito dagli agenti di polizia penitenziaria, è stato sorpreso con una chiavetta usb per navigare in internet vietata dai regolamenti carcerari e destinata ad un pentito.
Fra Renato Tallone
La casa circondariale di Aosta
E' accusato di corruzione fratel Renato Tallone, 61 anni, sacerdote della Diocesi di Aosta e all'epoca dei fatti cappellano presso la casa circondariale di Aosta.
La vicenda - riportata dall'Agenzia Ansa - risale al maggio del 2010 quando don Tallone, perquisito dagli agenti di polizia penitenziaria, è stato sorpreso in carcere con una chiavetta usb per navigare in internet vietata dai regolamenti carcerari. La chiavetta, secondo gli inquirenti, era destinata ad un collaboratore di giustizia, Marco Messina, di 29 anni, ora recluso al carcere di Vicenza ed era intestata alla madre del giovane.
Al centro dello scambio, secondo il Procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, ci sarebbero "prestazioni sessuali" promesse dal pentito al sacerdote in cambio della chiavetta internet. Nel mese di gennaio Fratel Renato Tallone ha patteggiato davanti al gip, decidendo poi di fare ricorso in Cassazione. Oggi, mercoledì 3 aprile, si è svolto invece il primo atto del processo a carico di Marco Messina che è comparso davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Aosta.
Secondo l'avvocato di Messina Carlo Laganà "dalle dichiarazioni rese in udienza oggi non emergono prove circa lo scambio di favori sessuali a carico del mio assistito". Due collaboratori di giustizia, sentiti oggi come testimoni, hanno invece raccontato di sigari e liquori che Don Renato Tallone portava loro in carcere. La prossima udienza è stata fissata il prossimo 9 maggio.
di Redazione Aostasera
04/04/2012