Postato su facebook da una mia amica che studia psicologia...hefico:
L'amore dal punto di vista della chimica.
ATTO 1: L'ATTRAZIONE.
Al primo incontro, il mesencefalo, l'area cerebrale che controlla i riflessi visivi e uditivi, inizia a rilasciare DOPAMINA, neurotrasmettitore legato a sensazioni di piacere ed euforia. L'ipotalamo comanda al corpo di inviare segnali di attrazione: le pupille si dilatano, il cuore pompa più sangue, facendo arrossare il viso, un leggerissimo sudore copre la pelle, rendendola più luminosa. Se l'altro reagisce positivamente a questi segnali, si rafforzano i circuiti cerebrali che collegano la sua presenza a sensazioni di piacere.
ATTO 2: AMORE PASSIONALE e ROMANTICISMO.
Ad ogni nuovo incontro i livelli di dopamina aumentano ancora, intensificando il desiderio per l'altra persona, il ricordo del piacere provato e la voglia di goderne ancora, e crescono i livelli d'altri due neurotrasmettitori legati alla DOPAMINA : NORADRENALINA e FENILETILAMINA. Questo cocktail chimico induce uno stato di eccitazione e di leggera vertigine, simile a quello provocato da una piccola dose di anfetamine (oppure da una MOLTO alta di cioccolata, che contiene feniletilamina). L'abbassamento contemporaneo dei livelli di serotonina favorisce l'insorgere di un sentimento di ossessione. Secondo questa lettura biochimica, anche fare sesso non è mai al riparo dai rischi, non solo fisici, ma anche psicologici, semplicemente perchè equivale al rischio di innamorarsene (soprattutto per le donne). La natura preferisce esagerare con certe manifestazioni folli dell'amore, piuttosto che limitarsi a un blando interesse per l'altro sesso e la riproduzione, che avrebbe messo a rischio il perpetuazione della specie. L‘innamoramento è un momento di pazzia fisiologica e transitoria.
ATTO 3: AMORE ASSISTENZIALE e ATTACCAMENTO.
Via via che il rapporto si approfondisce, l'ipotalamo stimola la produzione dell'ormone OSSITOCINA, che stimola sentimenti di tenerezza e calore, rafforzando inoltre i recettori cerebrali legati al circuito delle emozioni. Baci, carezze e altri rapporti sessuali fanno aumentare ulteriormente i livelli di ossitocina. Un altro ormone, la VASOPRESSINA, collegato alla memoria, spinge alla fedeltà e alla monogamia.
ATTO 4: AMORE DURATURO o PROGETTUALE, oppure ROTTURA del rapporto.
Dopo un periodo che oscilla dai 18 ai 30 mesi dall'inizio della relazione, il cervello si è assuefatto alla miscela di sostanze chimiche e non reagisce più come prima. Se non ci sono i presupposti, la volontà e la fiducia necessari per la progettazione di un futuro in comune, è in questa fase che accadono incomprensioni, litigi e tradimenti, condizioni talvolta insuperabili. A questo punto molte coppie si separano, cosi ciascuno dei due EX si mette alla ricerca di un nuovo partner con cui riprovare le emozioni vissute durante i tre primi atti. Ma non è così per tutti: nelle coppie più solide, la vicinanza fisica, non solo sessuale, stimola il neurotrasmettitore ENDORFINA, una sostanza con effetti simili agli oppiacei che riduce l'ansia e infonde un senso di calma e di intimità. Assai meno eccitanti e sconvolgenti della feniletilamina, ma che inducono molta più dipendenza, secondo molti studi, sono una componente chimica essenziale delle storie d'amore che durano una vita. Il più delle volte, questa "assuefazione" che porta alla rottura della coppia, non capita contemporaneamente a entrambi, comunque per guarire dalla depressione causata da un abbandono, non c'è nulla di meglio che innamorarsi di nuovo.