Mi sembra evidente che la situazione si stia avvitando su sè stessa, nonostante le misteriose promesse di una "svolta imminente" avanzate da Undertaker e Occidentale.
Se c'è una cosa chiara è che con queste elezioni su POL / PIR il bipolarismo è morto di nuovo. Era vissuto brevemente ai primi tempi del gioco, per poi cadere sotto i colpi di IPSN. Ora si è sgretolato di nuovo, in parte per le naturali spinte centrifughe della politica italiana, in parte per la peculiarità di questo forum.
Assistiamo al naufragio del centrodestra, dopo che lo stesso centrosinistra non era riuscito a sopravvivere alla sua prova governativa, e allo stallo tra le forze conservatrici. Uno stallo che appare personalistico, ma che investe in realtà una questione di visione del mondo.
Noi ci siamo resi disponibili, come la Lista Repubblicana, ad astenerci per permettere a un esecutivo di centrodestra di poter nascere e provare a svolgere il mandato conferitogli dalle urne. Lo abbiamo fatto a precise condizioni che sono però tuttavia differenti da quelle della Lista. Non me ne vogliano gli amici dell'Edera: con loro abbiamo collaborato bene, e condividiamo il pensiero di un comune padre ispiratore come Randolfo Pacciardi. Ma vediamo che la loro scelta è stata quella di saldarsi in una posizione di centro, con interlocutori a sinistra (come mostrato dal recente voto per il Senato) ma anche, ed è nuovo, a destra, una destra non più solo liberale ma che assume la forma di quel "populismo liberista" che vediamo sorgere pericoloso in Europa.
Un populismo che, lungi dall'essere Tradizionale e autenticamente popolare, scaglia i suoi più bassi istinti mercantili e bottegai contro il Diverso, senza minimamente pensare all'Identità: il populismo del piccolo borghese che ha però perso quella sua peculiare voglia di lottare, conquistare e intraprendere. Un populismo ringhioso, forte coi deboli e deboli con i forti, che affoga la dignità borghese in comportamenti sibaritici dietro la porta e moralismo d'accatto fuori.
Non è questa la destra che riteniamo possa essere nostra interlocutrice rispettosa. E non me ne vogliano gli amici di LR, di nuovo, se mi distacco nettamente da questa loro visione del "meno peggio" : meglio liberista che corporativo, a mio avviso, non basta a giustificare tante altre cose. Nemmeno se si è liberali.
Il senatore Juv ha voluto rivolgermi un appello pubblico affinchè mi impegnassi in qualcosa di più che una semplice astensione; la nostra disponbilità p stata valutata come più sincera dal senatore C@scista; Supermario si è detto favorevole a una mia presidenza del Consiglio, e Richard Gecko ha detto che avrebbe meno problemi a governare con noi che con FDL.
A questo punto, io chiedo alle forze della destra e della sinistra di avere coraggio. E' scritto nella carta fondativa di Socialismo Tricolore che lavoriamo per superare la scissione tra Interessi di Classe e Interessi di Patria: questa è forse la prima e ultima occasione vera che avremo per farlo.
Chiedo a tutti di deporre per un attimo le differenze, e ragionare su quale sia il nostro vero nemico di forze popolari. Un nemico che non possiamo non identificare nel capitale apolide, nemico delle stesse piccole e medie imprese con le sue tendenze monopolistiche. Un capitale che si rappresenta plasticamente e politicamente nella forma dell'intrigo centrista di piccolo cabotaggio.
Questa, gentili colleghi, è la mia risposta alla vostra richiesta.
Lavoriamo da oggi perchè un Esecutivo politico si possa formare, dietro l'impulso del Presidente Occidentale, guidato da qualcuno che abbia mostrato di saper guardare i fatti oltre le sigle. Mi avventurerei, senza timore di suonare prepotente, a suggerire il nome del Senatore Defender.
Questi formi un governo con ministri di Socialismo Tricolore, Rinascita Nazionale, Partito Cristiano delle Famiglie, Sinistra Unita. E chieda al Partito Democratico Socialista e eventualmente a Progetto Liberale di appoggiarlo dall'esterno, come cani da guardia.
Sarebbe la risposta migliore che la Politica, qui su PIR, potrebbe dare al processo inverso di convergenza profondamente oligarchica inaugurato dal Governo Monti, con la garanzia che Liberali coerenti e Socialisti riformatori impedirebbero alle spinte di difesa e protezione di degenerare in reazione e corporativismo.
Sgretoliamo una volta per tutte le appartenenze e gettiamo il cuore oltre l'ostacolo. Abbiamo l'opportunità di fare una cosa grande.