"Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson
"Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.
Nel Notiziario n. 1 della Conferenza Episcopale Italiana (31 gennaio 2007) è presente un lungo articolo riguardante l'"Atto formale di separazione dalla Chiesa cattolica" (ciò che gli "Atei e Agnostici Razionalisti" italiani chiamano folkloristicamente "sbattezzo").
http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2007-02/28-4/AttoSeparazChiesaC.pdf
Qui il collegamento al Notiziario intero: http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/3535/Notiziario1_07.pdf
In tale articolo vengono riportati tre documenti: una circolare del 2006 del Pontificio Consiglio per i testi legislativi (indirizzata ai Presidenti delle Conferenze Episcopali nazionali) e leggibile anche nel sito della Sede Apostolica, una lettera dell'allora Presidente della Conferenza Episcopale italiana, Card. Ruini, e la risposta a tale lettera del Presidente del Pontificio Consiglio.
Nella circolare del Pontificio Consiglio per i testi legislativi si legge:
«D’altra parte l’eresia formale o (ancor meno) materiale, lo scisma eSembrerebbe, dunque, che si tratti di distinzione assimilata anche nei documenti ufficiali della Chiesa, sebbene bisogni aggiungere che in tutto il sito del Vaticano e in tutto il sito della CEI, quello è l'unico documento in cui si parli di "eresia formale" ed "eresia materiale".
l’apostasia non costituiscono da soli un atto formale di defezione, se
non sono concretizzati esternamente e se non sono manifestati nel modo
dovuto all’autorità ecclesiastica.»
Ultima modifica di Johannitius; 19-03-12 alle 14:42
Sempre a proposito della distinzione tra eresia formale ed eresia materiale, ho trovato su Google Libri (interfaccia italiana di Google Books) un volume di don Cristiano Baldacci, intitolato Grammatica teologica, sesta edizione del 1840.
In esso don Baldacci scrive:
«D. Cosa è l'Eresia?Il libro continua spiegando chi può assolvere dall'eresia materiale e dall'eresia formale (interna, esterna e mista). quali sono le pene dell'eresia formale mista e quali sono le differenze tra eresia ed apostasia.
R. Un allontanamento pertinace dell'Uomo battezzato da qualche Articolo di Fede. Non si dice però pertinace Colui che è ostinato nell'errore, ma quello che repugna a una verità di Fede, che sa essere insegnata dalla Chiesa come un Domma.
D. Di quanti sorti è l'Eresia?
R. Di due, cioè materiale, come se taluno avesse un errore contro la Fede, ignorando che la Chiesa insegna il contrario; e formale, come se sapendolo, e volendolo, repugnasse alle verità di Fede. L'Eresia formale si divide in interna, esterna e mista. L'interna è quando uno internamente non crede un articolo di Fede senza dimostrarlo con alcun segno esteriore. L'esterna è quando alcuno proferisce qualche parola, o fa qualche segno contro la Fede senza alcuno errore nell'intelletto. La mista è quando taluno iternamente non crede in qualche Articolo di Fede, e lo dimostra con qualche parola, o con qualche segno esterno.»
Per chi volesse leggerlo o scaricarlo:
Link a Google Libri
Se cliccate su quel "PDF" in alto a destra, potete scaricarlo da questa pagina
Il libro è ovviamente presente in diverse biblioteche del territorio nazionale, e come per ogni libro, invito a consultare il Servizio Bibliotecario Nazionale: http://www.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/avanzata.jsp
Ultima modifica di Johannitius; 19-03-12 alle 14:43