Giò, una domanda: per te il Cristianesimo è una delle tante tradizioni della Tradizione primordiale di cui parlano Guènon ed Evola, o è esso stesso l'unica vera Tradizione?
Giò, una domanda: per te il Cristianesimo è una delle tante tradizioni della Tradizione primordiale di cui parlano Guènon ed Evola, o è esso stesso l'unica vera Tradizione?
"Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)
Dopo aver letto le sue note sull'esoterismo cristiano posso dire che Guènon è un campo minato. Cerca sistematicamente di allontanare i credenti dai sacramenti, di trasformare la dottrina cristiana in una gnosi, e non lo fa apertamente, ma disseminando osservazioni in mezzo a cose condivisibili e anche interessanti.
Ci vuole una volontà d'acciaio tesa a rimanere fedeli alla dottrina insegnata dagli Apostoli per leggerlo senza cadere.
La tradizione primordiale è quella di Melqisedeq, citato nella Genesi e nella lettera di Paolo agli Ebrei.
Questa tradizione come un serpente ogni tanto viene rinnovata e cambia pelle.
La sua pelle attuale è il cristianesimo, può averne avute altre in passato, ma ora sono gusci vuoti.
Non si può mettere un guscio morto alla stessa altezza del corpo vivente, per quanto sia interessante studiarlo.
Gesù stesso dice di essere Alfa e Omega, cioè inizio di un nuovo ciclo ( Alfa ) e chiusurra di tutti i cicli precedenti ( Omega )
Basta questo a cestinare il perennialismo.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
"Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)
Ultima modifica di Strapaesano; 16-04-12 alle 12:13
"Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)
Un'altra domanda: per il Cattolicesimo l'anima è da intendersi come anima individuale, dunque sarebbe il nostro Io ad andare incontro al Giudizio, oppure parimenti a quanto proclamato dall'Induismo, ad esempio, l'Atman (dunque la parte divina che sarebbe in noi) si fonderebbe nell'indistinto Brahman e con la morte tornerebbe a confondersi con esso?
PS: spero si verifichi come nel primo caso da me enunciato, perchè con tutto l'infinito rispetto che nutro per Dio, se il nostro io cessasse con la morte troverei inutile la nostra creazione da parte del Signore...
Ultima modifica di Strapaesano; 16-04-12 alle 12:24
"Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)
Io credo solo a quel che sta scritto nel Credo di Nicea-Costantinopoli.
Tutto quel che non è compreso in quella formula non lo credo, lo prendo in considerazione come più o meno probabile.
In base all'Antico Testamento e al possibile significato di " Alfa e Omega " ritengo probabile che il Cristianesimo non sia la prima forma che la Tradizione ha assunto.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Pensate che il cattolicesimo si possa conciliare con l'antroposofia? Steiner e Scaligero davano grande importanza a Cristo
Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Sostanzialmente, sì. Diciamo che nelle altre religioni vi sono possono essere "parti di verità", però per la salvezza della propria anima non è sufficiente avere solamente in parte la verità, ma è necessario averla tutta e l'unica religione ad essere vera, totalmente vera, è il Cattolicesimo Romano. Del resto, quella evangelica è l'unica vera e divina Rivelazione.
Ultima modifica di Giò; 16-04-12 alle 15:16
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).