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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito "Comunisti-Sinistra Popolare"

    L'ex eurodeputato Marco Rizzo dà vita all'associazione
    "Comunisti-Sinistra Popolare"

    Questa mattina presso la sala stampa della Camera dei deputati, si è tenuta una conferenza stampa sul tema “Comunisti- Sinistra popolare”, alla quale presenzierà anche Gerardo Giannone del Cantiere comunista Fiat. Con questa conferenza stampa nasce ufficialmente l’associazione che si pone come principale obiettivo, come spiega lo stesso Giannone: “La ricostruzione dal basso della sinistra”. Ricostruire dal basso significa far convogliare nel progetto di ricreazione de partito comunista esponenti del mondo del lavoro, in primis gli operai. “Tranne Marco Rizzo- spiega Giannone- il resto saranno tutte persone che lavorano e non sono mai stati deputati o dirigenti nazionali di partito”.


    Verso la Comunità Umana
    Muntzer il Sopravvissuto

  2. #2
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    USCIRE DALLE SCONFITTE. I COMUNISTI PER UNA SINISTRA POPOLARE.

    Solidarietà a Marco Rizzo.

    02/07/2009 103

    Un partito che espelle i comunisti non piace, piacciono ancor meno gli imbarazzanti incontri pubblici che il segretario del PdCI Oliviero Diliberto ha fatto con un ex esponente della P2. Per questo motivo diamo la nostra solidarietà al compagno Marco Rizzo, ingiustamente espulso dal nostro partito.

    Dopo i risultati deludenti della partecipazione al governo Prodi, la sciagura dell’Arcobaleno e l’ennesima sconfitta della lista comunista riteniamo che sia il tempo di voltare pagina, per questo motivo non ci attarderemo più di tanto alla polemica retrospettiva, anche perché significherebbe riaprire la discussione proprio con chi ha creato il disastro e che rivela, ogni giorno che passa non solo di non avere le capacità ma neanche di volere né una riflessione né un qualsivoglia rinnovamento.
    Il risultato odierno è drammatico: la destra si è rafforzata ed anche gran parte dell’opposizione agisce secondo le logiche del pensiero unico.
    I comunisti e la sinistra sono stati sconfitti perché non hanno saputo analizzare la società italiana e l’insieme del mondo globale. Non hanno saputo combattere l’irruzione della “società” dell’immagine, non hanno avuto occhi per percepire la mutazione culturale ed antropologica che attraversava anche le classi lavoratrici.
    Le innovazioni strutturali del capitalismo e la sussunzione del ceto politico della sinistra ed anche dei comunisti nei privilegi di stipendi e di potere della casta hanno poi fatto il resto.
    Da una parte, (pensiamo al partito democratico e dintorni) hanno accettato la narrazione del mondo di Berlusconi ma ancor di più è stata la gente, la nostra gente che, priva di un modello alternativo di riferimento, ha finito per accettarla. Da un’altra parte noi comunisti e la sinistra radicale non abbiamo avuto la capacità di vedere un mondo che cambiava e abbiamo ripetuto un messaggio di grande valore ideale ma in un contesto che diveniva incomprensibile ai più, questo mentre passava con il nostro avvallo la riforma delle pensioni e del welfare, la truffa del TFR e via governando e si bruciavano le ultime speranze della nostra gente.
    Crediamo che la sconfitta venga da qui e da qui che dobbiamo ripartire.
    Non basta mettere insieme cinque o sei organizzazioni in difficoltà per crearne una migliore.
    Serve un’approfondita analisi, una nuova conoscenza, una nuova cultura politica.
    Certo non partiamo da zero: esiste un’Italia più sociale che politica, anche se di per sè non può essere considerata direttamente di sinistra, a cui questo mondo non piace. Lo schiacciamento delle condizioni di vita, la questione salariale, la mancanza di posti di lavoro che non siano precari, una nuova questione meridionale e più in generale un diffuso senso di incertezza dominano la larga parte dell’opinione pubblica anche se esistono tantissime realtà che producono, slegate fra loro, conflitto sociale.
    Insomma le potenzialità di lotta per il cambiamento sono più che possibili, il problema vero è l’arretratezza dei punti di riferimento politici, culturali, organizzativi.
    La crisi ed il quadro politico nazionale sono gravissimi e potremmo avvicinarci rapidamente al giorno in cui il castello di sabbia di PDL e PD crolleranno travolti.
    Le diversità tra questi due partiti, che pur ci sono, non consentirebbero loro di divincolarsi nella comune caduta, ma certo non potrebbe passare molto tempo dal disastro generale.
    Serve quindi dicevamo un progetto, un percorso.
    Chi può organizzarlo? Semplicemente persone per bene senza immediati interessi di collocazione, certo i comunisti che ripropongono positivamente la necessità di una costituente, ma anche tutte le persone dotate di volontà e conoscenza che sono disponibili ad impegnarsi a costruire l’alternativa.
    Alternativa che certo dovrà dotarsi di idee nuove sul modello di sviluppo, sul lavoro, sull’ambiente e sulle differenze. Non è compito facile nè rapido. Le organizzazioni politiche esistenti, pur nello sforzo esemplare di una militanza sempre più rarefatta, non sono sufficienti. Non solo questo è stato dimostrato dai risultati elettorali, ma anche da un ulteriore allontanamento di tante persone dalla politica.
    Proviamo ad elencare due grandi questioni:
    la prima è quella relativa ad un’agenda che sappia unire le cose da fare, le battaglie da condurre, intercettando le aspettative della nostra gente; una sorta di programma minimo di classe che, al di là del titolo stesso, possa essere percepito non solo da qualche migliaia di quadri politici ma anche da milioni di persone in carne ed ossa -
    1) La vicenda del lavoro, sempre più visto come merce e privo della caratteristica fondamentale del rispetto e del ruolo della persona umana, con la costruzione di cellule sui luoghi di lavoro.
    2) Il saccheggio del sistema finanziario e bancario che mette alla gogna non solo i singoli consumatori ma anche le realtà produttive piccole e medie.
    3) Il tema dell’ambiente e la necessità di intravedere un nuovo modello di sviluppo che possa essere compatibile con l’inconfutabile fatto che le risorse del pianeta sono finite.
    4) La militanza senza interessi individuali e cioè la regolamentazione non solo statutaria, ma anche pratica con cui chi dovesse occupare incarichi istituzionali , che si vedrebbe mantenere il salario precedente o, per chi ne fosse privo, l’attribuzione dello stipendio di un normale lavoratore.
    5) La difesa della Costituzione, la trasparenza assoluta e la questione morale che passa attraverso l’incompatibilità non solo alla partecipazione ad associazioni segrete ( ci mancherebbe!) ma anche a qualsivoglia rapporto con poteri forti che possano condizionare l’azione stessa della nostra politica.
    6) La formazione ed il sapere devono rimanere risorse e settori pubblici della società.
    7) la necessità di poter trasmettere questo programma, questi impegni alla maggioranza della popolazione italiana e quindi il problematico uso dei mass media e della nostra comunicazione in generale.
    Come vedete cose semplici per risolvere questioni complesse.
    La seconda questione è quella legata alle forme organizzative. Siamo ancora a livello di una intuizione che però ci dice che bisogna impegnarci non tanto a destrutturare organizzazioni esistenti e diverse tra loro per farne una nuova ma almeno ad imporre un metodo, una “gabbia” di comportamenti che possa indurre tutti,ovunque collocati, a lavorare per l’Alternativa.
    Alternativa di progetto, di programma ed infine di società:
    in sostanza un nuovo socialismo del XXI secolo che non sia solo un titolo intellettuale con cui ricavarsi spazi di discussione, bensì un processo praticato e percepito dalla larga parte del nostro popolo.
    Non vorremmo ad esempio perdere tempo nella discussione su alleanze di governo che porterebbero l’attuale polverizzazione a ridursi in altri mille frammenti.
    Unità quindi con il nostro popolo. Un impegno militante che noi prenderemo da comunisti per ricostruire una sinistra popolare all’altezza della sfida odierna del cambiamento.

    Primi firmatari:

    Karin Abuelala segretario sezione Via danese - Lucia Accardi comitato centrale - Franco Adamo consigliere comunale - Natascia Agrizi direttivo regionale Sicilia - Francesco Ambu direttivo sezione Capoterra - Fabiano Angiolini segreteria federazione Pisa - Antonio Arrighetti segretario sezione Sesto Fiorentino - Eugenio Auterio consigliere municipio Napoli - Tonino Aversa organizzatore federazione Europa - Giovanni Barbagli segreteria regionale Toscana - Giovanni Barbieri comitato regionale Sicilia - Carlo Barbiani segretario sezione Spineda - Giovanna Bastone segretaria sezione Rho - Marco Barzanti segretario federazione Grosseto - Donatella Berti comitato regionale Toscana - Antonio Bertuccelli comitato centrale, segretario federazione Messina - Ketty Bertuccelli coordinatore FGCI Messina - Mauro Bonifazi segretario sezione Orte - Michelangelo Bonomolo consigliere regionale Molise - Franco Bosisio comitato centrale - Alessandra Braccini comitato centrale - Francesca Braccini consigliere comunale - Achille Brevino, segreteria sezione FIAT Pomigliano - Aldo Bruno direzione nazionale, consigliere regionale Toscana - Marco Calvarese comitato regionale Abruzzo - Attilio Camaioni segretario sezione Gramsci Messina - Giulietto Campanile, già segretario federazione Salerno - Marco Cannella comitato regionale Sicilia - Raffaele Carelli segretario sezione Secondigliano - Edoardo Castelucci comitato centrale - Tonino Chirico segretario sezione San Michele Salentino - Tommaso Colannino segretario federazione Taranto - Ornella Corda comitato federale Cagliari - Mario Corticelli segretario sezione - Alberto Costantini segretario sezione Chiaia - Alessandro D’Alessandro direzione nazionale, segretario federazione Palermo - Giovanni Denaro direzione federazione Palermo - Assunta Dessì direttivo federazione Cagliari - Rodolfo Di Francesco segretario sezione Centocelle - Angelo Dilena coordinatore FGCI Taranto - Salvatore Di Pelino comitato regionale Abruzzo - Massimo Donnarumma comitato federale Salerno - Marco Elia comitato federale Roma - Luciano Favaro già segretario federazione Venezia - Massimo Fè presidente commissione garanzia Lazio - Paolo Federici comitato federale Terni - Josè Ferrara Miguel direttivo federazione Bari - Gerardo Ferri comitato federale Frosinone - Maria Fierro comitato centrale - Carla Floris già assessore provinciale Cagliari - Paolo Fornelli segretario federazione Pavia - Maria Grazia Fortino comitato centrale - Daniela Fricano comitato centrale - Floriano Frosetti segreteria federazione Pistoia - Marika Frustace segreteria federazione Bari - Andrea Gasparro segretario sezione Bagno a Ripoli - Lorenzo Gatto segretario sezione Berlinguer Bologna - Fabio Gheraldini segreteria sezione Pontedera - Michele Giambarba già consigliere regionale Molise - Gerardo Giannone, segretario sezione FIAT Pomigliano - Russo Giovanni direttivo federazione Alessandria - Carlo Grassi assessore provinciale Mantova - Lina Guardasciope segretaria sezione Procida - Italo Cocci già parlamentare - Renato Kovacic comitato regionale Piemonte - Alberto La Pietra segretario sezione Ottaviano - Maddalena La Carbonara segretario sezione Leporano - Adriana L’Altrelli comitato centrale - Nicola Lamonica segretario sezione Isola d’Ischia - Pierangelo Lazzari consigliere comunale - Pasquale Levote comitato centrale - Antonello Litarru segretario Federazione Cagliari - Alessandro Lombardo, direttivo nazionale FGCI - Giuseppe Longo segretario sezione Vomero - Leandro Madaio segretario sezione Genova centro - Dolores Madaro già assessore comunale Napoli - Cukras Maddalena direttivo federazione Alessandria - Salvatore Maglie segretario sezione Pulsano - Barbara Marcuccetti comitato centrale - Roberto Mastrantonio presidente VII municipio Roma - Tonino Mosaico segretario sezione Brindisi - Fausto Motta segretario sezione basso mantovano - Ferdinando Musella comitato regionale Campania - Alessandro Mustillo coordinatore FGCI Lazio - Francesco Napoli commissione regionale garanzia Sardegna - Massimo Padella, segreteria sezione FIAT Pomigliano - Nello Palma segreteria sezione Bagno a Ripoli - Gianfranco Paoli segretario sezione Bollate - Sergio Pareschi segretario sezione Lenin Genova - Domenico Parisi segretario sezione Somma Vesuviana - Roberto Pavani consigliere provinciale Mantova - Luigi Perna già segretario federazione Napoli - Monica Perugini direzione nazionale - Alessandro Perrone consigliere provinciale Gorizia - Alberto Piccinina segretario sezione destra Secchia - Virginio Pilò segretario sezione Impastato Bologna - Cari Pintus segretario sezione Cagliari - Francesco Pizzicori segreteria sezione Centocelle Roma - Piero Pratolini segretario sezione Scandicci - Ciccio Protopapa segretario sezione Grottaglie - Ilaria Reggiani comitato centrale - Cosimo Roberti segreteria federazione Taranto - Paolo Roncati direttivo federazione Alessandria - Pietro Ruggero segretario sezione - Loriano Sacchini comitato federale Pisa - Agrippino Silvestro, segreteria sezione FIAT Pomigliano - Rolando Sorri presidente federazione Firenze - Roberto Spaziani assessore comunale Frosinone - Francesco Specchio già consigliere regionale Campania - Cristian Staffetta consigliere comunale - Raffaele Timperi, direttivo nazionale FGCI - Massimo Trevisi consigliere comunale - Anna Maria Trittapepe segretaria sezione Sulmona - Rosella Vacca tesoriere federazione Cagliari - Bruno Valentini già consigliere provinciale Roma - Domenico Vangone segretario sezione Michelin - Larte Vergine segretario sezione Faggiano - Giovanni Zamiri direttivo federazione Alessandria - Giovanni Zungrone comitato centrale - Mario Ferzetti segretario sezione Teramo - Stefano Grondone già segretario federazione Bologna

    Verso la Comunità Umana
    Muntzer il Sopravvissuto

  3. #3
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    Muntzer, pietro
    ma voi di questa cosa qui che ne pensate?
    Exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor

  4. #4
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    Ne nasce uno al giorno di questi raggruppamenti..su che base non si capisce....quasi sempre per diatribe personali..sconfortante....

  5. #5
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    Citazione Originariamente Scritto da pietro Visualizza Messaggio
    Ne nasce uno al giorno di questi raggruppamenti..su che base non si capisce....quasi sempre per diatribe personali..sconfortante....

    Condivido in pieno. Non è una cattiva notizia che qualcuno alzi la testa dal proprio angusto profilo per capire che le classi popolari sono totalmente estranee alla sinistra e al comunismo. Ma il problema va posto in termini molto più profondi, non servono aggregazioni su aggregazioni nate per dissidi interni a partiti marci.

  6. #6
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    Dato che non sono soltanto un "osservatore", guardo con interesse, a volte meno a volte con più attenzione, tutto ciò che si muove in mezzo alle macerie della sinistra radicale, guardare tutto dall'"alto" e criticare soltanto, soprattutto quando non si propongono alternative, è quantomeno qualunquistico.
    Rizzo da un paio di anni sta cercando di ridefinire la linea del pdci, vediamo cosa succede.

    Verso la Comunità Umana
    Muntzer il Sopravvissuto

  7. #7
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    Predefinito Riferimento: "Comunisti-Sinistra Popolare"

    ...io credo che la gente non è estranea al Comunismo,anzi,proprio in questo determinato periodo storico la gente comune ha voluto punire i propri partiti politici "istituzionali"non dandole il voto...il che non vuol dire l'abbandono del Comunismo come idea "storica",ma è un segnale forte di una ricerca più appropriata dei soliti "bla-bla"....da seguire,anche secondo me,il percorso di Rizzo...saluti proletari.

 

 

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