La cosa abbastanza ridicola che il sinistrume incomincia ad intravvedere, dopo le libagioni e i festeggiamenti per la dipartita del Tirannosauro, è che il primo partito italiano, ora il PD sembra, è ingabbiato in una situazione paradossale dalla quale non riesce ad uscire.
Si consolano, i sinistrati (e pure certi cosiddetti "amici" destrumani), leggendo i loro giornaletti che descrivono una sitzione in cui in governo attuale viene "sostenuto" sia dalla destra che dalla sinistra in una sorta di inverecondo inciucio.
L'entusiasmo di costoro cresce al considerare come non esista di fatto una vera opposizione se non quei due pischerlini di Bossi e Tonino e pure le proteste inutili delle ali estreme li lascia indifferenti. L'abdicazione della politica dunque è TOTALE.
Solo che adesso, dopo aver fatto macelleria sociale sui pensionati (categoria in fase di rapida estinzione, cavolo...), dopo aver individuato e sanzionato a dovere (?!?!?) le categorie criminali dei tassinari, farmacisti, camionisti e altri noti ladroni ed evasori similari, dopo aver sguinzagliato i finanzieri e aver imbambolato il popolo con queste azioni mediatiche, adesso i nodi stanno velocemente arrivando al pettine.
Fra un po' i festeggiatori cominceranno a fare i conti con le cartelle dell'ICI... Ops, IMU... ma soprattutto il sinistrume si sta rendendo conto che la questione riforme del lavoro sta diventando pressante e pare che Fornero abbia esaurito le lacrime.
Ecco dunque quella somma inutilità di Gargamella salire al Colle per consultazioni e uscirne poco dopo con le pive nel sacco e dall'altra parte un Berlusconi da tre mesi silenzioso che garantisce di non ricandidarsi ma, allo stesso tempo, di voler appoggiare l'attuale esecutivo.
Cosa sta succedendo?
Semplice.
Berlusconi gioca la sua partita, scontentando una parte del suo entourage che apparentemente non capisce, perché sa benissimo che Mariello "lavora" al posto suo e sta facendo il lavoro sporco che a lui non lascerebbero fare.
Il "centro" galleggia insulsamente come al solito e il suo apporto in questa fase è del tutto inutile.
Il PD di Gargamella è in trappola. L'elettorato piddino e di sinistra si sta accorgendo di essere stato fregato ma Gargamella non può prendersi la responsabilità di far saltare il governo, primo perché andrebbero a pallino le riforme ritenute necessarie e anzi imposte dall'euro-peretta, secondo perché in realtà lui sa benissimo di non avere un'alternativa programmatica credibile da presentare agli elettori, terzo perché è indiscutibile il fatto che la sinistra non ha saputo e non sa governare.
Per cui si aspetta. E' una guerra di nervi: il primo fra i due che dovesse staccare la spina a Mariello perde tutto.
E non sarà certo Berlusconi a "chiudere...