Ex Cagliari: Nenè in gravi condizioni di salute.



Lottare tra la vita e la morte, in un letto d’ospedale, dopo numerose battaglie sui campi da gioco. Un triste destino quello di Claudio Olinto De Carvalho, al secolo il primo Nenè della storia del Cagliari. Una lunghissima carriera con la maglia rossoblù, con la quale vinse lo storico scudetto del 1969/70. Assist, serpentine, gol, ma soprattutto record (vanta ancora il maggior numero di presenze in serie A 311, dal 1964 al 1976 ), fanno di lui una figura storica del panorama calcistico nazionale. E’ ricoverato da qualche giorno nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Monserrato. Da diverso tempo malato, Nenè ha trascorso gli ultimi mesi in una casa di riposo a Capoterra, vicino Cagliari. Poi il dramma. Due mesi fa, il primo ricovero presso l’ospedale Brotzu da dove, considerato purtroppo il notevole peggioramento delle sue condizioni di salute, è stato trasferito al Policlinico per quella che appare a tutti gli effetti la partita più dura, la più complicata da vincere.
Nené ha vestito le maglie di Santos, Juventus e Cagliari tra gli anni sessanta e gli anni settanta. Ma è al club isolano che ha legato la sua carriera. Arrivato nel capoluogo sardo appena ventiduenne, alla cifra di 600 milioni che il Cagliari avrebbe versato in 4 rate nelle casse della Juventus (società che lo ritenne ancora troppo acerbo per il blasone del club), dopo aver ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, fu nella trequarti che riuscì ad esprimersi al meglio e a fare le fortune dei rossoblù grazie anche agli insegnamenti del mago Scopigno.
Terminata la carriera da giocatore, sempre a Cagliari inizia quella da allenatore, ma è con le giovanili della Fiorentina che ottiene i maggiori successi in panchina. Tre anni intensi (dal 1978 al 1981) che hanno segnato un rapporto speciale con tutti coloro che lo hanno conosciuto e avuto come maestro. Con la Primavera della Fiorentina vince Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera e Torneo di Viareggio in un solo anno, quel 1979 che sfornò numerosi talenti del calcio italiano. Un record mai eguagliato da nessun altro allenatore delle giovanili per quello che oggi verrebbe definito ‘Triplete’. In seguito diverse esperienze in serie C1 con la Paganese e in serie C2 con il Sant’Elena Quartu. Prediligendo il lavoro con i giovani, ritorna alla Primavera del Cagliari, per poi migrare nuovamente alla Juventus dapprima come allenatore del vivaio giovanile bianconero e infine nelle vesti di osservatore. Come altri suoi compagni di squadra dello scudetto, decide di stabilirsi in Sardegna, una scelta di vita, quasi di riconoscenza verso una terra che gli ha dato tanto, sotto molti punti di vista. Nenè sarà chiamato ora a segnare l’ennesimo gol vittoria, quello più importante, nonostante una malattia che lo marca a uomo, ma con la certezza che la sua immensa classe possa fargli fare ancora uno dei suoi dribbling, quello decisivo per spalancargli la porta della vita. Forza Nenè.

Fabio Leo
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