FUCILATE IL SOLDATO CAV. - [ Il Foglio.it › La giornata ]
2 novembre 2011
FUCILATE IL SOLDATO CAV.
La resurrezione di B. dura 24 ore, poi il plotone apre il fuoco
Berlusconi aveva deciso il decreto-Europa, dopo incertezze superate ieri mattina. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini ci aveva spiegato all’una del pomeriggio il dettaglio della decisioneriformatrice e liberalizzatrice, Berlusconi ce l’aveva confermata: no a un prelievo patrimoniale, sì a cambiamenti radicali del modo di essere dell’economia e della società italiana suggeriti dalla Bce ed accettati nella lettera del governo alla Ue. Il nostro sito web faceva esplodere più tardi i fuochi d’artificio, suggerendo il fatto che si era finalmente imboccata la direzione giusta. Mentre scriviamo, alle nove di sera, il capo del governo si ritrova sotto assedio a palazzo Chigi. Il suo ministro dell’Economia è contro il decreto. Il capo dello stato è contro il decreto. Le motivazioni di Tremonti sono ciniche e politiciste. Quelle di Napolitano risentono del suo ruolo arbitrale: le opposizioni gridano all’emergenza e all’interesse del paese, ma lavorano in realtà solo per abbattere Berlusconi, e vogliono a tutti i costi impedirgli di decidere, di presentarsi al G20 con una linea d’azione e cose fatte, promulgate, che risollevino il valore di azioni e titoli pubblici italiani.
E’ un gioco sporco sulla crisi finanziaria, dopo quello degli origliamenti, totalmente incurante dell’interesse del paese. Il Popolo delle libertà è in crisi, spingere per nuovi negoziati in vista di un maxiemendamento alla legge di stabilità, verso la data del 15 novembre, equivale a procurarsi lo spazio di manovra per lo smottamento del mondo berlusconiano, fondato su un mandato elettorale maggioritario tradito da molti furbetti del quartierino proporzionalista, per varare soluzioni emergenzialiste e condurre a una fine ingloriosa un lungo ciclo politico, impedirgli di realizzare quanto promesso negli anni. Nella notte si stabilirà la verità. O un decreto “o la va o la spacca” e una rivolta politica aperta del capo del governo contro le briglie anticostituzionali che gli mettono addosso, ma il Cav. forse non è il tipo, o la minacciosa agonia “negoziale” del berlusconismo. A questo punto con tempi ravvicinati e particolare noncuranza verso l’interesse e il bene comune.