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    Predefinito Il viaggio del Papa in Germania

    Una "foresta nera" di problemi

    di Tommaso Scandroglio
    22-09-2011


    Il viaggio appena iniziato di Papa Benedetto XVI nella sua terra nativa si snoderà attraverso l’intricato scenario di una peculiare foresta nera. Non ci riferiamo all’aera boschiva a sud-ovest della Germania, bensì a quella serie di questioni di particolare gravità che travagliano dall’interno la chiesa tedesca.

    In un messaggio della Conferenza Episcopale Tedesca del 17 marzo scorso dal titolo Credere oggi i vescovi compiono una significativa carrellata dei problemi più scottanti del cattolicesimo in terra germanica. Il celibato ecclesiastico: «Alcuni chiedono di allargare le modalità di accedere al servizio sacerdotale. La motivazione per una simile richiesta è basata spesso sullo stato di emergenza della pastorale nelle nostre diocesi». Il matrimonio omosessuale e le coppie di fatto: «Altri insistono sul riconoscimento ecclesiale di nuove convivenze, che stanno diventando abituali nella società». La possibilità per i laici di predicare e guidare le parrocchie: «Altri ancora si aspettano nella Chiesa una maggiore possibilità di compartecipazione che vada oltre le strutture preesistenti dei consigli pastorali e degli altri organismi ecclesiali». La critica in merito alla storicità dei Vangeli: «Altri ancora vogliono smitizzare molti insegnamenti del Vangelo liberandoli da tutti i presunti rivestimenti legati alla cultura del tempo, per adattarli così alla nostra attuale sensibilità». Infine la pedofilia: «Occasione attuale per un dialogo intraecclesiale sempre più necessario, sono certamente i casi di abusi sessuali da parte di collaboratori della Chiesa recentemente venuti alla luce».

    Quale la soluzione? Rifarsi alla sana dottrina? Alla Tradizione? Pare di no: «Non mancano infine di farsi chiaramente sentire quelle voci che vogliono lasciare tutto com’era e che pensano addirittura che la desolazione della Chiesa nasca dalla infedeltà nei confronti della tradizione e della sua natura propria». La soluzione è il dialogo senza posizioni veritative assolute: «Esiste l’urgenza di un dibattito […]. I vescovi lanciano l’iniziativa di una riflessione comune. Noi vediamo infatti il pericolo reale nella nostra Chiesa di dispute fino al punto di rompere i legami esistenti e perdere così l’unità. È risaputo che è difficile dialogare se si sale sulle barricate».

    Ma riprendiamo qualche punto accennato dal documento episcopale. In merito al celibato sacerdotale posizioni critiche alla linea del Magistero vengono assunte addirittura da monsignor Robert Zollitsch, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, il quale appena insediatosi nel 2008 dichiara al settimanale Der Spiegel: «Constatiamo la diminuzione delle vocazioni, perché la sfida del Vangelo è difficile da trasmettere. È ovvio che il collegamento tra l’essere prete e il celibato non è teologicamente necessario». Vero è che il celibato non è norma divina ma ecclesiale, peccato però che Benedetto XVI nell’esortazione post-sinodale Sacramentum caritatis, aveva sottolineato che il celibato è «una ricchezza inestimabile» e «rappresenta una speciale conformazione allo stile di vita di Cristo stesso», e queste ci paiono riflessioni dal carattere sicuramente teologico.

    Anche sulle coppie omosessuali l’arcivescovo Zollitsch appare possibilista affermando che «se esistono persone con questa predisposizione, lo Stato può adottare le opportune regolamentazioni, anche se considero sbagliato il concetto di matrimonio omosessuale, poiché lo mette sullo stesso piano del matrimonio tra uomo e donna». Per rimanere in tema, si prevedono cortei di omosessuali a Berlino per la giornata di oggi [22] e sempre per protesta sarà celebrata un messa da due sacerdoti gay, sposati civilmente e sospesi a divinis.

    C’è poi il famigerato scandalo pedofilia venuto alla ribalta nel 2010. La chiesa cattolica tedesca ha promosso con un gruppo indipendente di ricerca, l’Istituto di Ricerca Criminologica della Bassa Sassonia, un’analisi dei casi emersi negli ultimi dieci anni, tra cui quelli avvenuti tra il 1977 e il 1982 a Monaco quando era arcivescovo di questa diocesi Joseph Ratzinger. Un’indagine volta non solo a verificare quali e quanti sono i colpevoli, ma anche tesa a decifrare i tratti psicologici dei pedofili al fine di prevenire futuri abusi. La ricerca si inserisce nelle linee guida tracciate dalle Direttive della Conferenza episcopale tedesca sulla procedura in casi di abusi sessuali su minori perpetrati da ecclesiastici, unico documento di questo genere nel mondo ecclesiale cattolico e non. Monsignor Zollitsch a tal proposito tiene a precisare che queste direttive «assicurano alle vittime e ai loro parenti un aiuto umano, terapeutico e pastorale, che viene adattato individualmente. In ogni diocesi esiste una persona a cui rivolgersi». Sulla questione non ci sono infingimenti di sorta, come tiene e precisare sempre Zollitsch: «non sfuggiamo alle nostre responsabilità e non possiamo scusare nessuno dei casi accaduti». La caccia al pedofilo non ha risparmiato nessuno, nemmeno lo stesso presidente della Conferenza Episcopale che nel giugno del 2010 fu indagato per poi essere prosciolto nel mese successivo.

    Questi scandali ovviamente hanno lasciato il segno tra i cattolici. La Chiesa tedesca è infatti afflitta da qualche tempo dal fenomeno del cosiddetto "sbattezzo". Nel 2010 ben 180mila fedeli non si erano più professati cattolici nelle dichiarazioni dei redditi (ciò permette un piccolo introito per le casse della chiesa locale). Il trend è in crescita: nel 2009 si erano contate 129mila defezioni.

    La Chiesa in Germania poi vacilla anche in campo bioetico, in specie sui temi di fine vita. La Conferenza Episcopale tedesca in collaborazione con il Consiglio delle Chiese evangeliche tedesche si era espressa sul punto con un opuscolo dal titolo Disposizioni sanitarie del paziente cristiano edito nel 1999 e rivisto nel 2003. In quest’ultima edizione innanzitutto c’è una benedizione ampia e benevola allo strumento del testamento biologico (al termine del documento c’è anche un facsimile da utilizzare), il cui contenuto, anche in merito al rifiuto di terapie salvavita, è vincolante per il medico: «Con un testamento biologico sostanzialmente si possono richiedere sia misure della cosiddetta "eutanasia passiva". […] Lei può quindi pretendere che misure di sostegno della vita vengano omesse, che misure già iniziate vengano interrotte».

    L’eutanasia passiva è quindi accolta con favore, anche nel caso in cui si procuri la morte del paziente tramite rifiuto di idratazione e alimentazione: «L’eutanasia "passiva" punta a un dignitoso lasciar morire, nello specifico non proseguendo o non iniziando nemmeno un trattamento volto al prolungamento della vita (per es. l’alimentazione artificiale, la respirazione artificiale o la dialisi, la somministrazione di farmaci come ad esempio antibiotici) nel caso di malati inguaribili e terminali. L’ "eutanasia passiva" presuppone il consenso del morente ed è giuridicamente ed eticamente ammissibile».

    Nel gennaio 2001 ecco un nuovo opuscolo: Iniziative che il paziente cristiano può prendere a sua tutela. In questo lavoro il quadro non è sostanzialmente mutato. La novità più sconcertante è la seguente: tramite le DAT le persone in stato vegetativo persistente e i dementi possono rifiutare terapie salvavita a patto che insorga una patologia gravissima potenzialmente, ma non sicuramente, letale. D’altro canto sul versante bioetico sono da registrarsi anche segnali positivi, come la recente Marcia per la Vita che ha visto una partecipazione massiccia dei cattolici e contestualmente massicce contestazioni, tanto che la polizia ha dovuto letteralmente blindare il corteo per evitare scontri.

    Oltre a questo fosco scenario che non brilla certo per fedeltà alla sana dottrina, il Papa dovrà affrontare anche le contestazioni di alcuni teologi tedeschi che hanno aderito ad un documento intitolato “Appello alla disobbedienza” firmato da più di 300 religiosi che, in puro spirito protestante, chiedono il sacerdozio femminile, la riammissione all’eucarestia dei separati risposati, la creazione della figura del laico-prete, la continuazione del ministero sacerdotale anche per i preti sposati. La contestazione in occasione del viaggio del Papa poi si è allargata anche ad altre 54 organizzazioni che sfileranno a Berlino su una finta papa-mobile la quale per par condicio ospiterà un anti-papa e un’anti-papessa.

    La Bussola Quotidiana quotidiano cattolico di opinione online: Una "foresta nera" di problemi
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  2. #2
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    Predefinito Rif: Il viaggio del Papa in Germania

    Interessante anche l'articolo di Introvigne:

    Il Papa sfida la Germania senza Dio


    di Massimo Introvigne
    22-09-2011


    [...] Il 53% dei tedeschi afferma di non credere in Dio: tra questi, paradossalmente, anche un certo numero di cattolici e protestanti. Dal 1950 al 2010 i protestanti sono scesi da 43 a 25 milioni. I cattolici sono rimasti i 25 milioni del 1950, circa il 30% della popolazione, ma hanno perso negli ultimi decenni i vantaggi di una precedente crescita dovuta alla demografia e all’immigrazione. Si tratta di cattolici che si dichiarano tali, dei quali solo l’8% nell’ex Germania Ovest e il 17% nell’ex Germania Est dichiara agli intervistatori di andare a Messa tutte le settimane. Inoltre, il 41% di chi si dichiara cattolico non crede che la Terra sia stata creata da Dio - fra chi si considera protestante la percentuale sale al 52%. Alle altre principali verità della fede credono meno di metà di coloro che pure si dichiarano cattolici. Solo il dieci per cento dei tedeschi, conclude Püttman, può essere considerato un membro di una Chiesa cristiana a pieno titolo, nel senso che ne abbraccia le principali credenze e pratiche.

    L’immagine che ne esce è quella di una «società senza Dio», dove anche molti di coloro che ancora si dicono cristiani non condividono quasi nulla del cristianesimo tradizionale e hanno dubbi perfino sull’esistenza di Dio. Sbaglierebbe - né Püttman ci dice questo - chi pensasse che in Germania ci sia un revival di teorie filosofiche atee o di imbonitori dell’ateismo alla Odifreddi. Personaggi folkloristici esistono anche lì, ma non sono loro i responsabili della scristianizzazione. Più che di un ateismo meditato e filosofico, in Germania - come altrove - si deve parlare d’indifferentismo nei confronti di Dio. Come in Gran Bretagna e in Francia - con prodromi che mostrano come ci si avvicini a questa situazione anche in Spagna, mentre ne siamo ancora abbastanza lontani in Italia (qua Introvigne sbaglia, o forse non essendo a contatto con la gioventù italiana del XXI secolo non riesce a percepire che anche da noi la religione sta diventando nelle nuove generazioni qualcosa di assolutamente superfluo. Questo si nota sempre di più nei ragazzi nati negli anni 90, secondo me) - la Germania è una società postmoderna, dove non è più scontato che la religione sia qualche cosa d’importante e che i giovani debbano a un certo punto decidere se considerarsi o meno credenti in Dio o cristiani.

    La Bussola Quotidiana quotidiano cattolico di opinione online: Il Papa sfida la Germania senza Dio
    Ultima modifica di Imperium; 22-09-11 alle 15:05
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    Predefinito Rif: Il viaggio del Papa in Germania

    Sapevo che in Germania la situazione fosse pessima ma il quadro che viene dipinto in questi giorni mi ha veramente sorpreso, soprattutto per le incredibili pretese dei vescovi locali.
    Sembra quasi che tutto vada a rotoli...
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  4. #4
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    Predefinito Rif: Il viaggio del Papa in Germania

    Statistiche sulla Germania, aggiornate al 31 dicembre 2010

    Sacerdoti totali – ordinazioni di preti diocesani – decessi di preti diocesani – defezioni di preti diocesani - seminaristi maggiori - seminaristi minori - religiosi (non sacerdoti) – religiose (suore e monache)

    1969: 27.066 - 360 - 526 - 109 - 3.699
    1970: 26.089 - 290 - 389 - 124 - 3.376
    1971: 25.896 - 249 - 484 - 081 - 2.940
    1972: 25.625 - 251 - 461 - 123 - 2.658
    1973: 25.178 - 219 - 503 - 87 - 2.403
    1974: 24.699 - 206 - 452 - 82 - 2.411
    1975: 24.705 - 190 - 467 - 66 - 2.499
    1976: .......... - 181 - 356 - 50 - 2.512
    1977: 25.248 - 190 - 376 - 36 - 2.689
    1978: 24.659 - 209 - 380 - 29 - 2.653
    1979: 25.534 - 179 - 372 - 40 - 2.789
    1980: 25.063 - 194 - 375 - 20 - 2.695
    1981: 24.494 - 131 - 294 - 16 - 2.769
    1982: 24.109 - 208 - 402 - 22 - 2.996
    1983: 23.571 - 237 - 397 - 24 - 3.151
    1984: 23.540 - 248 - 406 - 22 - 3.298
    1985: 23.367 - 219 - 350 - 13 - 3.444
    1986: 23.163 - 256 - 425 - 35 - 3.751
    1987: 22.972 - 259 - 424 - 24 - 3.379
    1988: 22.700 - 276 - 396 - 29 - 3.234
    1989: 22.610 - 298 - 374 - 41 - 3.138
    1990: 22.368 - 294 - 389 - 29 - 2.827
    1991: 22.025 - 264 - 379 - 49 - 2.608
    1992: 21.774 - 261 - 383 - 73 - 2.429
    1993: 21.487 - 233 - 352 - 58 - 2.105
    1994: 21.132 - 216 - 386 - 46 - 1.919
    1995: 20.896 - 187 - 366 - 59 - 1.757
    1996: 20.390 - 186 - 361 - 40 - 1.610
    1997: 20.251 - 163 - 337 - 40 - 1.601
    1998: 20.072 - 170 - 377 - 31 - 1.515
    1999: 19.642 - 137 - 302 - 22 - 1.423
    2000: 19.290 - 151 - 343 - 27 - 1.330 - ........ - 1.606 - 38.400
    2001: 19.263 - 123 - 351 - 34 - 1.249 - ........ - 1.662 - 37.465
    2002: 19.015 - 133 - 326 - 30 - 1.188 - ........ - 1.593 - 36.024
    2003: 18.826 - 135 - 331 - 21 - 1.159 - ........ - 1.556 - 34.767
    2004: 18.570 - 115 - 299 - 44 - 1.204 - ........ - 1.634 - 33.214
    2005: 18.239 - 120 - 309 - 28 - 1.132 - 2.436 - 1.523 - 32.410
    2006: 18.222 - 124 - 318 - 12 - 1.223 - 2.367 - 1.572 - 31.151
    2007: 17.902 - 113 - 332 - 18 - 1.223 - 2.361 - 1.498 - 29.952
    2008: 17.724 - 094 - 289 - 16 - 1.186 - 2.356 - 1.533 - 28.925
    2009: 17.418 - 100 - 285 - 25 - 1.176 - 2.373 - 1.437 -
    2010: 17.274 - .....................- 1.151 - 2.303
    Ultima modifica di ConteMax; 22-09-11 alle 15:29

  5. #5
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    Predefinito Ratzinger, omaggio a Lutero

    Papa, omaggio a Lutero "Dio, la sua passione profonda" - Repubblica.it

    Papa, omaggio a Lutero
    "Dio, la sua passione profonda"


    Ratzinger in visita a Erfurt, città dove il padre della protestantesimo fu ordinato monaco. "Per me emozionante incontrare qui i rappresentati della Chiesa evangelica in Germania"
    Il Papa nella cattedrale di Erfurt
    ERFURT - Il Papa visita la città dove fu ordinato il monaco tedesco che nel Cinquecento ruppe col papato e dette avvio alla più vasta riforma della storia del cristianesimo e sottolinea l'attualità della sua fede in confronto al tiepido atteggiamento di molti credenti odierni.

    "Come posso avere un Dio misericordioso?", ha detto Ratzinger citando il padre del protestantesimo. "Che questa domanda sia stata la forza motrice di tutto il suo cammino mi colpisce sempre nuovamente. Chi, infatti, si preoccupa oggi di questo, anche tra i cristiani? Che cosa significa la questione su Dio nella nostra vita? Nel nostro annuncio? La maggior parte della gente, anche dei cristiani, oggi dà per scontato che Dio, in ultima analisi, non si interessa dei nostri peccati e delle nostre virtù". E invece "il male non è un'inezia", ha detto ancora il Papa. "Esso non potrebbe essere così potente se noi mettessimo Dio veramente al centro della nostra vita. La domanda: qual è la posizione di Dio nei miei confronti, come mi trovo io davanti a Dio? - questa scottante domanda di Martin Lutero deve diventare di nuovo, e certamente in forma nuova, anche la nostra domanda". "Per me, come vescovo di Roma, è un momento emozionante incontrare qui, nell'antico convento agostiniano di Erfurt, rappresentanti del consiglio della chiesa evangelica in Germania", ha detto il Papa. "Qui Lutero ha studiato teologia. Qui è stato ordinato sacerdote nel 1507. Contro il desiderio
    del padre, egli non continuò gli studi di giurisprudenza, ma studiò teologia e si incamminò verso il sacerdozio nell'ordine di Sant'Agostino. In questo cammino non gli interessava questo o quello. Ciò che non gli dava pace era la questione su Dio, che fu la passione profonda e la molla della sua vita e dell'intero suo cammino. 'Come posso avere un Dio misericordioso?': questa domanda gli penetrava nel cuore e stava dietro ogni sua ricerca teologica e ogni lotta interiore. Per lui la teologia non era una questione accademica, ma la lotta interiore con se stesso, e questo, poi, era una lotta riguardo a Dio e con Dio".
    Ultima modifica di Malaparte; 23-09-11 alle 17:30
    Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Ratzinger, omaggio a Lutero

    C'era già il 3d sul viaggio papale in Germania.

    Può starci mantenere buoni rapporti con i protestanti, ma fare anche l'apologia di Lutero... Omaggiare la persona che più di tutti ha fatto del male al cristianesimo in Europa e che non lesinava epiteti blasfemi verso la Chiesa e il Papa...
    Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)

  7. #7
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    Predefinito Rif: Ratzinger, omaggio a Lutero

    Più che altro l'elogio mi sembra rivolto a chi si è posto con così tanto fervore quella "scottante domanda".
    "Per tutto il pensiero occidentale, ignorare il suo Medioevo significa ignorare se stesso" - Étienne Gilson


    "Se commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica" - Cassiodoro.

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    Predefinito Rif: Ratzinger, omaggio a Lutero

    Certo, può essere meritorio ed edificante porsi quella domanda. Ma al tempo stesso bisogna dire che a quella domanda Lutero rispose nel peggior modo possibile: andando contro il Magistero, diosobbedendo al Papa, guidando la ribellione e spaccando la cristianità.
    Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)

  9. #9
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    Predefinito Rif: Ratzinger, omaggio a Lutero

    E poi ci si stupisce se i lefebvriani non dicono di "sì" ad occhi chiusi ad un accordo con Roma...se pure Roma elogia Lutero...:see:
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  10. #10
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    Predefinito Rif: Ratzinger, omaggio a Lutero

    Citazione Originariamente Scritto da Cuordileone Visualizza Messaggio
    Più che altro l'elogio mi sembra rivolto a chi si è posto con così tanto fervore quella "scottante domanda".
    Poteva magari anche aggiungere: "Però Lutero a questa domanda si è dato una risposta completamente sbagliata, andando contro il Papa, la Chiesa e Gesù Cristo".
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

 

 
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