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  1. #11
    Papessa
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher

    Davvero interessante.

    Personalmente devo dire che alcune di queste opere (in particolare "Nastro di Möbius", "Vortici", "Pinacoteca di Babele", "Casa di scale") ricordano fortemente la simbologia della X lama del Tarot "Ruota della Fortuna", con il suo eterno movimento di saliscendi di esseri tra basso e alto in un'alternanza tanto costante quanto misteriosa.

    Come abbiamo visto qualcuno vi ha letto la dinamica reincarnativa, ma vi è più di questo: un simbolismo alchemico tanto preciso quanto nascosto, racchiuso nelle operazioni dell'Arte.

    Non voglio dubitare che l'autore non avesse in mente alcunchè di particolare nel tracciare le sue opere, eppure è come se spontaneamente rivelassero alcune dinamiche cosmiche non presenti nella mente a livello cosciente ma, in qualche modo, esistenti a livello di semplice intuito o ricezione non consapevole di un modello metalogico e oltrepassante il razionale.

    Questo almeno è quanto mi ha fatto salire alla mente.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 07-03-10 alle 00:08
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
    (Sutra di diamante)

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Non voglio dubitare che l'autore non avesse in mente alcunchè di particolare nel tracciare le sue opere, eppure è come se spontaneamente rivelassero alcune dinamiche cosmiche non presenti nella mente a livello cosciente ma, in qualche modo, esistenti a livello di semplice intuito o ricezione non consapevole di un modello metalogico e oltrepassante il razionale.

    Questo almeno è quanto mi ha fatto salire alla mente.
    Moltissime opere di Escher sembrano intrise di simbolismo, metafore, allegorie o perlomeno ambiguità, ma lui ha sempre negato, con candore disarmante. E forse fuorviante.

    "Omnia munda mundis" o denegazione? Guarda caso Escher si schermiva in massimo grado sulla questione dei simboli. Quando alcuni critici sottolinearono la presenza della scritta "Job" nella litografia "Rettili" (Giobbe come "senhal" della pazienza? allusione biblica generica? mistica della creazione in agguato? o compiacimento anglofono per il proprio "job"?) Escher stesso di divertì a spiegare che il pacchetto con la scritta non era una Bibbia ma una confezione di cartine per sigarette olandesi, marca "Job", appunto... Il critico che viene smentito, e cade, è un grande topos della comicità meccanica, come la torta in faccia o la buccia di banana. Resta il fatto che Escher aveva scelto proprio quel pacchetto, e che l'economia simbolica ha ragioni che la ragione, magari, non ammette. (S. Bartezzaghi)



    Tutti indizi che comunque contrastano con la coerenza e l'insistenza di Escher nel negare sempre e comunque, e quasi divertito, il piano simbolico.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 07-03-10 alle 00:10

  3. #13
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher

    Altri pittori, sia del mondo classico che contemporaneo, hanno privilegiato il rapporto tra pittura e geometria, tra superfice e volume, tra illusione e realtà. Voglio ricordare due artisti cronologicamente vicini a Escher: Malevic e Mondrian.

    L’aspetto più interessante dell’opera di Malevic è l'anticipazione dell'astrattismo geometrico che si legge nel suo Quadrato nero, che l'artista realizzò in quattro versioni; uno dei primi esempi di pittura monocroma.



    Quadrato nero, 1915, olio su tela, Museo di Stato Russo di San Pietroburgo
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 06-03-10 alle 23:52
    Orientata verso l'immenso mare della bellezza

  4. #14
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher



    Mondrian, Molo e oceano (serie dei "più" e dei "meno")

    In Molo e oceano del 1915 il tema del mare è espresso con un rapido tremito di segmenti orizzontali e verticali, ormai astratti, che assumono un senso cosmico. Questi segmenti si intersecano, dando luogo a tanti "più" e "meno". Secondo quanto Mondrian stesso afferma nei suoi scritti, la verticale rappresenta simbolicamente il principio maschile e l'orizzontale quello femminile. Il dipinto è delimitato da un ovale che fa sicuro riferimentoalle opere del Cubismo, sia per la composizione che per il formato. Benché l'ovale sia chiaramente definito, non vuole essere un limite alla pittura che si estende a tutta la tela rettangolare. La pittura tende al monocromo.


    La forma ovale ha anche un significato simbolico, che può alludere a un concetto presente nella mitologia indù che rimanda alla tema della nascita cosmica e dell'evoluzione.
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 06-03-10 alle 23:51
    Orientata verso l'immenso mare della bellezza

  5. #15
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    Belvedere – 1958 – litografia

    Sul pavimento, in primo piano, giace un pezzo di carta, su cui è tracciata la figura di un cubo. Due cerchietti indicano i punti di intersezione dei lati. A seconda di come guardiamo il cubo, risulterà quale delle due linee è davanti all'altra. Il ragazzo seduto sulla panca tiene tra le mani un puzzle cubico che combina le due possibilità: il sopra e il sotto si contraddicono a vicenda. Il personaggio ci medita su e, a ragione, non può credere ai suoi occhi. E' probabile che egli non si renda conto che anche l'edificio alle sue spalle presenta le stesse incongruenze. Per esempio, la scala a pioli al centro, pur essendo stata disegnata correttamente dal punto di vista prospettico e in maniera piuttosto credibile come oggetto, ha la base che poggia nella casa, mentre l'estremità superiore ne resta fuori. Per cui le due persone sulla scala non possono avere relazione fra loro.


    *^*^*^*^*



    Mani che disegnano – 1948 - litografia

    Un foglio di carta è fissato sul fondo da quattro puntine da disegno. Una mano destra, che regge una matita, vi schizza un polsino di camicia. Si tratta di uno schizzo appena accennato, ma subito dopo, a destra, il disegno dettagliato di una mano sinistra viene fuori dal polsino, si alza dal piano e prende vita. A sua volta questa mano sinistra sta schizzando il polsino dal quale esce la mano destra. Alcuni anni dopo aver fatto questa stampa, ho visto la stessa identica idea di due mani che si disegnano a vicenda in un libro del famoso cartoonist americano Saul Steimberge.



    *^*^*^*^*



    Relatività – 1953 - litografia

    In quest'immagine operano tre forze di gravità perpendicolari tra loro. Alcuni uomini s'incrociano sul piano e sulle scale. Alcuni di loro, pur appartenendo a mondi diversi, si avvicinano molto, ma ignorano le loro reciproche esistenze; per esempio, al centro un tale con un sacco di carbone sulla schiena sale dallo scantinato. Ma quello stesso pavimento sul quale poggia il piede destro serve da muro all'uomo seduto alla sua sinistra; inoltre c'è un altro uomo alla sua destra, che sta scendendo e che vive in un altro mondo ancora. Altro esempio: sulla scala più alta, due persone si muovono affiancate, ambedue da sinistra a destra. Eppure, una sale e l'altra scende. Su altre due rampe di scale vediamo gente che cammina da entrambi i lati.


    M. C. Escher - da "Esplorando l’infinito (Edizioni Garzanti (1991)

  6. #16
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    Salita e discesa – 1960 - litografia

    L'immagine presenta un edificio complesso, una specie di convento con un cortile rettangolare interno. Al posto del tetto c'è un percorso chiuso di gradini, una scalinata che consente agli abitanti di camminare intorno all'attico della loro abitazione. Forse si tratta di monaci, membri di qualche ignota setta. Può darsi che salire le scale in senso orario a tempi fissi faccia parte del loro rituale quotidiano; quando sono stanchi, possono mutare direzione e, per un po', scendere. Ma entrambi i concetti, sebbene non privi di qualche strano significato, sono ugualmente inutili. Due individui refrattari si rifiutano di prendere parte a quest'esercizio spirituale. Senza dubbio credono di saperla più lunga dei loro compagni, ma prima o poi ammetteranno di essersi sbagliati non adeguandosi.

    Testo di M. C. Escher

  7. #17
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher



    Quando l'illusione ottica pare diventare realtà
    Ultima modifica di Tomás de Torquemada; 20-07-12 alle 23:20

  8. #18
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher


    Altro mondo – 1947 – xilografia

    La stampa è la prima di una serie che tratta, come argomento principale, la relatività. Mostra l'interno di una struttura cubica, con finestre ad arco che si aprono su tre paesaggi differenti. Dalle due superiori si vede, come dalla cima di un campanile, il mondo sottostante; le finestre centrali sono ad altezza d'occhio e mostrano l'orizzonte; dalle due inferiori osserviamo le stelle. Può sembrare assurdo che nadir, orizzonte e zenit si combinino in un'unica costruzione, eppure tutto questo forma un insieme logico. Qualsiasi funzione che si voglia ascrivere ai diversi piani di questo edificio è relativa. Lo sfondo al centro della stampa, per esempio, ha tre significati: è un muro rispetto all'orizzonte che gli sta dietro; è un pavimento in relazione con la prospettiva superiore; è un soffitto rispetto alla visione del cielo stellato in basso.

    Da "Esplorando l'infinito" di M.C. Escher (1964) - Edizioni Garzanti (1991)

  9. #19
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    Predefinito Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Davvero interessante.

    Personalmente devo dire che alcune di queste opere (in particolare "Nastro di Möbius", "Vortici", "Pinacoteca di Babele", "Casa di scale") ricordano fortemente la simbologia della X lama del Tarot "Ruota della Fortuna", con il suo eterno movimento di saliscendi di esseri tra basso e alto in un'alternanza tanto costante quanto misteriosa.

    Come abbiamo visto qualcuno vi ha letto la dinamica reincarnativa, ma vi è più di questo: un simbolismo alchemico tanto preciso quanto nascosto, racchiuso nelle operazioni dell'Arte.

    .
    concordo.

    I suoi disegni sono come tante pagine di un "Libro Muto" futurista.
    Apparentemente caotico, ci sono delle regole molto precise racchiuse nei suoi quadri.
    Corpo sano in ambiente sano.

    Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
    Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.

  10. #20
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    Predefinito Re: Rif: Il fantastico mondo impossibile di Escher


    Alto e basso – 1947 – litografia

    La stessa scena è ripetuta due volte: nella metà superiore del foglio guardiamo in basso, da un'altezza di circa tre piani, e scorgiamo la piazza di una città, con una palma al centro. La parte inferiore ci offre la stessa veduta, con il medesimo ragazzino seduto sui gradini e la stessa ragazza che guarda dalla finestra, ma non tutto viene visto dal pianterreno. Volgendo lo sguardo in alto verso lo zenit, vediamo il pavimento a piastrelle su cui ci troviamo, ripetuto al centro come soffitto. Nella scena superiore, queste stesse piastrelle servono di nuovo da pavimento, e ancora sopra vengono per la terza volta ripetute come soffitto.



    *^*^*^*^*



    Cascata– 1961 – litografia

    L'acqua di una cascata, che mette in moto la ruota del mugnaio, scorre quieta a zig zag lungo un canale tra due torri sino a quando raggiunge il punto in cui cade di nuovo. Il mugnaio la può far scorrere indefinitamente aggiungendo ogni tanto un secchio di acqua per livellare quella persa per evaporazione. Le torri hanno la stessa altezza, eppure quella a sinistra è più alta dell'altra. 1 poliedri in cima non rivestono significati particolari. Li ho collocati li semplicemente perché mi piacciono molto: a sinistra ci sono tre cubi che si intersecano, a destra tre ottaedri. Sullo sfondo c'è un paesaggio a terrazze tipico dell'Italia meridionale e in primo piano, in basso a sinistra, ci sono delle piante di muschio molto ingrandite. Gli imbuti sono, nella realtà, alti circa due millimetri e mezzo.


    Da "Esplorando l’infinito" di M.C. Escher (1964) - Edizioni Garzanti (1991)

 

 
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