L’IDROGENO potrebbe sostituire il nucleare.
L’idrogeno usato al posto del petrolio per produrre energia elettrica, renderebbe inutile l’energia nucleare
L’interesse per il nucleare riguarda qualcosa che si può superare.
Al massimo (per poter costruire eventuali armi atomiche di difesa) basterebbe una sola centrale posta al confine con la slovenia,oppure ( ad esempio omprando e presidiando militarmente una grossa porzione di deserto libico) fuori d’italia.
Idrogeno, con le nanotecnologie passi avanti per sostituire la benzina - Corriere della Sera
CORRIERE DELLA SERA.it
Scienze/Energia e Ambiente
POTREBBE COSTARE SOLO TRE CENTESIMI DI EURO AL LITRO
Idrogeno, con le nanotecnologie
passi avanti per sostituire la benzina
Stoccato a temperatura ambiente e pressione normale in minuscole gocce incapsulate in un polimero poroso
MILANO - Potrebbe costare solo tre centesimi di euro al litro e, di sicuro, non produrrà nocive emissioni di carbonio ma solo acqua. Dopo quattro anni di studi top-secret nel prestigioso laboratorio di Rutherford Appleton vicino a Oxford, la britannica Cella Energy è pronta a rivelare la sua scoperta che si basa su un rivoluzionario uso della tecnologia dell’idrogeno.
INNOVAZIONE - Finora si poteva stoccare l’idrogeno solo a bassissime temperature o a una pressione molto alta e ciò era costoso e rischioso. Ma grazie agli studi sulle nanotecnologie, Cella è riuscita a stoccare l’idrogeno a temperatura ambiente e a una pressione normale in forma di minuscole gocce incapsulate in una sorta di tessuto di polimero poroso che lo protegge dall’ossigeno presente nell’aria. La nuova «benzina» liquida all’idrogeno è formata da microcelle di borano di ammoniaca (borazano-H3NBH3), circondate da polimeri e potrà essere inserita nei serbatoi degli autoveicoli e degli aeroplani con minime modifiche ai motori e a costi ridottissimi. Quando i borani vengono scaldati a una temperatura di circa 80 gradi, liberano l’idrogeno contenuto in breve tempo.
POLIMERI - Per produrre le microcelle circondate da polimeri porosi, gli scienziati di Cella hanno utilizzato la tecnica dell’elettrospinning coassiale. Il rivestimento di polimeri, inoltre, può filtrare materiali quali l’ammoniaca che potrebbero danneggiare le microcelle di idrogeno. Stephen Voller, amministratore delegato di Cella Energy non ha dubbi: «Il nostro combustibile basato sull’idrogeno potrebbe essere il primo passo verso un sistema di trasporti non più influenzato dalle oscillazioni del prezzo del petrolio. La nostra tecnologia è la benzina sintetica del futuro e sarà chiamata New oil oppure Oil 2.0».
Giorgia Rozza
07 febbraio 2011(ultima modifica: 09 febbraio 2011).